da CIANURO » ven set 26, 2014 22:09
ACCADDE NEL 1985
Franz Joseph Strauss (Monaco, 1915-Ratisona 1988), protagonista di questa reverie, era stato uno dei fondatori della Democrazia Cristiana Tedesca (CDU) ed era a capo del governo regionale bavarese
Nei drammatici avvenimenti che hanno contrassegnato questo inizio dell'anno 1985 - già ribattezzato l'anno della grande svolta, ma è poco - siamo in grado di fornire qualche particolare, che forse aiuterà i lettori a comprenderli meglio.
Una ricostruzione rigorosa esigerebbe la riproduzione integrale del "messaggio all'Europa" che Franz Joseph Strauss, cancelliere della Germania Federale, lesse davanti al monitor della TV perché, come ricorderete, i giornali all'indomani ne dettero i resoconti più contraddittori, alcuni tagliando con la scusa di riassumere, altri aggiungendo con la scusa di spiegare: la solita storia. Purtroppo quel discorso, che i tedeschi definirono "conciso", e alcuni di loro addirittura "lapidario", durò tre ore e mezzo. Sicché anche noi siamo costretti a darne un condensato. Ma, finalmente, obbiettivo.
Due notazioni marginali, ma che hanno il loro significato. Strauss, ve lo ricorderete, sudava abbondantemente quando cominciò a parlare, e la sua voce non aveva nulla di trionfalistico quando scandì la prima frase: "Amici europei, cari fratelli, siamo qui in veste di penitenti a invocare il vostro perdono", che indusse gli ascoltatori in equivoco. Quasi tutti pensarono che Strauss stesse per tirar fuori la solita faccenda dei genocidi, e molti furono tentati di spegnere il video. Ma non fecero in tempo, perché subito il cancelliere entrò in argomento. Che disse in realtà ? Disse questo, e ne chiamo a testimoni gli ascoltatori più appassionati. Noi tedeschi siamo usciti dalla guerra e dalla disfatta senza nessun proposito di rivalsa. L'idea di un primato tedesco non ci seduce più, anzi ci fa orrore. Il nostro sogno era, e sarebbe ancora, diventare degli europei come voi, con le vostre stesse qualità , e perfino coi vostri stessi difetti.
Purtroppo non ci siamo riusciti, nonostante l'impegno che ci abbiamo messo. Ci chiedeste di fare una democrazia come le vostre: noi la facemmo tal quale, ma, a differenza delle vostre, essa funziona. Ci chiedeste di attenerci a un sistema economico di libera concorrenza: ed è successo che la concorrenza l'abbiamo uccisa perché la nostra produzione ha conquistato anche i vostri mercati e la nostra moneta fa premio sulle vostre.
Ma il fallimento più grosso è avvenuto sul piano militare. Noi siamo i primi a riconoscere che una Germania superarmata è un pericolo per tutti, e specialmente per la Germania. Infatti lo abbiamo scrupolosamente evitato (e qui Strauss elencò tutte le occasioni in cui la Germania aveva dimostrato la sua renitenza agli armamenti).
Ma non abbiamo mai capito cosa volevate voi. Mi pare che alla Germania voi chiedeste questo (e qui cito le sue testuali parole): "di essere abbastanza forte per battere da sola la Russia pur restando abbastanza debole per farsi battere dal Benelux". Per risolvere questa contraddizione, vi abbiamo proposto a più riprese di apprestare e di gestire tutti insieme, sotto supervisione americana, una forza atomica continentale. Non ne voleste sapere.
Nell'ottobre del '79 Breznev lanciò all'Europa l'ultimo diktat: essa doveva rinunciare ai missili per restare alla mercé di quelli sovietici. Ricordate come l'Europa reagì, cioè non reagì. Tanto, era sulle città tedesche che i missili sovietici erano puntati.
Nell''80 i tedeschi non mi elessero cancelliere al posto di Schmidt perché riarmassi. Anzi, nella campagna elettorale dovetti prendere solenne impegno di non farlo. Se mi dettero il voto, è forse perché mi sentivano più partecipe della loro angoscia. Lo ero veramente. Lo sono ancora, anzi ora più che mai.
La decisione di fare da noi armandoci per conto nostro, la prendemmo in tre persone, e vi taccio il nome delle altre due perché intendo assumerne io solo la responsabilità . So benissimo che di fronte a un nuovo tribunale di Norimberga non avrei scusanti. Dichiaro fin d'ora che mi riconosco colpevole. Ho agito nel buio, alle spalle e contro la volontà del nostro popolo, usurpando i poteri del parlamento e violando la regola democratica. L'ho fatto non soltanto per sfuggire a un'azione preventiva della Russia, quanto per evitare una rivolta interna: gli stessi capi della Wehrmacht sarebbero venuti ad arrestarmi. Non chiedetemi come ho fatto a mantenere il segreto. Dopo la prima guerra mondiale riuscimmo a serbarlo sul nostro riarmo, pur sotto lo sguardo vigile e sospettoso di un'Europa che ce ne faceva divieto, e si trattava di masse di uomini. Coi missili, che mobilitano poche dozzine di tecnici ignari l'uno dell'altro, è stato molto più facile.
Ora spero che il nostro popolo comprenderà . Quanto a voi, fratelli europei, non è con orgoglio, ma con umiltà che vi dico: dormite tranquilli, visto che questa è la vostra unica aspirazione, dormite tranquilli al riparo dello scudo tedesco, ormai irto di armi atomiche di tale perfezione e precisione da poter paralizzare qualsiasi aggressione. Esso è per ora e per sempre al servizio della vostra sicurezza.
Così parlò Strauss, e la reazione la sapete: l'Europa ne rimase come annichilita, mentre tutta la Germania scendeva in piazza a manifestare mezza pro e mezza contro.
Ciò che non sapete, e che mi appresto a dire, è come scomparve Strauss, di cui non si trova più traccia. Il retroscena mi è stato rivelato da una persona, di cui sta al lettore giudicare se e quanto sia degna di fede: il chiromante del cancelliere (perché, totalitari o democratici, i cancellieri tedeschi hanno sempre un chiromante).
Stremato da quella drammatica locuzione, Strauss rientrò nel suo ufficio dopo aver ordinato a tutti di lasciarlo solo. Ma rinchiuso l'uscio alle spalle, vide, o credette di vedere - questo forse non si riuscirà mai ad appurarlo - un uomo seduto alla sua scrivania. Lo fissò sbiancando in viso, lo riconobbe subito - non c'era da prendere abbagli - , e capì al volo.
Trasse da un astuccio una capsula di cianuro di potassio (perché, totalitari o democratici, i cancellieri tedeschi hanno sempre una capsula di cianuro di potassio in tasca) e la inghiottì. L'uomo non mosse un dito per impedirglielo.
Era Hitler.
Indro Montanelli, 1 novembre 1979
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
Indro Montanelli
Una società più austera può essere una società più giusta, meno diseguale, realmente più libera, più democratica, più umana.
Enrico Berlinguer