2 mag 1982 - 32a giornata ha scritto:Ehi Decazzo come te la passi?
Meglio ué alla napoletana
Bellissm
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Moderatori: sirius, Rosencratz, Pino, Soloesemprebari, divin gallo
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2 mag 1982 - 32a giornata ha scritto:Ehi Decazzo come te la passi?
Meglio ué alla napoletana
calamaro ha scritto:
calamaro ha scritto:
Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
Angioletto ha scritto:Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
La mia sull'argomento l'ho detta tempo fa e non ho cambiato idea. Lasciamo stare DeCaro se ha fatto bene o male ad affidare il titolo ai Dela, a suo tempo eravamo così disperati dovendo ripartire dalla serie D, che francamente quell'operazione la vedevo la più logica e corretta da parte del sindaco, anche perché l'obiettivo della serie A lo vedevo realisticamente molto lontano. Ora siamo tutti bravi a parlare, ma ci sta anche quello.
Torno a ribadire la mia, l'errore più grande non è stato fatto dal sindaco ma dalla FIGC con quella proroga oltremodo lunga, che se proprio doveva essere concessa, secondo me andava collegata ad una deroga sulla multiproprietà nella stessa categoria. Cerco di essere più chiaro, ok alla proroga della multiproprietà sino al 2028 MA togliendo il divieto della stessa categoria. Quale sarebbero stati i risultati? i Dela potevano portare la squadra in serie A, stabilizzarla ed avere un tempo congruo per poterla vendere alle loro condizioni entro il tempo inderogabile concesso con la proroga. STOP. Accontentavi i tifosi, accontentavi gli imprenditori e non falsavi il campionato sicuramente più di quello che si è fatto mantenendo questo divieto che di fatto limita le ambizioni di una piazza tra le più numerose e calde di Italia.
toon-army ha scritto:Con gli Hartono abbiamo perso un treno che non passerà più.
calamaro ha scritto:Antonio Decaro torna a parlare del Bari. “È un momento di difficoltà perché la società di calcio non fa investimenti particolari per paura di andare in Serie A e non sapere a chi vendere il club”, ha spiegato l’ex sindaco del capoluogo pugliese ed eurodeputato nel corso di un’intervista a Foggia tv.
Queste cose si sapevano anche quando gli ha regalato la squadra, ma vfncl
Angioletto ha scritto:Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
La mia sull'argomento l'ho detta tempo fa e non ho cambiato idea. Lasciamo stare DeCaro se ha fatto bene o male ad affidare il titolo ai Dela, a suo tempo eravamo così disperati dovendo ripartire dalla serie D, che francamente quell'operazione la vedevo la più logica e corretta da parte del sindaco, anche perché l'obiettivo della serie A lo vedevo realisticamente molto lontano. Ora siamo tutti bravi a parlare, ma ci sta anche quello.
Torno a ribadire la mia, l'errore più grande non è stato fatto dal sindaco ma dalla FIGC con quella proroga oltremodo lunga, che se proprio doveva essere concessa, secondo me andava collegata ad una deroga sulla multiproprietà nella stessa categoria. Cerco di essere più chiaro, ok alla proroga della multiproprietà sino al 2028 MA togliendo il divieto della stessa categoria. Quale sarebbero stati i risultati? i Dela potevano portare la squadra in serie A, stabilizzarla ed avere un tempo congruo per poterla vendere alle loro condizioni entro il tempo inderogabile concesso con la proroga. STOP. Accontentavi i tifosi, accontentavi gli imprenditori e non falsavi il campionato sicuramente più di quello che si è fatto mantenendo questo divieto che di fatto limita le ambizioni di una piazza tra le più numerose e calde di Italia.
Luca 79 ha scritto:Angioletto ha scritto:Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
La mia sull'argomento l'ho detta tempo fa e non ho cambiato idea. Lasciamo stare DeCaro se ha fatto bene o male ad affidare il titolo ai Dela, a suo tempo eravamo così disperati dovendo ripartire dalla serie D, che francamente quell'operazione la vedevo la più logica e corretta da parte del sindaco, anche perché l'obiettivo della serie A lo vedevo realisticamente molto lontano. Ora siamo tutti bravi a parlare, ma ci sta anche quello.
Torno a ribadire la mia, l'errore più grande non è stato fatto dal sindaco ma dalla FIGC con quella proroga oltremodo lunga, che se proprio doveva essere concessa, secondo me andava collegata ad una deroga sulla multiproprietà nella stessa categoria. Cerco di essere più chiaro, ok alla proroga della multiproprietà sino al 2028 MA togliendo il divieto della stessa categoria. Quale sarebbero stati i risultati? i Dela potevano portare la squadra in serie A, stabilizzarla ed avere un tempo congruo per poterla vendere alle loro condizioni entro il tempo inderogabile concesso con la proroga. STOP. Accontentavi i tifosi, accontentavi gli imprenditori e non falsavi il campionato sicuramente più di quello che si è fatto mantenendo questo divieto che di fatto limita le ambizioni di una piazza tra le più numerose e calde di Italia.
In realtá anche l'approccio che proponi tu avrebbe avuto grossi problemi e trovato sicuramente ostacoli "politici" sulla sua strada, per i seguenti motivi:
- Le big della Serie A avrebbero fatto la voce grossa contro questo tipo di deroga. Immagina il Bari che regala tra i 4 e i 6 punti al Napoli per la lotta allo scudetto: secondo te le strisciate e qualunque altra squadra in lotta per vincere il campionato l'avrebbero fatta passare senza dire niente?
- anche ammettendo che rimuovendo quel divieto avresti creato un incentivo ad andare in A, il rischio di dovere svendere la societá all'ultimo momento sarebbe rimasto comunque. Se so che devi cedere la societá nel 2028, mi presento pochi minuti prima per fare un buon affare. Mi hai anche tenuto la societá in A, quindi hai fatto per me gli investimenti iniziali. Questo rischio riduce notevolmente la probabilitá che i Dela investano per promuovere e tenere il Bari in A.
Secondo me l'unico modo di uscire da questa storia é far fare una valutazione indipendente della societá. Si stabilisce un prezzo minimo che diventa una sorta di "clausola rescissoria" - una volta che si presenta un acquirente in grado di pagare quella cifra, si é obbligati a vendere. Peró questa cosa andava fatta contestualmente alla deroga, e si potrebbe anche fare ora. Non certo quando la scadenza si avvicina.
In alternativa, in assenza di acquirenti in grado di pagare quella cifra minima, si stabilisce una clausola di "revenue share" per i primi anni della nuova proprietá. Ad esempio, se ho preso il Bari a due spiccioli perché i Dela erano alla scadenza e dovevano cedere per forza, gli pago una percentuale dei futuri ricavi per (X) anni. Qualcosa del genere.
Allor, la data della fine di questa multiproprietà sta! Alle regole attuali è Giugno 2028! Punto!Gool_goool_gooool ha scritto:Luca 79 ha scritto:Angioletto ha scritto:Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
La mia sull'argomento l'ho detta tempo fa e non ho cambiato idea. Lasciamo stare DeCaro se ha fatto bene o male ad affidare il titolo ai Dela, a suo tempo eravamo così disperati dovendo ripartire dalla serie D, che francamente quell'operazione la vedevo la più logica e corretta da parte del sindaco, anche perché l'obiettivo della serie A lo vedevo realisticamente molto lontano. Ora siamo tutti bravi a parlare, ma ci sta anche quello.
Torno a ribadire la mia, l'errore più grande non è stato fatto dal sindaco ma dalla FIGC con quella proroga oltremodo lunga, che se proprio doveva essere concessa, secondo me andava collegata ad una deroga sulla multiproprietà nella stessa categoria. Cerco di essere più chiaro, ok alla proroga della multiproprietà sino al 2028 MA togliendo il divieto della stessa categoria. Quale sarebbero stati i risultati? i Dela potevano portare la squadra in serie A, stabilizzarla ed avere un tempo congruo per poterla vendere alle loro condizioni entro il tempo inderogabile concesso con la proroga. STOP. Accontentavi i tifosi, accontentavi gli imprenditori e non falsavi il campionato sicuramente più di quello che si è fatto mantenendo questo divieto che di fatto limita le ambizioni di una piazza tra le più numerose e calde di Italia.
In realtá anche l'approccio che proponi tu avrebbe avuto grossi problemi e trovato sicuramente ostacoli "politici" sulla sua strada, per i seguenti motivi:
- Le big della Serie A avrebbero fatto la voce grossa contro questo tipo di deroga. Immagina il Bari che regala tra i 4 e i 6 punti al Napoli per la lotta allo scudetto: secondo te le strisciate e qualunque altra squadra in lotta per vincere il campionato l'avrebbero fatta passare senza dire niente?
- anche ammettendo che rimuovendo quel divieto avresti creato un incentivo ad andare in A, il rischio di dovere svendere la societá all'ultimo momento sarebbe rimasto comunque. Se so che devi cedere la societá nel 2028, mi presento pochi minuti prima per fare un buon affare. Mi hai anche tenuto la societá in A, quindi hai fatto per me gli investimenti iniziali. Questo rischio riduce notevolmente la probabilitá che i Dela investano per promuovere e tenere il Bari in A.
Secondo me l'unico modo di uscire da questa storia é far fare una valutazione indipendente della societá. Si stabilisce un prezzo minimo che diventa una sorta di "clausola rescissoria" - una volta che si presenta un acquirente in grado di pagare quella cifra, si é obbligati a vendere. Peró questa cosa andava fatta contestualmente alla deroga, e si potrebbe anche fare ora. Non certo quando la scadenza si avvicina.
In alternativa, in assenza di acquirenti in grado di pagare quella cifra minima, si stabilisce una clausola di "revenue share" per i primi anni della nuova proprietá. Ad esempio, se ho preso il Bari a due spiccioli perché i Dela erano alla scadenza e dovevano cedere per forza, gli pago una percentuale dei futuri ricavi per (X) anni. Qualcosa del genere.
finalmente leggo cose che hanno un qualche fondamento. Sono d'accordo con tutti i vostri ragionamenti.
L'unica cosa che forse state dimenticando è che la multiproprietà era assecondata fino ai fatti di Salerno. Il divieto assoluto è arrivato dopo che la Salernitana accedesse in serie A. Solo che non hanno regolamentato quel passaggio, ma messo solo una data di scadenza, anzi senza nemmeno specificare il giorno e il mese. Hanno fatto il minestrone all'italiana.
Si poteva per esempio mettere una scadenza esatta e se il proprietario non avesse ottemperato ancora all'obbligo di vendita, si poteva optare per soluzioni differenti, penso ad esempio il passaggio del titolo nuovamente al sindaco e ad un'asta piu seria della precedente. O altre possibili alternative (tipo quelle che avete detto anche voi). Ma cosi non si capisce nulla di ciò che succederà nel 2028 di non si sa che mese preciso.
Angioletto ha scritto:Rosencratz ha scritto:Cavalota. Se va in A, il Bari prende una barca di soldi dalla promozione. Deve solo trovare qualcuno per spartirsi i soldi lasciando le briciole alla nuova societá. puó sempre vendere in B.
La mia sull'argomento l'ho detta tempo fa e non ho cambiato idea. Lasciamo stare DeCaro se ha fatto bene o male ad affidare il titolo ai Dela, a suo tempo eravamo così disperati dovendo ripartire dalla serie D, che francamente quell'operazione la vedevo la più logica e corretta da parte del sindaco, anche perché l'obiettivo della serie A lo vedevo realisticamente molto lontano. Ora siamo tutti bravi a parlare, ma ci sta anche quello.
Torno a ribadire la mia, l'errore più grande non è stato fatto dal sindaco ma dalla FIGC con quella proroga oltremodo lunga, che se proprio doveva essere concessa, secondo me andava collegata ad una deroga sulla multiproprietà nella stessa categoria. Cerco di essere più chiaro, ok alla proroga della multiproprietà sino al 2028 MA togliendo il divieto della stessa categoria. Quale sarebbero stati i risultati? i Dela potevano portare la squadra in serie A, stabilizzarla ed avere un tempo congruo per poterla vendere alle loro condizioni entro il tempo inderogabile concesso con la proroga. STOP. Accontentavi i tifosi, accontentavi gli imprenditori e non falsavi il campionato sicuramente più di quello che si è fatto mantenendo questo divieto che di fatto limita le ambizioni di una piazza tra le più numerose e calde di Italia.
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