da Pino » lun set 11, 2017 9:04
Contro il Cesena il Bari ha fatto una prestazione che da tempo non faceva vedere, ha vinto convincendo. Ed è stato giusto esultare, anche perchè il Bari veniva da 2 interessanti prestazioni in rimonta contro Parma e Cremonese, squadre quotate e di categoria.
Poi contro l'Empoli qualcosa (i centrali di difesa) non ha funzionato e le ha prese. Ma almeno ha mostrato vivacità , voglia di rimontare, ha chiuso l'Empoli nella sua area e, forse, se la partita fosse durata ancora un pò il pari sarebbe potuto anche arrivare. Comunque ha mostrato carattere. E comunque sul difetto si è potuto ragionare.
Contro il Venezia tutti si aspettavano di riprendere il cammino, di riprendere i 3 punti di Empoli, di sfruttare il turno casalingo. Un avversario che non aveva mai segnato e mai subito gol davanti ad una squadra, il Bari, con un attacco che pochi possono permettersi. Lo stesso Inzaghi, forse furbescamente, forse convintamente, evidenzia la differenza qualitativa tra le 2 squadre. Il Bari gioca, il Venezia, chiuso in difesa, aspetta. Il Bari fa possesso palla ma non accende mai la luce. Non si riesce a trovare un'idea, nessuno si libera senza palla, in poche parole non si riesce ad impensierire il portiere avversario. Ovviamente, spinto in attacco, il Bari si scopre dietro e si fa impallinare prima per un'ingenuità di D'Elia e poi per un'ingenuità del guardialinee che non rileva un fuorigioco. Situazione, queste ultime, che si potranno presentare anche in futuro: sulla prima puoi rimediare, sulla seconda puoi solo sperare sulla buonafede.
Subire gol ci sta, segnarne qualcuno è un dovere. Contro il Venezia si ricorda un tiro di Tello e poi segnali di vita sul finire dell'incontro. Un pò poco per il tempo trascorso con la palla tra i piedi.
E allora va analizzata la partita, i giocatori scesi in campo, il modulo. E va capito come, in solo 3 giornate, sia potuto accadere questo cambio di atteggiamento in campo. Il Cesena non vale nulla? Non credo proprio. L'Empoli si candida alla promozione? Forse. Il Venezia sarà una mina vagante? Vedremo. E il Bari?
La società ha fatto il suo dovere, i giocatori ci sono, l'allenatore è esordiente, vuole costruirsi una carriera, insomma non è venuto a Bari solo per prendere soldi. Ma anche i risultati devono arrivare. Ci vuole tempo? Certo, come per tutti. Ma devono arrivare i risultati.
Perchè l'andamento "a gambero" ha abbondantemente rotto le palle. Oggi vinci, domani forse, dopodomani no, e si ricomincia ogni volta. 18 allenatori cambiati in 16 anni sono un'enormità come, forse, solo a Palermo accade. Ma parliamo di Zamparini, e allora i conti tornano.
18 allenatori significa che le idee non sono chiare, che i programmi lo sono ancora meno, che ogni anno - alla fine - parleremo sempre delle stesse cose. E allora basta. Lasciateci sfogare e non rompete le palle con tendegnore, doppiofedisti, tirapiedi e altre scuse da culture da terzomondo.
Perchè ognuno reagisce davanti ad uno spettacolo come vede quello spettacolo. E se lo spettacolo è deprimente, è deprimente lo spettacolo, non chi vi assiste. Troppo comodo prendersela con chi si lamenta, buttando la polvere sotto il tappeto.
E' così da anni, ogni volta la stessa solfa: lasciamo lavorare l'allenatore, siamo appena alla 3^ giornata, non dobbiamo pretendere tutto subito, nessuno ha parlato di promozione, se non vi piace state a casa.
Solo a Bari, come se il campionato lo giocasse solo il Bari, come se i problemi li avesse solo il Bari.
Poi arrivano da fuori e dicono: questa tifoseria, questo stadio non meritano la serie B.
E mi sento un pochino preso per il culo.