enzo_forza bari ha scritto:Non so come andrà a finire questa delicata faccenda. Però il conflitto di interessi esiste in molti altri sport e nessuno ha nulla da obiettare. Nell'automobilismo, nel motociclismo, nel ciclismo e perfino nell'ippica dove in una corsa possono correre in rapporto di scuderia 2 o più cavalli, e questo crea un risultato a volte falsato, dove c'è gente che si gioca tanti soldi. Chiaramente se un cavallo della scuderia va in testa e tira la corsa al compagno più quotato, mentre a volte i cavalli della scuderia più deboli hanno il compito di sfiancare il contro favorito. Questo signori succede negli sport sopracitati dove abbiamo visto molte volte cosa combinano due piloti della stessa scuderia o 2 ciclisti della stessa squadra. Se è giusto che non debba esistere la multiproprietà perché crea conflitti di interessi, e sono d'accordo, allora devono evitare che questo accada in altre discipline sportive, che siano motori, biciclette o cavalli. Ma mi rendo conto che gli interessi sono altissimi.
Enzo non so nell'equitazione ma nel ciclismo non è come dici tu.
Il ciclismo è uno sport di squadra, i compagni di squadra sono fondamentali per vincere.
Le alleanze che si creano sul percorso sono determinate da obiettivi comuni, come può essere tra due squadre di calcio a fine campionato.
Ma non esistono squadre con lo stesso proprietario.
E poi consentimi, le dinamiche del ciclismo sono completamente diverse da quelle del calcio. Quando si sale lo Zoncolan tutti i corridori fanno fatica allo stesso modo, è normale che tra loro ci sia più solidarietà .
Però nel ciclismo non esistono le "multiproprietà ".