da rio purus » dom ago 10, 2014 17:55
@ Cianuro:
Ho grande stima di Canfora, non dubito possa essere un gran libro. Ho già una scaletta in mente, vedrò di aggiungerlo.
@Farabutto: in realtà il libro, che ripeto è una raccolta epistolare, affronta vari argomenti teologici e non, dalla doppia prospettiva, credente e laica. L'ultimo botta e risposta risponde al quesito cui prende il nome il libro stesso ed è di una bellezza filosofica sconcertante. Riassumendolo faccio un torto all'autore e ai suoi concetti ma ci provo: in pratica dà una risposta opposta alla tua, ovvero la capacità laica di credere in qualcosa è vincolata alla voglia prettamente umana, da animali sociali quali siamo, di dimostrare al prossimo qualcosa e di cedere come lascito civile di se stessi un'impronta che sia esempio per le generazioni future. Prendendo spunto dalla nostra animalità che crea territorio comune a tutti gli umani, abbiamo sviluppato un percorso di civiltà grandioso e partendo dal presupposto agnostico che le religioni siano il frutto dell'uomo e non di un'intenzione divina, il messaggio evangelico, ma non solo, diventa espressione di uno slancio di bontà umana che prescinde da Dio.
Insomma, l'agnostico si scinde dal divino e si sostituisce ad esso nella capacità di concepire un bene divino.
07-03-2014