E l’algoritmo «gioca» per i biancorossi: sarebbero promossi in BDAVIDE LATTANZI
BARI - Il Bari si prepara alla ripresa, malgrado la serie C navighi nel caos più indecifrabile. La data chiave per scoprire il destino del terzo campionato professionistico nazionale resta l’8 giugno, quando il Consiglio Federale si esprimerà sulle modalità di ripresa del torneo di Lega Pro.
L’ipotesi di interrompere la stagione 2019-20 disputando i soli playoff e playout resta la più accreditata, ma aumentano le spaccature tra i 60 club di C. C’è chi intende rivendicare la delibera dell’assemblea di Lega del 7 maggio, nella quale si chiedeva lo stop del torneo, il blocco delle retrocessioni, nonché quattro promozioni a tavolino che avrebbero spinto in B Monza, Vicenza e Reggina (in quanto capoliste dei tre gironi), nonché il Carpi individuato come migliore seconda per media punti ponderata. Aumentano, peraltro, le società che, sentendosi penalizzate dal dover decidere le proprie sorti in gare secche, preferirebbero addirittura rimettere in sesto il torneo completando la regular season. Per rappresentare in Consiglio Federale una posizione complessiva, buona parte delle squadre avevano chiesto la convocazione di un’assemblea d’urgenza che si sarebbe dovuta svolgere domenica 7. Tuttavia, la richiesta sarebbe partita l’1 e mancherebbero i sette giorni canonici da far trascorrere dalla convocazione allo svolgimento della riunione, né è pensabile che l’assemblea sia spostata all’8 dato che alle 12 si riunirà proprio il Consiglio Federale.
La mossa disperata di alcune società , quindi, sarebbe nella firma di una petizione per invitare la Figc a non stralciare il futuro della serie C già lunedì prossimo.
Il Bari, comunque, si sta organizzando nella convinzione di un ritorno in campo. Sono già state stilate le convocazioni per sottoporre gli atleti a tamponi e test sierologici, da completare entro fine settimana. Se gli accertamenti evidenzieranno l’assenza di positivi al coronavirus, allora già da lunedì potranno riprendere gli allenamenti, magari inizialmente previsti in piccoli gruppi per poi diventare collettivi. Per tale motivo, ieri sono stati sanificati tutti gli ambienti del San Nicola: l’opera sarà poi effettuata ogni giorno, dal momento in cui il Bari riprenderà l’uso dello stadio. La società pugliese guarda con fiducia la posizione della Figc: che si riprenda il torneo nel formato originario o che si disputino i soli playoff, al sodalizio di Strada Torrebella interessa preservare il diritto a giocarsi sul campo le chance promozione. Senza dimenticare che, se il torneo fosse interrotto, l’algoritmo federale spingerebbe i Galletti: la truppa di Vincenzo Vivarini conta più gare disputate rispetto alle concorrenti dei gironi A e B, ha giocato più match in trasferta delle rivali più vicine come punti (tre sfide esterne in più della Reggiana, addirittura quattro più del Carpi) ed ha già affrontato sette delle prime dieci in classifica conquistando quindi i parametri maggiori nel calcolo comparato.
Tuttavia, qualora lunedì non emergano indicazioni sulla ripresa o prevalgano posizioni in antitesi con i criteri realmente meritocratici, allora i legali biancorossi si muoverebbero in modo ufficiale per tutelare il club.
Gazzetta del mezzogiorno