Questi siamo e questi rimarremo, almeno fino a gennaio.
Contestare la squadra purtroppo serve a poco: il pesce puzza nella testa, nel presidente desaparecido (forse è ancora impegnato a fare Monza-Terni) tranne che per pubblicizzare lo Steccolecco della sorella e la vita di Carlo e nel cotzalone del direttore sportivo, un incapace che non riesce a vendere adeguatamente un centravanti che ha fatto la semifinale mondiale ma che è capace di eruttare in conferenza stampa. Anzi, si corre il rischio di esaltare questi faccendieri scarsi, bravi solo a sfidare il mondo a parole tranne poi scappare come dei conigli quando trovano qualcuno più grosso di loro.
I giocatori non hanno colpa e hanno dimostrato anche in queste prime uscite una cosa che si vede da quando c’è Mignani in panca: un affiatamento e una voglia di gettare il cuore oltre l’ostacolo notevoli. Sosteniamoli, se lo meritano: a gennaio faremo i primi conti.