da saverio67 » mar gen 04, 2005 17:50
gita al mare del zampo
la moglie si sveglia alle 6,00 per preparare la parmigiana di melanzane
lui si veglia alle 7,00, si veste di lusso e esce per andare a prendere la zampina dal macellaio amico suo
torna a casa con la zampina e porta su anche un bel po di dregher o peroni da mettere nel frigorifero di plastica portatile con le borse del ghiaccio
la mogli con l'olio fino sopra ai capelli sta urlando ai figli che non si vogliono alzare
lui urla: avaaaaat, e ci iè pur iosc ka iè dmenc
la moglie lo informa della pigrizia dei figli
lui con fare indifferente assesta due schiaffi di figli ed omette di spiegare il perché
poi partono per il mare e passano a prendere la nonna vecchia (la madre di lei che ha preparato la frittata) e il cognato
andando andando si ferma a prendere gli allievi crudi già tagliati
arrivano al mare e scaricano un vagone di roba fra cui vari seggiolini di legno, un ombrellone a fiori, un telo da appendere attorno all'ombrellone e il frigorifero
subito sotterrano il mellone (anguria) sotto la sabbia nella insensata speranza che diventi più fresco (è una leggenda metropolitana...)
i figli cominciano ad accapigliarsi e il padre gli urla (davati alla madre): uè figghie d'mbrattat, sciatavinn da ddò
i figli si allontanano e vanno a litigare altrove mentre la madre urla: <<oooohhh, ci è c'ià ma fa canoooosc, non zi grdannnn>>
poi il zampo fa sedere la nonna vecchia su una sedia con i braccioli corrosa dalla ruggine (la fiera del tetano)
ecco che lui e il cognato escono un mazzo di napoletane e si mettono a sedere sui ridicoli sgabellini e si fanno la loro partita
appena si è seduto si ricorda che ha sete e urla alla moglie <<annuuusc na bbirrrrr>>
la mattina va avanti fino all'ora di pranzo
arriva il momento degli antipasti e viene aperta la busta degli allievi che vengono tirati su con le mani, alzati sopra la testa e poi calati in bocca... ovviamente rivolgendosi alla vicina di ombrellone <<vuoi assaggiare signora?>>
segue il pranzo a base di parmigiana oleosa e frittata sfatta irrorato da birra ormai calda (<<s'Ã ngaldsciuut... la nooonn biv ca fasc u llatt>>) e acqua calda come brodo per i bambini
viene dissotterata l'anguria (ci mettono 30 minuti per scoprire dove kakkio l'avevano messa) e, verificato che è calda da mangiare uno della combriccola fa il filosofo: <<l'emma mett kiù abbasscc>>
adesso gli viene sonno e dice a tutti: mè io mi vado a appoggiare. apre tutti gli sportelli della macchina accende la radio con una cassetta sdraia il sedile davanti e si mette a dormire a bocca aperta russando in modo che lo sentano in tutto il parkeggio
si sveglia e vuole una birra fresca; non ce ne sta + e diventa di kattivo umore
i figli stanno ancora facendo a mazzate e lui gli pianta due skiaffoni urlando <<non v'ià prtà kiù, kess iè l'uldma vold>>
eccoli alla fine che tornano in cittÃ
la moglie sopra a casa a lavare le stoviglie e i figlie e lui che facendo risuonare i suoi zoccoli di legno si avvia allo spaccio della birra ...