Un pensionato, accusato di violenza sessuale e pedo-pornografia nei confronti di una minorenne, è stato arrestato ieri a Genova dagli agenti della squadra mobile e della polizia postale di Bari che hanno messo fine, dopo lunghe e meticolose indagini, a una vicenda che è poco definire squallida.
Le indagini erano state avviate dopo l'allarmata denuncia presentata dalla madre della giovane - una ragazzina di 15 anni, appassionata di computer - che, come ha raccontato la donna agli investigatori, si era invaghita di un sedicente giovane di 22 anni, di nome Alessandro, conosciuto attraverso una «chat» (i siti tramite i quali ci si scambiano messaggi via internet).
Con quello che si era presentato come un coetaneo, la quindicenne aveva intrapreso a poco a poco una intensa «relazione virtuale». Dagli sviluppi, evidentemente, impensati.
Lo scambio di messaggi fra i due «internauti» si è fatto sempre più intenso: lei confessava i propri sentimenti più segreti, analoghi a quelli di molti coetanei; lui, con insospettabile competenza, ammaniva consigli, e soprattutto acquistava fiducia.
Ma quella che pareva all'inizio un'innocente e divertente esplorazione reciproca della psicologia di due amici sinceri s'è trasformata presto in una sottile, ma non meno pericolosa introspezione nella fragilità di un carattere non ancora equilibrato e consapevole.
L'interlocutore «esperto», il sedicente giovane che sapeva parlare così bene il linguaggio dei sogni e del web, è passato a richieste sempre più insinuanti e sempre più esplicite.
E la ragazzina è rimasta prigioniera di un «gioco» che non riusciva più a gestire.
Se n'è accorta anche la madre. Che, dopo qualche tentativo di comprendere cosa stesse succedendo alla figlia - diventata improvvisamente molto chiusa, nel tentativo di sviare i sospetti - ha fatto scattare approfondite indagini informatiche. Nel giro di pochi giorni, è stato scoperto che il «giovane» consulente via internet, in realtà , era un pensionato genovese il quale aveva mentito sulla propria età e sul proprio nome per trarre in inganno la ragazzina.
Sono emersi così altri particolari inquietanti: per essere ancora più convincente, tra l'altro, l'uomo aveva inviato alla ragazzina le foto di un ragazzo di bell'aspetto. Finché la quindicenne era stata convinta a realizzare e produrre filmati pornografici, con lei stessa come soggetto, per poi trasmetterle all'anziano via web.
Nel corso delle perquisizioni in casa del pensionato, gli agenti di polizia hanno trovato e sequestrato un ingente materiale pedo-pornografico, frutto evidentemente di numerosi precedenti.
L'indagine, comunque, prosegue, anche da parte della questura di Bari che ha ricevuto per prima la segnalazione dei fatti e ha avviato le indagini che hanno portato alla scoperta e alla denuncia dell'anziano genovese. Molti particolari restano da chiarire, soprattutto per verificare se il pedofilo ha preso contatto con altre adolescenti.
Fonte: ilgiornale.it
CHE SCHIFO!!!