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Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 1946

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Donda.22

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Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 1946

Messaggioda Donda.22 » sab nov 03, 2018 9:57


Come al solito, ecco l'approfondimento del sabato sulla prossima avversaria.
Mi piacerebbe, soprattutto per una questione di formattazione, che leggeste l'articolo direttamente dal link (e magari lasciaste un "mi piace" allo stesso o alla mia pagina dato che arriveranno altri contenuti nelle prossime settimane), piccolissimi gesti che per me varrebbero tantissimo.
http://paularis.altervista.org/conoscia ... eale-1946/
Detto ciò, buona lettura.



Nell'ottava giornata di campionato, il Bari sarà ospite dell'Acireale, una delle squadre più indecifrabili di questo torneo.
La squadra acese ha un gran passato nelle categorie regionali ed interregionali ed alcuni trascorsi tra le due squadre hanno fatto si che tra le due squadre si creasse una piccola amicizia che l'attuale società granata ha voluto rimarcare a distanza di 24 anni dall'ultima partita.

UN PO’ DI STORIA
L'Acireale è una delle squadre storicamente più "importanti" del panorama calcistico siciliano grazie alle molte partecipazioni in Serie C a cavallo degli anni '70 e gli anni '90.

Il calcio ad Acireale nasce ufficialmente nel 1929 sotto la denominazione di SS Acireale, prendendo parte l'anno dopo alla quarta serie italiana, che come oggi era a composizione regionale, e conquistando subito la possibilità di giocare in Prima Divisione (l'odierna Serie C) grazie al secondo posto in classifica alle spalle della Juventus Trapani.
Il sogno acese, purtroppo, durò pochissimo: il presidente dei Granata Peppino Puglisi, dopo aver portato la società ad una storica ed insperata salvezza, spirò improvvisamente e nessuno riuscì a salvare il progetto calcistico ad Acireale.



Fu così che si dovette aspettare addirittura il dopoguerra per rivedere il calcio in città, con la nascita nel '11 giugno del 46 del AS Acireale, nata anche grazie alla forte sponsorizzazione dell'Acqua Pozzillo che, successivamente, denominò addirittura il club per qualche stagione a cavallo tra gli anni '60 e gli anni '80. L'appena nata Acireale ebbe, di diritto, la possibilità di partecipare al Campionato di Serie C grazie al suo potenziale bacino di utenza e, dopo un campionato di transizione, sfiorò la sua prima storica promozione in Serie B piazzandosi quarta, alle spalle di Catania, Reggina ed Igea Virtus (allora ancora "Barcellona"). Alla fine del campionato del '48, però, nessuna squadra del girone venne promossa in quanto la Federazione cambiò radicalmente la composizione dei gironi e delle categorie, aumentando il numero di partecipanti, di promozioni e di retrocessioni. Nel '51 l'Acireale, dopo un'annata sfortunata, non riuscì ad evitare la retrocessione in Promozione, categoria in cui comunque giocherà soltanto un anno, dominandolo e risalendo nella neo-nata IV Serie. Questo sali-scendi accompagnerà la squadra granata dal '51 al '69, quasi venti anni vissuti a cavallo tra la Serie D e i campionati interregionali con la nuova denominazione di Acquapozzillo adottata nel '57.

In questi anni la squadra acese tentò svariate volte la fortuna, con continui cambi ai vertici societari ed un numero immenso di calciatori ed allenatori, ma solo nel '69, dopo aver rischiato di buttare alle ortiche un ottimo campionato perdendo la penultima giornata, in casa, con il già retrocesso Terranova, i granata riconquisteranno la Serie C.
La gioia della terza serie, in accoppiata al nuovo cambio di denominazione in Acireale Calcio, durò poco e dopo solo cinque stagioni i granata tornarono in D, dando vita ad un nuovo ciclo di ben 13 partecipazioni al campionato dilettantistico prima di venir promossa in C2, nel 1989.

Gli anni '90 furono i più importanti ed avvincenti della storia granata. Dopo alcuni cambi societari verso la metà degli anni '80, il ritorno al vertice del presidente Aleppa, grande conoscitore di calcio, permise alla società di puntare in alto, sia in Serie D, sia in C2, categoria vinta in soli 2 anni dopo quasi 15 anni di assenza. Nonostante la terza serie fosse una categoria "nuova" per molti giocatori, in soli due anni l'Acireale di Papadopulo lottò ai vertici della classifica "sgomitando" col il Perugia del potente Gaucci. Dopo lo scettro di "Campione d'inverno", conquistato anche l'anno prima, la squadra granata dovette cedere il passo al ben più attrezzato Palermo e vedersela, ancora una volta, con i grifoni bianco-rossi in sfida unica a Foggia.
La sfida fu palpitante. Nonostante l'iniziale vantaggio degli umbri, l'Acireale riuscì a rimettere il punteggio in parità con Di Dio ma tra gol in fuorigioco, falli cruenti ed espulsioni, una sgaloppata incredibile di Rocco Pagano mise in porta Pasquale Traini che dovette solo spingere in rete la sua personale doppietta.


I 5000 acesi arrivati in Puglia, dopo aver sognato ad occhi aperti la seconda serie, tornarono mesti in Sicilia a suon di "Quando più ci capiterà?!?". Per loro fortuna, però, le cose andarono diversamente.
Lo scaltro, ma sempre molto ingenuo, Gaucci, vedendo la sua squadra in difficoltà verso la fine del campionato, prima di esonerare Walter Novellino decise di percorrere una strada alternativa: offrire un cavallo all'arbitro Senzacqua (appassionato di ippica), direttore di gara di Siracusa-Perugia finita poi 1-1, un tentativo abbastanza goffo che fu scoperto solo qualche settimana dopo e che invertì le sorti dello spareggio, con il Perugia declassato e l'Acireale gloriosamente promosso.

LA SERIE B, STORIA RECENTE, ROSA E ALLENATORE
La storica promozione fu festeggiata in grande stile da una città sempre molto appassionata e innamorata della propria squadra.
I soli due anni in Serie B rimangono indimenticabili: alla prima giornata, per irregolarità della squadra di casa (Venezia), nonostante la sconfitta sul campo arriva subito la prima storica vittoria in cadetteria degli acesi che, nel campionato '93/94 saranno una vera e propria mina vagante, fermando per ben due volte il Bari, che poi arriverà secondo, e pareggiando ben 19 partite che le permisero di partecipare ai Play-Off conto la ben più quotata Pisa.


Anche in questo caso, gara neutra a Salerno, la partita fu incredibile e solo i calci di rigore furono in grado di deciderla. La squadra granata, in cui spiccano un giovane Di Napoli, Favi e Mazzarri, riuscì ad imporsi raggiungendo una storica salvezza che fu sfiorata anche l'anno dopo quando, dopo una stagione colma di alti e bassi con gare esaltanti contro le grandi e deprimenti contro le piccole, la squadra acese si dovette arrendere e dire addio alla serie cadetta per un solo punto.

Queste due stagioni sono le uniche due partecipazioni dell'Acireale in B che, dopo la retrocessione in C, non riuscì più a competere per le posizioni più alte della classifica se non nel 2003/04 dove, da neo-promossa, si piazzò quarta in classifica perdendo le semifinali dei playoff contro la Viterbese di Santoruvo, Gazzi, SIbilano e Bianconi che l'anno dopo, insieme al mister Carboni, si ritroveranno insieme nel Bari.

Nel 2006 la società granata fallisce, dovendo ricominciare il suo percorso dalla Promozione e dando vita ad un nuovo sali-scendi tra l'Eccellenza e la Serie D che si interromperà solo nel 2017 con la definitiva promozione in Quarta Serie.

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La squadra granata quest'anno ha l'obbiettivo di migliorare i buoni risultati della scorsa stagione in cui, da neo promossa, ha conquistato una tranquilla salvezza spingendosi fino all'ottavo posto, stessa posizione con cui si presenta alla gara di domani contro i biancorossi.
Come spesso accade, i granata sono una squadra quasi tutta inedita, con 10/11esimi della squadra titolare provenienti da altri club.

La punta di spicco, Salvatore Manfrelotti (già 4 volte a segno in questa stagione) non sarà alla guida del suo attacco in quanto squalificato per condotta violenta, espulsione rimediata nell'ultima partita contro la Cittanovese. Al suo posto, nel tridente del 433 acino, troverà spazio Carmelo Bellomonte, 19enne proveniente dal Canicatti, affiancato molto probabilmente dal duo Leotta-Madonia che, fino ad oggi, ha regalato pochi gol ma molti grattacapi alle difese avversarie. Altro esterno particolarmente insidioso è Savarnola, ala abituata a giocare campionati di alto livello grazie alle sue ultime partecipazioni con Siracusa, Sicula Leonzio, Messina ed Akragas.

Faro del centrocampo granata è Giuseppe Russo, 35enne catanese che ha disputato campionati importanti con il Crotone, Messina, Catanzaro, Ascoli, Verona e Ternana in Serie B, con Rimini, Cavese, Messina, Catania, Perugia e Gallipoli (nell'anno della sua storica promozione in B) in Serie C, alla sua prima vera partecipazione in Serie D. Accanto a lui troveranno spazio Gabriele Aprile e Antonio Tramonte, entrambi giovanissimi ed entrambi neo-acquisti dei granata.

La difesa è la zona più esperta della squadra con il 33enne Gambuzzo ed una vecchia conoscenza dei galletti, Vincenzo Chiochia, 24enne tarantino arrivato a Bari nel 2012 ma, nonostante di lui si parlasse un gran bene, mai riuscito ad esordire con la prima squadra nonostante fosse il punto di riferimento della difesa della primavera.
Gli esterni di difesa sono Iannò ed il capocannoniere della squadra, Campanaro, arrivato a 4 centri in campionato più 1 in Coppa Italia.

L'allenatore dei siciliani è Carlo Breve, 51enne arrivato quest'estate, volto già noto al pubblico acese per aver giocato ed allenato la squadra già in precedenza, rapporto culminato con la promozione in Serie D del 2011.
Votato al calcio offensivo, Breve ha comunque una discreta esperienza da allenatore e nonostante debba vedersela con una squadra prevalentemente molto giovane, anche grazie all'entusiasmo e alla vicinanza che lo lega alla piazza acese da più di dieci anni, ha dimostrato di poter dare filo da torcere anche alle squadre più blasonate, candidandosi da outsider del girone.



STAGIONE CORRENTE E LA PARTITA DI DOMANI
La stagione dei granata è cominciata con il piglio giusto, sovvertendo anche le aspettative che l'avrebbero vista sfavorita in molte delle partite affrontate.

Dopo la sconfitta ai calci di rigore contro il Marsala in Coppa Italia, è arrivata anche la sconfitta in campionato alla prima giornata in casa del Troina per 2-1, risultato a cui la squadra di Breve ha risposto in maniera esemplare dando vita ad una striscia positiva di 5 partite in cui gli acesi hanno vinto con Nocerina, Rotonda e Messina e pareggiato con Rotonda e Sancataldese, prima di scoprire il fianco alla Cittanovese in un rocambolesco 3-2 che dove la squadra di casa ha avuto la meglio solo al 85, dopo aver subitola  la rimonta rabbiosa degli ospiti, nel secondo tempo, da 2-0 a 2-2.
In questo inizio di campionato la difesa siciliana non si è comportata benissimo: nonostante i buoni risultati, la porta granata è rimasta inviolatasolo in un'occasione, nel 3-0 contro il Messina, incassando invece 9 gol nelle restanti sei partite.



L'Acireale, quindi, arriva a questa sfida con il morale comunque alto, dopo aver occupato momentaneamente la seconda posizione ed aver strappato risultati importantissimi contro due squadre ben più blasonate come Nocerina e Messina.
"Per noi è la partita della vita, inutile nasconderlo." Le parole del mister Breve a Tuttobari " Il Bari sa che sarà così in ogni campo su cui giocherà. Cornacchini è un ottimo allenatore, non ha bisogno di presentazioni. Saprà preparare la squadra al meglio per affrontare una trasferta insidiosa. [...] Vogliamo essere protagonisti al San Nicola, nel girone di ritorno. Vogliamo sfoderare una grande prestazione al San Nicola per dimostrare che la mia squadra può giocarsela a viso aperto, ribattendo colpo su colpo agli attacchi del Bari"
Nell'intervista, inoltre, Breve si lascia scappare una "brutta" anteprima sulla gara che, purtroppo, sarà condizionata da "un campo di patate e potrebbe non beneficiarne lo spettacolo. Il terreno del Tupparello non sarà favorevole per due squadre che hanno calciatori di qualità. Irrimediabilmente verranno svantaggiati. Potrebbe venir fuori una brutta partita. Vincerà chi sfrutterà gli episodi"

Alla partita, come prevedibile, in forma "ufficiale" non prenderanno parte più di 50 supporters biancorossi, limitazione che il Prefetto di Catania ha imposto dopo gli scontro di due settimane fa in quel di Messina tra alcuni gruppi delle tifoserie organizzate.
Questo divieto ha creato malcontento non solo in Puglia ma anche in Sicilia, con la società acese che si è espressa in maniera dura con un comunicato in cui ritiene assurda questa decisione, facendo leva su una (un po' forzata" amicizia che lega le due città:

"Niente ponte, Niente Stato, Niente Calcio. [...]
La società ritiene tale decisione assurda ed ingiustificata oltre che incomprensibile ed immotivata.
Tale decisione mortifica, infatti, una intera città che ha atteso per 24 anni gli amici Baresi al fine di suggellare in campo, allo stadio Tupparello, la lunga amicizia sportiva che lega le due squadre: Acireale e Bari.
Non esistono problemi di ordine pubblico, poiché le tifoserie sono amiche e non esistono problemi di carattere strutturale, poiché lo stadio è perfettamente agibile. [...]
I danni di tale incomprensibile scelta per il territorio acese, la comunità barese e la società tutta sono ingenti e riguardano tanto l'aspetto sociale quanto l'aspetto economico.“

I PRECEDENTI, GLI EX ED I CALCIATORI STORICI
Date le molte partecipazioni dell'Acireale in Serie C, la partita di domani non sarà una gara inedita. Le due squadre di sono incontrate già 7 volte, 4 volte in C, 2 in B ed una in Coppa Italia.
Le statistiche vedono i galletti in vantaggio con 3 vittorie, mentre gli Acesi si sono imposti solo una volta, con i restanti 3 pareggi.



Nonostante i precedenti siano a favore dei biancorossi, le partite giocate in Sicilia non sono state mai facili, con i padroni di casa che sono riusciti a strappare sempre almeno un punto e, addirittura, a siglare l'impresa in Serie B nel '93/94 quando, dopo aver saputo della matematica promozione in A, la squadra biancorossa ha allentato la presa permettendo all'Acireale di segnare il gol vittoria al '96esimo che sarà poi determinante in ottica salvezza.

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Oltre Chiochia, sono molti i giocatori ad aver indossato entrambe le maglie: l'ultimo in ordine cronologico è stato Sergio Bernardo Almiròn, indimenticato centrocampista argentino che ha deciso di concludere la sua carriera in Sicilia all'Acireale dopo aver indossato le maglie di Catania e Akragas. Toccata e fuga in Puglia fu quella di Palmiro Di Dio, difensore arrivato dalla Reggina dopo la sua esperienza in Sicilia che poi ha fatto le sue fortune in Serie A svizzera. Solo 3 presenze, spalmate in 3 stagioni, invece per Luca Gentili in Puglia, portiere che poi collezionerà molte presenze in C ed in D tra cui 29 con i siciliani. Anonimi anche i passati di Luigi Porro, Taiano e Carmelo Puglisi con le due casacche, meno quello di Vincenzo Santoruvo, arrivato a Bari dopo i trascorsi a Viterbo e Andria che, quattro anni prima, lo prestò proprio in Sicilia dove scese in campo per una ventina di partite senza siglare nemmeno un gol. Inversa, invece, la sorte di Dino Spadetto, arrivato giovane a Bari, dall'Inter, senza lasciare particolari ricordi che, invece, ha lasciato in Sicilia dove ha poi chiuso la carriera nel 1981.

Altri giocatori celebri passati da Acireale sono Biava, Bombardini, Cristin, Di Napoli, Dino Fava, Orlandoni, Pavarini.


LO STADIO: TUPPARELLO


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Lo stadio di Acireale è il Tupparello, inaugurato in occasione della prima storica promozione in Serie B e da allora impianto sportivo di riferimento della città, sostituendo il vecchio "Comunale".
Essendo abbastanza recente, il Tupparello è particolarmente "accogliente" sebbene sia penalizzato dalla consueta pista di atletica che, a cavallo degli anni '90, ha fatto capolino in tutti i nuovi impianti calcistici italiani.
Lo stadio ha circa 10.000 posti a sedere (agibili) di cui almeno 500 a disposizione degli ospiti.

La parte calda della tifoseria si trova nella Curva Sud, ufficialmente "Curva Jacopo", ce ha 4000 posti a sedere. La tifoseria acese è famosa in sicilia per le sue massive trasferte che, soprattutto negli anni '80 e '90, l'hanno spinta a sostenere la propria squadra in ogni parte dello stivale, a partire dai playoff con il Perugia a Foggia ed i playout a Salerno con il Pisa, passando da tutte le altre gare disputate in C ed in B.

ARBITRO DELLA GARA: Emilio Zanotti
Il direttore di gara della partita sarà il Sig. Emilio Zanotti della Sezione di Pavia, coadiuvato dai sig. Paggiola e Pedroni delle sezioni di Legnano e Schio.

Zanotti, alla sua quinta stagione in Serie D, ha già arbitrato 7 partite durante questa stagione tra cui l'ultima gara del Cesena, con quest'ultima vittoriosa a Jesi, e il big match tra Bitonto e Cerignola del settembre scorso.
Il lombardo non ha mai arbitrato nessuna delle due squadre e questa sarà la sua seconda partita in assoluto diretta per il Girone I.
Bepi Moro, lo spericolato paratutto che fece ricco il Bari

â–“â–“â–“â–“â–“â–“â–“â–“ Ari, Ari, S'AGAPO! â–“â–“â–“â–“â–“â–“â–“â–“

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Re: Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 194

Messaggioda u d' kkiù » sab nov 03, 2018 10:17


Grazie.
Ciao.
Ti sei frecato il dolce? E mò frecati pure l'amaro!

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Re: Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 194

Messaggioda censured » dom nov 04, 2018 8:31


e u portiir ci è???? :scratch:
:smoke:
Al mio popolo del web senza distinzione di razza, sesso, orientamento sessuale e religione...
un grande grido CONTINUATE!
agitatevi perché abbiamo bisogno del vostro entusiasmo. Organizzatevi perché è indispensabile la vostra forza. Studiate è indispensabile la vostra intelligenza.
è giunto il momento di affermarsi.
(DON ANDREA GALLO)

alato76

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Re: Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 194

Messaggioda alato76 » dom nov 04, 2018 8:52


mi ricordo che quando arrivò tal chiochia per le giovanili, se ne parlò talmente bene che nesta e cannavaro smisero di giocare a pallone.

luigenio

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Re: Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 194

Messaggioda luigenio » dom nov 04, 2018 9:42


Paularis, un Grande.....
24/07/1958 Stadio Olimpico di Roma spareggio VERONA-BARI 0-2 doppietta di ERBA
23/11/1958 Stadio Della Vittoria BARI-JUVENTUS 1-1 rete di BREDESEN e...furto di Boniperti

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Re: Conosciamo i nostri avversari: ASD Città di Acireale 194

Messaggioda saverio67 » dom nov 04, 2018 10:19


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4/2/2015. Ciao Pierigno.


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