Beniaminus de Tudela ha scritto:u d' kkiù ha scritto:Aldous Huxley: "L'eminenza grigia"
Conosco Huxley solo come autore di romanzi distopici come "Il mondo nuovo", per certi versi (almeno stando a quel che personalmente ricordo) persino più inquietante del più noto "1984" di George Orwell.
Sarei curioso di conoscere le tue impressioni su Huxley come romanziere storico.
Ordunque, "L'eminenza grigia" è un tipo di biografia storica davvero "sui generis".
Aldous Huxley, presentando lo sviluppo dei due caratteri principali (Padre Giovanni, il grigio e il Cardinale Richilieu, il rosso) nel corso della Storia, ne approfitta per fare delle digressioni acutissime in campo filosofico, etico e finanche psicanalitico. L'autore mescola, da par suo, religione occidentale ed orientale (fede & misticismo; arte & politica)) mentre sullo sfondo presenta la nascita di un'Europa delle nazioni come la conosciamo ora (la Guerra dei Trent'anni).
Non è un libro facile, ma per chi è interessato a certi temi (lo consiglierei a Mr. Uazza, per esempio) potrebbe rivelarsi estremamente affascinante. A me è piaciuto molto, però, come si sa: de gustibus...
Concludo queste osservazioni con una delle miriadi di frasi illuminanti sparse: "Se l'inferno è lastricato da buone intenzioni, ciò si deve tra l'altro, all'impossibilità di calcolare le conseguenze" (cit.)
P.S.
Di Aldous Huxley ricordo anche "Le porte della percezione (The Doors of Perception)" da cui la grande band di Jim Morrison prese il nome.