Sono ormai quasi 30 anni che vedo partite del Bari e devo dire che questo campionato è uno dei più strani mai visti, Empoli a parte non c'è una squadra che abbia fino ad ora dato l'impressione di poter svoltare, anche le blasonate Parma , Palermo e Frosinone si alternano a periodi intervallando prestazioni straordinarie ad altre decisamente brutte, nonostante gli organici molto competitivi e i soldoni spesi in campagna acquisti durante l'Estate. Dopo la partita di ieri l'arrabbiatura è tante, personalmente ho spaccato il telecomando di Sky tirandolo in terra dopo il pareggio di Pettinari....a mente fredda però devo analizzare la situazione, siamo a 4 punti dal secondo posto e qualche settimana fa i più su questo forum davano il Bari addirittura sicuramente fuori dai play-off, certo, merito anche delle altre squadre che, come noi, non corrono, detto questo, sono convinto che i limiti di questa squadra siano oggettivi tanto quanto alcuni pregi, l'allenatore a mio avviso è bravo, ma allo stesso tempo inesperto e sta facendo i suoi errori come tutti, l'accusa principale che imputo a questa squadra è la mancanza di “cazzimmaâ€, infatti, quello che fino ad oggi è stato il problema principale è quello prettamente caratteriale, non sembriamo mai (a parte pochi casi) padroni del campo e della partita, la sensazione di vulnerabilità è quasi perenne e anche ieri dopo che abbiamo preso il primo gol, avrei scommesso che ne avremo preso un altro, era nell'aria...e poi immancabilmente arriva come è arrivato con la Pro all'andata e al ritorno o con lo Spezia, questi sono aspetti cruciali per una squadra che vuol vincere, una partita come ieri devi chiuderla 3 a 0 e basta, devi rientrare in campo nel secondo tempo e mettere a tappeto l'avversario e non farsi mettere all'angolo come abbiamo fatto noi e questo temo che sia un problema dell’allenatore che non riesce a mettere il “veleno†dentro i giocatori, la forza di Conte a parte il gioco era proprio la grinta, urla, strepiti , voglia di vincere, installare sicurezza, questa è la cosa essenziale in un gruppo dove manca un leader, ed è evidente. Ieri mi hanno fatto molto riflettere le parole di Andreazzoli dopo la partita, da Sky gli hanno fatto una domanda sulla ROMA, chiedendogli quali devono essere le aspettative per la squadra per la partita con il Liverpool, lui, in maniera molto tranquilla, ha detto che la squadra deve concentrarsi sulle 3 partite pensando già di poter andare in finale e di vincerla perché è assolutamente nelle loro potenzialità , c***o questa è mentalità vincente, mai porsi limiti pensare di poter vincere sempre senza se e senza ma, se non riesci a mettere nella testa dei giocatori questa convinzione quelli si cagheranno sotto al momento di dover svoltare, come è sempre successo in questo campionato, ogni volta che arriviamo vicini alla vetta, invece di mordere l’avversario e ambire a VINCERE il campionato abbiamo sempre avuto l’ansia da prestazione, mettiamo la testa tra le spalle, ci difendiamo e puntualmente perdiamo punti, la mentalità vincente non è una dote è un percorso che l’allenatore deve costruire e infondere in ogni giocatore, creare un gruppo coeso forte e conscio di poter VINCERE tutte le partite, noi invece entriamo spesso timorosi ed è palpabile, regaliamo decine di minuti agli avversari, siamo incapaci di chiudere partite come ieri, questa è la differenza tra noi e una squadra come l’Empoli, lasciamo stare le lacune tecniche che ci sono, ma non vedo squadre schiacciasassi quest’anno a parte l’Empoli che lo è diventata dopo l’arrivo di Andreazzoli ma non perché ha acquistato Messi e Ronaldo ma perché ha cambiato mentalità , dall’accontentarsi a VOLER VINCERLE TUTTE! Questa è la differenza spesso tra chi nella vita perde e chi nella vita vince, puntare sempre al massimo e non porsi limiti, questa è la vera ricetta, credere fermamente che con la forza di volontà si possa arrivare ovunque, poi possiamo perdere, ma dobbiamo lottare e aver dato sempre tutto per vincere, e noi spesso quest’anno non lo abbiamo fatto, sembriamo sempre una squadra fragile , che in ogni momento può andare in mille pezzi, invece se vogliamo andare in serie A dobbiamo diventare un macigno, forte e coeso uno per tutti e tutti per uno ma questo può farlo solo Grosso, se ogni partita entriamo in campo pensando che possiamo anche perderla allora il nostro campionato sarà fare i play off per uscirne subito, se l’idea diventa quella di poter vincere e andare in serie A perché è assolutamente nelle nostre corde e ce ne convinciamo allora possiamo arrivare secondi o andare ai play off e vincerli.
Forza Bari Sempre
Gladiatore