Tanti gli errori compiuti da questa società , ricca e capace sul piano della gestione economica, ma maldestra e lacunosa su quello della comunicazione - che di questi tempi è importantissima.
In primis quello di non far nulla per contraddire l'impressione di essere una succursale del Napoli, di non avere una precisa autonomia e identità , vivere di decisioni prese altrove.
Ma anche la gestione del caso Vivarini è esemplare, in tal senso.
Vivarini ha guidato la squadra dalla sesta giornata di campionato fino alla chiusura anticipata. Poi è rimasto in sede, per seguire più da vicino allenamenti individuali e scheda di preparazione ai playoff, e infine è arrivato - un po' fortunosamente - alla finale.
Imbattuto per 26 (+2) giornate, con un rendimento nel complesso positivo nonostante i molti pareggi e il gioco un po' lento e prevedibile.
Ora, se tu non vuoi proseguire con Vivarini, lo saluti e lo ringrazi il giorno dopo Reggiana _ Bari e poi ti prendi anche un mese per trovare il nuovo tecnico. Ma se tu non decidi, tenendo sulla graticola Vivarini per tre settimane, l'unico effetto che ottieni è quello di indebolire la sua posizione. Una conferma di Vivarini, a questo punto, sembrerà un compromesso, una scelta non convinta, un Cornacchini-bis. E Vivarini non sentirà né la fiducia dell'ambiente né quella dei calciatori. Dunque, a questo punto, è del tutto evidente che Vivarini vada via, e che probabilmente a lui sia già stato comunicato. Me lo auguro per lui, ma lo stile di questa società - priva di un dg e soprattutto di una strategia di comunicazione decente - non mi piace. È una critica costruttiva, la mia, ci mancherebbe, non un modo per dare addosso alla società . Mi auguro, semplicemente, che aggiusti il tiro.