dareios ha scritto:Klas, rileggiti con calma... sembri un troll leccese che fa ironia sul Bari e sui baresi.
Non è che, come fece il tuo nick, mi passi dalla parte sbagliata?
Poi vorrei ricordarti che fino all'avvento dei matarrese, Bari era la seconda squadra del sud per numero di campionati in A e peccato che quando il Bari si piazzò settimo non esisteva l'europa league. E a proposito di trofei internazionali, con la Mitropa siamo quanto meno (per me superiori) al livello della riomma che ha vinto solo la coppa delle città che ospitavano una fiera... E mi ricordi quale squadra del sud ha mai battuto il grande Torino? Io ne ricordo solo una (ma potrei sbagliare).
Piccole cose forse, datate età della pietra ok, tuttavia utili per far rosicare i castori giallosozzi e per definire Bari una piazza immensa.
Bari, una piazza immensa che fa la gara a chi ce la più lungo col temuto Lecce. Dimmi chi sono i tuoi avversari e ti dirò di che pasta sei fatto. Non ho raccolto la rivalità campanilistica, non ci sono riuscito, mi spiace. Non mi stanno sul cazz.o città pugliesi come Foggia, Lecce o Taranto. Sono a conoscenza che in talune occasioni da quelle parti il barese è poco aprezzato, ma non cambio idea. Non provo alcuna ostilità verso di loro. Spero che il Monopoli salga con noi. Che il Lecce si salvi. Che il Foggia e Taranto risorgano. Ma... ogni volta che perdiamo un barese a favore di Milan, Inter e Juve subentra l'amarezza. Un barese che diventa un avversario, ancora mi devo abituare. Eppure è così. Nella stessa città avversari quando potremmo insieme sostenere il Bari. Anomalia che non viene mai affrontata, mentre il temuto Lecce compatta tutto l'ambiente. Pure chi ha tadito il Bari in questo dualismo può entrare in argomento e sputare veleno sui leccesi. E noi andiamo avanti come se nulla fosse. Da noi non pochi baresi ci chiedono come mai spendiamo tempo ancora appresso al Bari.
Sulla grandezza del Bari, non mi trovi d'accordo. Quando ci si presenta col proprio tifo sportivo, il Bari è poco credibile. Sulle prime la risposta è incredula. Poi qualcuno curioso ne chiede il motivo. Come se non è sufficiente e credibile dire che si tifa solo Bari. Questo fa capire lo stato delle cose. Come se ci si dovesse vergognare che il Bari è poca cosa al cospetto delle altre grandi piazze. Io dico che il Bari non ha mai avuto l'occasione e il progetto per diventare grande. Ma questo non è sufficiente e non giustifica l'allontanamento di tanta gente al Bari, che rimane pur sempre la squadra della nostra città , che ci rappresenta (lei sola) sul territorio nazionale. E' emozionante pure sentire quando pronunciano il nome Bari e lo fanno in una domenica sportiva, su mediaset o Sky. Ma se ci fate caso il tono è sempre stato quello di una favoletta, di una piccola realtà che con sorpresa sta ottenendo ottimi risultati da risvegliare l'interesse dei media. Questo accade proprio perché non siamo Roma, Milano, Napoli, Genova o Cagliari. Non siamo una grande piazza. E io credo che questo atteggiamento che si avverte all'esterno, lo dovremmo trasferire e far nostro all'interno, per sviluppare quell'umiltà che tanto bene farebbe da queste parti.
Perché sul tavolo devi mettere tutto. E nei 112 anni di Bari la mer.da che abbiamo tirato giù forse non ha eguali altrove. Siamo rimasti qua pure in D a fare le pulizie, a sostenere un livello basso basso. Per rilanciare una squadra, una città verso l'alto. Ma in D, dove andiamo in C. In C, dove andiamo in B. In B, dove andiamo in A. In A che andiamo a fare. Il barese è sempre sconnesso con la realtà , col tempo in cui si trova. Attenzione, quel barese che per me è maggioranza, è il barese deviato dalle sirene delle grandi piazze del nord. E quindi esige. Non è mai contento, pure se vinci. Figurati le tragedie con pareggi, o peggio, con le sconfitte. E allora l'ambiente diventa una polveriera. Si divide in pochi ottimisti che vogliono sostenere un progetto di risalita con pazienza e incitamento, opposti ai tanti invece che preferiscono graffiare alle prime difficoltà , evidentemente incapaci di sperimentare quella pazienza che con la loro vera squadra del cuore non devono mai mettere in campo. Un tifoso dell'Inter, Milan e Juve ha mai dovuto avere pazienza? No, la pappa è sempre stata pronta. Noi siamo anni che aspettiamo. Il barese del Bari ha nel suo DNA la pazienza. Una partita storta lo potrà irritare sulle prime, ma non è capace di mettere sulla graticola da subito squadra e mister. Un ragazzo che debutta a 20 anni e che promette una buona carriera, se sei stato educato al Bari e alla sua storia, quel ragazzo lo incoraggi perché il San Nicola non è San Siro dove se sbagli un appoggio la tua sportività di tifoso con il tuo passato glorioso alle spalle ti autorizza a demolire una giovane promessa coi fischi. Ma io sono convinto che essendo stati colonizzati fino al midollo, molti spettatori baresi usano quel metro di San Siro pure al San Nicola. E quindi pazienza=0. Allora ogni progetto di lunga gettata che a volte viaggia con le scommesse, incontra sonori schiaffoni che mettono a rischio il lento cammino di crescita. Ne abbiamo bruciati tantissimi con questo atteggiamento da puzza sotto il naso. Nicola che scende in sala stampa circondando Caputo con tutta la squadra a difesa del capitano giudicato un bidone. Di Vaio, che Fascetti sapeva destinato a un grande futuro, Fascetti davanti a quei fischi che fa da scudo al giovane Di Vaio affermando davanti alle telecamere che il tifoso barese non capisce nulla di calcio. Non capisce nulla... Avevamo un campione e non lo abbiamo saputo aspettare. Non lo abbiamo incoraggiato e Bari, per Di Vaio, resterà la piazza, la grande piazza, dove ha giocato male. Forse l'unica. Pure Castrovilli, nelle sue rare apparizioni non è stato sottratto alla spietata critica del nostro pubblico dal palato fine. Castrovilli ha fatto molto bene lontano da Bari. A Cremona e poi è esploso a Firenze finendo pure in Nazionale.
Immagino che per te non è la stessa cosa, ma per conto mio, per quello che può valere, merita maggiore considerazione un tifoso del Lecce che sostiene la sua squadra piuttosto di un barese che l'ha tradita. Ma queste sono solo valutazioni soggettive che lasciano il tempo che trovano. E che evidentemente portano te a considerare le mie riflessioni in sintonia con quelle di un tifoso leccese.
Pazienza.
E' la tua ultima occasione: se rinunci, non ne avrai altre. Pillola azzurra: fine della storia. Domani ti sveglierai in camera tua e crederai a quello che vorrai. Pillola rossa: resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del Bianconiglio.
ANCHE NELLE SCONFITTE MI TROVERAI
PERCHE'...
SONO LE CONDIZIONI PEGGIORI A RENDERE LE COSE STRAORDINARIE.
E IL BARI E' DAVVERO UNA COSA STRAORDINARIA.
FORZA RAGAZZI!!