Qualche settimana fa (metà marzo), a seguito delle continue segnalazioni, il ministro Cingolani dichiarò che i continui aumenti del prezzo dei carburanti erano immotivati, ingiustificati.
"La crescita non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi", «una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini». Queste le parole del ministro a SkyTg24.
«Non esiste un motivo — disse il ministro — perché il prezzo del gas aumenti: in questi giorni anzi affluisce abbondantemente da tutti gasdotti compresi quelli russi in misura anche maggiore di anni fa; solo che rispetto a tempo fa costa di più perché c’è nervosismo sul mercato». L’idea è bloccare i costi dell’energia «che stanno crescendo in maniera assolutamente scorrelata dalla realtà dei fatti perché il costo di estrazione del gas è sempre lo stesso e non esiste un motivo per venderlo a 10 volte più. Se dunque mettiamo un cap e interveniamo urgentemente blocchiamo questa spirale speculativa». (Fonte: Corriere.it).
Intervento governativo e i prezzi tornarono a cifre più accessibili.
Oggi siamo tornati a 3 mesi fa ma nessuno parla da Roma. Conseguentemente, aumentando i costi dei trasporti, a cascata, aumenta e aumenterà tutto.