BARI - Nel giorno del trentesimo compleanno dalla sua inaugurazione (3 giugno 1990), il più bel regalo sarà far tornare lo stadio San Nicola ai fasti di un tempo. Già , perché dopo la retrocessione del Bari in B del 2001, la struttura entrò in una dimensione che da «astronave» la trasformò in «cattedrale nel deserto». Otto anni bui dei galletti coincisero con lo svuotamento degli spalti. Comparvero i primi segni di degrado: la copertura in teflon cominciò a perdere petali, i tabelloni luminosi quasi sempre spenti, malgrado la sostituzione di quello in Curva Sud e la parziale riparazione di quello in Curva Nord nel marzo 2007 per ospitare il ritorno dell’Italia che superò 2-0 la Scozia, in un match di qualificazione all’Europeo del 2008.
L’ultima illusione L’apatia si scosse nel biennio 2008-10: il Bari di Antonio Conte riportò il grande pubblico dominando la serie B, quello di Ventura generò (l’anno successivo) nuovi record di affluenza stupenda in A. Il rimo aprile 2009 si rivide l’Italia che pareggiò 1-1 con l’Irlanda una di gara di qualificazione al Mondiale 2010. Ma la felicità durò poco. Il Bari tornò in B nel 2011, travolto da un’irreversibile crisi societaria che determinò il fallimento del marzo 2014: eppure, proprio nel dramma, la speranza venne dal San Nicola gremito che spinse i biancorossi fino ai playoff persi in semifinale con il Latina. Lo stadio divenne pure il set del film «La meravigliosa stagione fallimentare». Sia nel biennio di Gianluca Paparesta, sia in quello di Cosmo Giancaspro, Bari fu leader per affluenza di pubblico in B. Ma il 16 luglio 2018 il club cadde nel secondo default.
Le ultime tre visite dell’Italia (tutte per gare amichevoli) furono accolte dal consueto pienone. Il 10 agosto 2011 gli azzurri di Prandelli sconfissero 2-1 la Spagna campione d’Europa e del mondo, il 4 settembre 2014 debuttò sulla panchina della nazionale Antonio Conte superando 2-0 l’Olanda, l’1 settembre 2016 esordì Giampiero Ventura perdendo per 3-1 con la Francia: è l’unica sconfitta dell’Italia a Bari che comunque celebrò l’elezione a ct dei due allenatori protagonisti con i galletti.
Il progetto futuro Da quasi vent’anni il Comune di Bari dialoga con l’entourage di Renzo Piano per il restyling dello stadio: l’eliminazione della pista di atletica, l’avvicinamento del campo agli spalti, la riduzione dei posti dai 60mila attuali a circa 45mila, la riqualificazione dell’area circostante nella quale potrebbe sorgere un centro sportivo, nonché un nuovo quartiere sono i cardini di un sogno accarezzato da Cosmo Giancaspro che presentò il programma di riqualificazione (con tanto di copertura dell’Istituto di credito sportivo) poco prima del crac. Il Comune non ha, però, abbandonato tale prospettiva cercando altri canali per realizzarla. Intanto, l’ente locale ha provveduto alla sostituzione dei seggiolini (ora di colore biancorosso) nelle tribune Est ed Ovest stanziando risorse per allargare l’intervento all’intero impianto. Trent’anni fa a chi entrava al San Nicola sembrava di compiere un salto nel futuro. La scommessa è ricreare quella magia: una squadra in A protagonista in un gioiello ammirato da tutto il mondo.
Gazzetta del Mezzogiorno