Con un pizzico di lucidità ,
io mi sento di promuovere Pasquale Marino per quello che si sta iniziando a vedere con la nostra squadra, ovvero una squadra che sviluppa comunque una certa mole di gioco sulle fasce e che numericamente si propone nella metà campo avversaria.
L'unico giocatore che in campo si distingue per qualità è Sibilli: tutti gli altri giocatori in squadra che a turno scendono in campo, chi più chi meno, costituiscono dei giocatori assolutamente normali (in alcuni casi anche modesti) per un campionato di serie B senza troppo spazio per fantasiose idee di promozione.
da un lato questo mi fa pensare e rivalutare l'anno scorso il bari di Mignani (allenatore tatticamente molto, molto più acerbo e temerario di Marino).
Si praticava un calcio molto più semplice, basato sul recupero della palla e contropiede incentrato su cheddira, con i noti risultati alterni.
Tuttavia i giocatori costituivano un vero gruppo, c'erano soldati più idonei e disponibili al sacrificio che chiedeva Mignani e che gli erano leali, anche nelle partite sciupate con pochissimi tiri in porta. Ma la forza di un gruppo solido è riuscito a tenere botta anche a questo.
Rischiosa ma ponderata la scelta di Marino, di cambiare totalmente pelle ad una rosa che non era stata concepita nè per il 352, nè per il 433 tipico che è lo schema più usato dall'attuale mister. Marino sceglie comunque di schierare 3 difensori centrali, preferendo in campo un terzino adattato come pucino rispetto a zuzek e matino che invece sarebbero di ruolo (altri 2 atleti portati a bari da Polito). Marino coerentemente con le sue idee di calcio, schiera insieme le uniche 2 punte in rosa e fa bene, perchè solo così il bari riesce ad essere pericoloso, senza preoccuparsi di avere come riserva solo il giovane Akpa (con la feralpi neanche lui). Ma anche qui, la carenza di punte in organico è lampante.
Ok incitare la squadra intesa come collettivo ed i colori della nostra città , ma non bisogna neanche rassegnarsi a mettere la testa sotto la sabbia: in una squadra con reali ambizioni Diaw (a 31 anni brillante ma irruento e ingenuo) e Nasti (volenteroso ma acerbo) sarebbero validi rincalzi di altri titolari.
Quest'anno invece in rosa ci sono alcuni giocatori che sulla carta (quanto vale poi questa carta?) sono più forti. Il problema è che sono solamente in rosa, perchè il campo proprio non lo vedono, e mi riferisco a edjouma, frabotta e ovviamente aramu. Questi sono i giocatori che per esperienza e tecnica avrebbero dovuto rappresentare le nuove colonne del bari di quest'anno. Invece per adesso sono calciatori che, economicamente, sono abbastanza sicuro percepiscano stipendi da top player in rosa, con un contributo in campo ad oggi nullo, se non imbarazzante in certi episodi. Siamo ad un terzo del campionato di quest'anno e questi giocatori il campo non lo hanno visto con Mignani e continuano a non vederlo anche con Marino. Se questa non fosse una bocciatura dei profili più importanti e corteggiati del mercato estivo di Polito, come si inquadra questa situazione?
Questi signori sarebbero da ringraziare e riaccompagnare alle società di appartenenza già a gennaio (è il vantaggio di firmare un prestito invece che un acquisto di proprietà ), in modo da recuperare delle economie spese evidentemente male, e che si sommano al colpo Scheidler, vero direttore?