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Andate a casa...

In questa sezione diamo libero spazio alla fantasia ed alle curiosità di tutti i fratelli biancorossi.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda Rosencratz » mar dic 23, 2014 12:01


La cosa che mi preoccupa di piu' del M5S e' la fiducia a senso unico nei confronti di internet considerato come cura di tutti i mali della nostra democrazia non tenendo in considerazione come Internet possa diventare uno strumento al servizio del populismo

Il successo del populismo dipende principalmente dalla velocità con cui è in grado d’imporre la sua visione e soprattutto dalla capacità di evadere il confronto. Oggi il populismo è più insidioso che mai perché’ ha la possibilità di contare su di un nuovo alleato che gli permette di fare proprio questo: Internet appunto.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » mar dic 23, 2014 12:13


Che patrimonio di entusiasmi sprecato...

(Leo Longanesi, parlando del Fascismo)

Oggi si potrebbe dire esattamente la stessa cosa.
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » mar dic 23, 2014 23:01


Grillo: “Ecco il regolamento M5s. Nasce comitato per ricorso contro espulsioniâ€

Dopo le richieste di chiarimento degli uffici parlamentari sulla struttura dei 5 stelle, il leader pubblica le norme che regolano il Movimento. Tra le novità: la scelta di un ente che certifica il voto online e la possibilità per un quinto degli iscritti di chiedere una consultazione in rete

Un comitato d’appello per fare ricorso contro le espulsioni, un ente che certifica le votazioni online scelto dal “direttorio†e la possibilità per un quinto degli iscritti di chiedere l’indizione di una consultazione in rete. E’ il nuovo regolamento M5S, pubblicato sul blog di Beppe Grillo: un cambio radicale nell’organizzazione interna e che struttura ancora di più il Movimento. Tante le novità introdotte: ad esempio la nascita di delegati territoriali per autorizzare l’utilizzo del simbolo o la possibilità di chiedere un voto in contrasto con il parere del capo politico. La democrazia diretta dei 5 stelle fa un passo in avanti e dà qualche risposta alle tante richieste di critici e dissidenti degli ultimi mesi. Nelle scorse ore ci sono state tre ennesime dimissioni tra i parlamentari (Vacciano, Simeoni e Iannuzzi) e ancora una volta si sono aperte le discussioni sui problemi interni del gruppo. Grillo contrattacca con un testo scritto dallo staff e concordato con i 5 membri del direttorio. “Siamo obbligatiâ€, scrive il leader sul blog, “a depositare un testo che attesti alcune modalità operative in particolare con riferimento alla cosiddetta democrazia interna (molte già esistenti) entro il 28 dicembre 2014. Non ottemperarvi potrebbe portare a contestazioni sulla possibile partecipazione a elezioni politicheâ€. La richiesta di alcuni chiarimenti infatti è stata fatta dagli uffici della Camera ai 5 stelle: secondo il decreto Letta sui rimborsi elettorali, i gruppi parlamentari devono avere un regolamento preciso a prescindere dal fatto che prendano i finanziamenti o meno.


“Avrei preferitoâ€, scrive su Facebook la parlamentare critica Silvia Benedetti, “che i colleghi del direttorio ci avessero avvertito prima. Dopo anni di questioni spesso risolte col ‘taglio di una mano per il furto di una mela’, per stare sul metaforico, oggi si risponde ad un adempimento di legge. Mi sarebbe piaciuto che a rispondervi fossimo stati tutti, per seguire lo stesso metodo utilizzato per scegliere la legge elettorale, metodo di cui andare fieri. Spero che i nomi del comitato non siano un listino bloccatoâ€. Anche in questo passaggio non mancheranno le polemiche interne. Ma quello che affrontano i 5 stelle è comunque un nuovo cambiamento strutturale: dopo la nascita del direttorio di 5 parlamentari incaricati di guidare l’M5s e di assumersi responsabilità oltre Grillo e Casaleggio, ecco la tappa del regolamento. Sui social network commenta anche il vicepresidente della Camera e membro del direttorio Luigi Di Maio: “È una rivoluzione copernicana che darà ancora maggiori garanzie agli iscritti e soprattutto più nessuna scusa ai nostri detrattoriâ€.

Nasce un comitato d’appello a cui fare ricorso contro le espulsioni
Una delle novità più consistenti (articolo 4) è quella della nascita di un comitato d’appello. Il 24 dicembre (dalle 10 alle 19) gli iscritti potranno scegliere due dei tre componenti del nuovo comitato. Tra le funzioni del nuovo organo, i cui componenti rimangono in carica cinque anni, l’intervento in caso di espulsione: tramite mail “l’interessato può proporre ricorso†che “viene esaminato entro il mese successivo. Il Comitato d’appello ha facoltà di acquisire informazioni o chiarimenti, nel rispetto del contraddittorio. Se il Comitato d’appello ritiene sussistente la violazione contestata, conferma l’espulsione in via definitiva. Altrimenti i tre esprimono il proprio parere motivato al capo politico del Movimento 5 Stelle, che se rimane in disaccordo rimette la decisione sull’espulsione all’assemblea mediante votazione in rete di tutti gli iscritti, la quale si pronuncia in via definitiva sull’espulsioneâ€. Il comitato d’appello (articolo 5) decide anche “sulla compatibilità con l’impostazione del programma del Movimento 5 Stelle ed i principi del ‘non statuto’ delle eventuali proposte di modifica del presente regolamento, preventivamente alla sottoposizione delle proposte all’assemblea mediante votazione in reteâ€.

Introdotta la figura dei delegati territoriali che autorizzano l’uso del simbolo M5s
All’articolo 1 si regolamenta il ruolo degli iscritti al Movimento 5 stelle e i loro diritti: possono partecipare alle discussioni sul blog di Grillo e “contribuire alla determinazione dell’indirizzo politico degli eletti sotto il simboloâ€; partecipare alle votazioni in rete; candidarsi alle elezioni secondo le regole e le procedure. Gli iscritti invece non possono usare il simobolo M5S per iniziative o manifestazione se non sono autorizzate da Grillo o da delegati territoriali.

L’articolo 2 invece determina quando e perché si può chiedere il voto della rete: programmi politici, scelta dei candidati, modifica al regolamento, nomina dei membri del comitato d’appello, espulsioni e soprattutto qualsiasi argomento che venga sottoposto dal capo politico dell’M5s o da un quinto degli iscritti. Il voto sulle questioni regionali o locali è limitato agli iscritti residenti in un determinato territorio: entro 10 giorni dalla consultazioni in rete Grillo o un quinto degli iscritti possono chiedere la ratifica dell’assemblea nazionale. “Il votoâ€, si legge nel regolamento, “è valido indipendentemente dal numero dei votantiâ€. A meno che non si sia chiamati ad esprimersi per la modifica del regolamento o del programma: in questi casi serve la partecipazione di almeno un terzo dell’assemblea. E’ possibile chiedere un voto su un punto sui cui il comitato ha espresso parere negativo, ma serve la maggioranza dei 2/3 dell’assemblea. “Le decisioni sono vincolanti per gli eletti e per il capo politicoâ€.

Il voto sarà certificato da un organismo tecnico indipendente
L‘articolo 3 si concentra sui voti online ovvero “la convocazione dell’assemblea M5sâ€. Questa è indetta con una email di avviso 24 ore prima della consultazione in cui si spiegano i punti che saranno posti in discussione. Il risultato viene pubblicato sul sito “entro il giorno successivo al termine del votoâ€. Ma soprattutto: “La regolarità di funzionamento del sistema sarà verificata e certificata da un organismo tecnico indipendente, nominato con cadenza triennale dal consiglio direttivo dell’associazioneâ€.

(Il FattoQuotidiano)
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Re: Andate a casa...

Messaggioda Rosencratz » gio dic 25, 2014 0:40


La democrazia ha senso solo attraverso il confronto di opinioni diverse dove si dovrebbe cercare di vincere il voto con la forza delle opinioni e non con la forza con cui sono espresse. Internet ha la tendenza a rinchiudere le persone in spazi virtuali definiti esponendoli solo alle idee che condividono e rendendli sordi a opinioni diverse. Non a caso tutti i leader populisti criticano la stampa e il mondo dell’informazione per evitare che i propri elettori siano esposti a opinioni diverse. Grillo e' un esempio.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » ven dic 26, 2014 18:42


M5S, nessuna rivoluzione copernicana con il Comitato. Controlla ancora tutto Grillo

Oggi il Movimento 5 Stelle vota un suo regolamento, il quale prevede, tra le altre cose, la costituzione di un Comitato d’appello destinato a giudicare i ricorsi avverso i provvedimenti di espulsione. Viene anzitutto da chiedersi da dove venga l’urgenza di questo regolamento e perché sia stato previsto che la votazione online degli iscritti non abbia ad oggetto il regolamento stesso, ma soltanto la nomina di “due dei tre componenti di questo comitato all’interno di una rosa proposta di cinque persone“. C’è chi ha parlato di “rivoluzione copernicana“. Affermazione non soltanto di per sé politicamente inopportuna (perché finisce per riconoscere implicitamente che, sino ad oggi, esisteva un sistema sbagliato e puramente arbitrario per decidere le espulsioni), ma anche in contrasto con quanto, da oggi, si prevede.

Avevo già avuto modo, in occasione dell’espulsione dei deputati Artini e Pinna, di sottolineare le difficoltà e le incongruenze del Movimento e della sua disciplina delle espulsioni. Mentre, infatti, l’espulsione dal gruppo parlamentare è disciplinata dai regolamenti dei gruppi di Camera e Senato del Movimento, nulla – sino ad oggi – era previsto in merito all’espulsione dall’associazione (ossia dal Movimento, con la perdita della qualità di “iscrittoâ€).


Si aveva, in tal modo, un doppio sistema:

a) per l’espulsione dal gruppo parlamentare, veniva (e viene tuttora) previsto che «i parlamentari del M5S riuniti, senza distinzione tra Camera e Senato, potranno per palesi violazioni del Codice di Comportamento, proporre l’espulsione di un parlamentare del M5S a maggioranza. L’espulsione dovrà essere ratificata da una votazione online sul portale del M5S tra tutti gli iscritti, anch’essa a maggioranza». Dunque, causa di espulsione è la «violazione degli obblighi assunti con la sottoscrizione del “codice di comportamento del MoVimento 5 Stelle in Parlamentoâ€Â», mentre il procedimento per l’espulsione è interno al gruppo parlamentare (salvo la «ratifica» in rete da parte degli iscritti).

b) per l’espulsione dall’associazione, nessuna indicazione veniva, invece, data dallo Statuto del MoVimento (che all’art. 5 disciplina unicamente il diritto di recesso dell’associato), con la conseguenza che trovava applicazione l’art. 24 c.c., per il quale «l’esclusione d’un associato non può essere deliberata dall’assemblea che per gravi motivi; l’associato può ricorrere all’autorità giudiziaria entro sei mesi dal giorno in cui gli è stata notificata la deliberazione». Ciò implicava che, per l’espulsione di un associato, era necessaria la delibera dell’Assemblea del MoVimento.

Con il nuovo regolamento, le cose cambiano radicalmente.

Anzitutto, all’art. 4, vengono indicate specificatamente le tre cause di espulsione. 1. venire meno dei requisiti di iscrizione stabiliti dal “non statutoâ€; 2. violazione dei doveri previsti dall’articolo 1 del presente regolamento; 3. se eletti ad una carica elettiva, violazione degli obblighi assunti all’atto di accettazione della candidatura), laddove, prima, l’espulsione avrebbe potuto essere disposta unicamente per «gravi motivi».

Viene, poi, introdotta una procedura per l’espulsione. A disporre la sospensione dell’iscritto e la contestazione della violazione è, oggi, direttamente il «capo politico» del Movimento (Beppe Grillo). Avverso il provvedimento di espulsione – sempre disposto dal capo politico – , l’iscritto ha la possibilità, entro dieci giorni, di ricorrere al Comitato d’Appello, costituito con il regolamento.

Il comitato d’appello è composto di tre membri:

– 2 nominati dall’assemblea mediante votazione in rete tra una rosa di cinque nominativi proposti dal Consiglio Direttivo;

– 1 nominato direttamente dal consiglio direttivo.

Il Consiglio Direttivo è stato previsto fin dallo statuto del Movimento (artt. 11 e 13), e, con l’atto costitutivo dell’associazione Movimento 5 Stelle del 14 dicembre 2012, per i primi tre anni è stato stabilito che componenti del Consiglio Direttivo siano Beppe Grillo, in qualità di Presidente, Enrico Grillo, Vicepresidente, ed Enrico Maria Nadasi, Segretario (art. 7).

Dire che il meccanismo previsto sia, di fatto, interamente controllato da Grillo, appare pertanto un eufemismo. Egli, infatti:

a) nella sua qualità di capo politico, accerta il verificarsi di una causa di espulsione, sospende l’iscritto e provvede successivamente alla sua espulsione;

b) nella sua qualità di Presidente del Consiglio Direttivo, nomina direttamente 1 membro del Comitato d’Appello e stabilisce i nomi dei candidati entro cui scegliere gli altri 2 membri.

Appare paradossale che l’espulso possa ricorrere, contro il provvedimento di Grillo, ad un organo di “garanzia†composto da membri sostanzialmente decisi da Grillo stesso. Non solo: il regolamento prevede che «se il comitato d’appello ritiene insussistente la violazione contestata, esprime il proprio parere motivato al capo politico del MoVimento 5 Stelle, che se rimane in disaccordo rimette la decisione sull’espulsione all’assemblea mediante votazione in rete di tutti gli iscritti, la quale si pronuncia in via definitiva sull’espulsione». Se, pertanto – ma appare un’ipotesi inverosimile – il Comitato fosse in disaccordo con il capo politico, quest’ultimo potrebbe sempre ricorrere alla consultazione diretta sulla rete per ottenere l’espulsione dell’iscritto.

Resta, allora, da chiedersi se – rispetto alle vecchie “lacune†di prima, che venivano comunque integrate dal codice civile – questa nuova disciplina costituisca davvero una «garanzia» in più per gli iscritti, se realizzi davvero una «trasparenza» prima assente.

Certamente sarà sempre possibile, per l’iscritto, ricorrere all’autorità giudiziaria contro il provvedimento di esclusione (in quanto, in questa parte, l’art. 24 c.c. non è derogabile). Il problema, però, è che il controllo effettivo del giudice sarà, in ogni caso, molto limitato. Se, infatti, prima dell’approvazione del regolamento, il Tribunale avrebbe avuto il potere di verificare la legittimità sostanziale dell’espulsione con riferimento ai «gravi motivi». Oggi, in presenza di una specifica descrizione dei motivi ritenuti idonei a provocare l’esclusione dell’associato, la verifica giudiziale sarà destinata ad arrestarsi al mero accertamento della puntuale ricorrenza di quei fatti previsti causa di esclusione.

Il Movimento ha, di fatto, deciso dunque di dotarsi di propri interni meccanismi diretti a disciplinare cause e modalità dell’esclusione degli associati. Ciò non è contestabile, ed anzi – diremo – fisiologico per un’associazione che è un movimento di massa e di natura politica. Resta, però, il fatto che questi meccanismi non rispondono in alcun modo a quella logica di democrazia diretta che ha costituito l’ispirazione ultima ed il senso del Movimento. Somigliano, piuttosto, ai meccanismi tradizionalmente utilizzati dai partiti politici, al loro «centralismo» e alla decisione “presa dall’altoâ€

(Paolo Becchi, il FattoQuotidiano)
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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » dom dic 28, 2014 22:10


Politici, bilancio di fine anno. L’anno peggiore del M5S

Esattamente due anni fa il Movimento 5 Stelle stava raccogliendo in molte piazze italiane le firme necessarie per partecipare alle elezioni politiche. Esattamente un anno fa inauguravo questo blog con un post dal titolo “Politici, bilancio di fine anno. Solo M5S si salvaâ€.

Se il 2013 verrà forse ricordato come l’anno in cui il M5S ha inserito più persone in Parlamento, il 2014 verrà quasi certamente ricordato come l’anno in cui ne ha perse di più. Ad oggi si contano già 26 parlamentari M5S in meno rispetto all’inizio della legislatura a causa delle espulsioni invocate da Grillo e Casaleggio, delle dimissioni o dei passaggi ad altre forze politiche.

Nel libro pubblicato ad ottobre dell’anno scorso, parlavo di 3 errori che avrebbero potuto pregiudicare il progetto politico del M5S: errori di comunicazione, errori di selezione ed errori di gioventù (per l’età degli eletti). Nel mio cuore speravo che il Movimento avrebbe potuto imparare dal suo breve passato per evitare di commetterli ancora in futuro. Vediamo com’è andata.

Comunicazione

“O noi o loro†è il mantra della campagna elettorale per le europee. Arrivano le europee e gli italiani votano: 40% al Pd di Renzi, risultato storico per la sinistra italiana, il M5S si ferma poco sopra al 20%. La stragrande maggioranza degli italiani sceglie loro, anche se molti lo fanno turandosi il naso.

Uno vale…boh, dipende

Il M5S nasce come movimento politico che si sviluppa dal basso, dai cittadini; in cui ogni singolo attivista conta come Grillo, Casaleggio o qualunque eletto a qualsiasi livello. Il M5S è un’organizzazione non-organizzazione, di sicuro non organizzata, orizzontale: in cui, cioè, tutti sono sullo stesso piano. 28 novembre 2014. Nasce il Direttorio del M5S: i Due che valgono (G&C) ne scelgono cinque che valgono probabilmente più di uno (altrimenti che senso avrebbero?) ma certamente meno dei Due. Forse è il caso di andare a ripassare un po’ di aritmetica. E poi Babbo Grillo per Natale ci ha regalato anche il Comitato d’Appello per le espulsioni, formato da tre persone: due votate dall’assemblea tra una rosa di cinque nomi scelti dal Consiglio Direttivo e l’altra nominata direttamente dal Consiglio Direttivo. E chi sono i membri del Consiglio Direttivo? Grillo, il suo avvocato-nipote e il suo commercialista.

Selezione

Candidati. Il meccanismo di selezione non funziona più, o non ha mai funzionato. Per evitare infiltrazioni e cercare di mantenere “puro†il Movimento, è stata sempre applicata la regola secondo la quale per candidarsi alle elezioni bisognava essersi iscritti entro una certa data. All’inizio c’erano pochi iscritti, quindi erano in pochi a potersi candidare, c’era poca scelta e gli attivisti della prima ora erano a volte più entusiasti che competenti. Ora invece ci sono troppi iscritti e si vota per conoscenza più che per competenza.

Gioventù

Guerra ai media. Non parlate con i giornalisti, non andate in tv, zitti e mosca, parla solo Grillo (e a volte Casaleggio). Tg, talk-show, radio, giornali e giornalisti sono come la peste, guai a parlare con loro. Il vero motivo, ormai l’abbiamo capito, è che gli eletti non erano in grado di andare in tv, forse perché troppo giovani per essere gettati nell’arena mediatica. Perché la comunicazione in politica è una scienza, non è un hobby. Tanto è vero che poi in tv hanno cominciato ad andarci, una volta appreso cosa dire e soprattutto come. Forse un giorno non avremo più bisogno di intermediari, di media appunto, ma quel giorno è ancora molto lontano. Oggi, se vuoi fare politica, e soprattutto vincere le elezioni e governare, devi parlare alla massa; e la massa guarda la tv, ascolta la radio e legge i giornali. Se non vieni dipinto bene dai media, hai perso le elezioni ancora prima di cominciare la campagna elettorale. Bisognava usare i media fin da subito, invece di schifarli.

E così un altro Natale se n’è andato. Nel mio presepe, però, quest’anno le comete erano cinque.

(Il FattoQuotidiano)

Mi siederò al bordo del fiume a vedere il vostro cadavere passare. Così concludeva le sue asserzioni la mia indimenticabile professoressa del liceo. E se andava bene allora, va bene anche adesso. Mi auguro che il 2015 ci porti in regalo il cadavere di questo movimento di pazzoidi.
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Messaggioda VperVendetta » lun dic 29, 2014 3:02


è tutta colpa di grillo

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Messaggioda VperVendetta » lun dic 29, 2014 3:04


carminati ti ringrazia cianuro.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda Rosencratz » mar dic 30, 2014 18:13


Uno dei meriti del M5s e' quello di aver mostrato come un politico può sfruttare a proprio favore il pieno controllo del messaggio e il rapporto diretto con l’elettore senza nessuna forma d’intermediazione. Entrambi i fattori sono una manna per qualsiasi leader populista che gli permettono di evadere il confronto con la realtà.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » gio gen 08, 2015 23:41


M5s, capogruppo espelle Vacciano e Simeoni. Ma il gruppo votò contro

I due portavoce a dicembre scorso avevano annunciato la volontà di lasciare la carica in polemica con la gestione del Movimento. La maggioranza aveva chiesto che fino al voto dell'Aula non fossero mandati al gruppo misto. Ma Casaleggio ha chiesto che siano cacciati

Prima l’assemblea dei senatori M5S ha respinto le dimissioni dei colleghi Giuseppe Vacciano e Ivana Simeoni. Poi il capogruppo Alberto Airola, probabilmente su richiesta di Gianroberto Casaleggio, ha firmato l’espulsione. Nuovo scontro in casa 5 Stelle e nuovi malumori: lo staff sconfessa ancora una volta la volontà del gruppo. “Assemblea ancora una volta svilita, messa sotto e calpestataâ€, ha commentato su Twitter il deputato Walter Rizzetto.

I due parlamentari sono fuori dal Movimento: lui, famoso per l’intervento a Palazzo Madama prima di Natale durante la maratona per la legge di stabilità (“Ma stiamo votando il testo di topolino?â€) e lei, mamma del deputato Cristian Iannuzzi (anche lui dimissionario), avevano deciso di lasciare il Movimento 5 stelle dopo la richiesta del loro Meetup di Latina. I tre hanno annunciato l’addio il 22 dicembre scorso in polemica con la gestione del Movimento e le ultime evoluzioni in casa M5s (dalle espulsioni dei colleghi Pinna e Artini senza passare dall’assemblea, fino alla nomina di un direttorio). Fin da subito avevano ribadito la loro volontà di lasciare la carica in Parlamento e non unirsi al gruppo misto. Il voto dei colleghi per la loro permanenza metteva però in difficoltà Grillo e Casaleggio: le scorse dimissioni volontarie (Mussini, Bencini, Romani, Casaletto e Bignami) si erano risolte con un espulsione via blog solo un anno fa.


L’Aula del Senato voterà per le loro dimissioni nelle prossime settimane, ma per il momento i colleghi grillini avevano deciso a maggioranza che non avrebbero voluto la loro uscita dal gruppo. A preoccupare tra le altre cose anche l’eventuale ulteriore riduzione di organico per l’M5s a Palazzo Madama che comporterebbe meno budget e meno rappresentanza in commissione.

D’accordo erano in un primo momento anche i più vicini a Grillo e Casaleggio. “Nell’assembleaâ€, aveva spiegato l’ex capogruppo Paola Taverna, “Simeoni e Vacciano hanno ribadito di essere pronti a rispettare le regole del M5S – dalla restituzione di parte dello stipendio alle votazioni a maggioranza- fino a quando le dimissioni, reiterate di volta in volta, non verranno accettate dall’Aula. Nel nostro gruppo è previsto un passo indietro, ma a patto che chi lascia torni a casa lasciando posto ad altriâ€. Per cui, “fino a quando le dimissioni di Vacciano e Simeoni non verranno accettate ben venga che restino entrambi nel nostro gruppo piuttosto che passare al Misto per poi lasciare che a sostituirli sopraggiungano due neo senatori in ingresso al gruppo Mistoâ€. Ma c’è già chi polemizza. I senatori ex grillini, ora, appunto, in forza al gruppo Misto, chiedono si faccia chiarezza sulla “disparità di trattamento“.

(Il FattoQuotidiano)

Da Lotta Continua a Espulsione Continua.
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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » mar gen 20, 2015 15:37


Grillo: “L’elettore tipo del Pd? Broker, finanziere o ex della Maglianaâ€

Il leader del Movimento 5 Stelle pubblica un post sul blog dal titolo "Indovina chi viene a cena", in cui ritorna sull'evento organizzato dai dem all'Eur per finanziarsi. E invita il partito a pubblicare online la lista degli invitati

Più informazioni su: Beppe Grillo, Eur, Finanziamento ai Partiti, Movimento 5 Stelle, PD
“L’elettore tipo del Pd è ormai un broker, un finanziere o un ex della banda della Magliana“. Beppe Grillo sul suo blog – con un post dal titolo “Indovina chi viene a cena?†– attacca il Pd e la famosa cena di finanziamento all’Eur e il presidente del Consiglio Matteo Renzi (“Renzieâ€) che “sta perdendo iscritti come se piovesse e i conseguenti contributi attraverso le tessere elettorali e dal due per mille i contribuenti italiani non gli hanno dato che bricioleâ€.

La conclusione? Che “i delinquenti pagano meglio e di più degli operai e dei pensionati†e da lì la ‘definizione’ del leader M5s dell'â€elettore tipo del Pdâ€. “Queste – prosegue – sono illazioni che non fanno bene alla reputescion di Renzieâ€, aggiunge dunque Grillo, chiedendo che il premier “tiri fuori i nomi†delle cene di finanziamento al Pd e invitando a inviare al blog foto della cena, qualora le avessero. “Magari – aggiunge – un selfie con CiccioBomba†da pubblicare anche su Twitter con “hashtag: #indovinachivieneacenaâ€.

“Chi è andato a cena e ha sganciato almeno mille euro per il Pd? Renzie si è celato dietro a un doveroso riserbo, o meglio un’omertà che ha però le sue motivate ragioni. Un partito di sinistra che prende i soldi da Buzzi per sostenersi non ci fa una bella figuraâ€, sottolinea il post, ricordando che Claudio Bolla (socio della coop di Buzzi) ha dichiarato che a quella cena andarono in cinque, totale 5mila euro.

“L’elenco degli ospiti paganti presenti al Palazzo delle Tre Fontane dell’Eur per magnà ancora non è stato reso pubblico sul sito del Pd. Ed è custodito gelosamente nei cassetti del tesoriere del partito, il deputato renziano Francesco Bonifazi. Chi c’è nell’elenco non si può sapere. Forse se ne vergogna ancheâ€.

(Il FattoQuotidiano)

:crazy:
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
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Re: Andate a casa...

Messaggioda Cavi » mar gen 20, 2015 15:59


Questa intervista suona un po' come quando il Berlusca disse che gli italiani non possono essere così c******i (testuali parole) da votare Prodi due volte
16/11/2014: Mangia viene esonerato, SoloBari esulta

18/11/2014: Davide Nicola scelto per la guida tecnica. SoloBari lo trova un uomo umile e di esperienza. Mangia viene insultato.

19/01/2014: Bari - Virtus Entella 0-0. Su SoloBari, alcuni utenti iniziano ad accusare Nicola di non essere un buon allenatore che non sa adattarsi ai suoi giocatori

14/02/2015: viewtopic.php?f=2&t=263269

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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » mar gen 20, 2015 16:02


E gli si rispose che i co.glio.ni sono in misura di 2 a 1 rispetto alle teste di caz.zo… ergo:
VINCEREMO!
L'unico consiglio che mi sento di dare – e che regolarmente do – ai giovani è questo: combattete per quello in cui credete. Perderete, come le ho perse io, tutte le battaglie. Ma solo una potrete vincerne. Quella che s'ingaggia ogni mattina, davanti allo specchio.
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Re: Andate a casa...

Messaggioda CIANURO » mer gen 21, 2015 4:57


Senato, nasce coordinamento ex M5S: “Dialogo su Quirinale e Italicumâ€

Il nuovo soggetto politico è formato da 12 espulsi o dimissionari del Movimento 5 stelle. Il portavoce Romani: "Disponibili al voto sul premio di lista. Ma appoggeremo emendamento della minoranza Pd sulle preferenze. Colle? Faremo il nostro nome ma siamo pronti ad ascoltare gli altri"

Sono dimissionari o espulsi, figli orfani del Movimento 5 Stelle. Accusati di essere andati via per i soldi o semplicemente tra le polemiche per la linea ufficiale, ora si ricompattano per contare qualcosa. Gli ex nel gruppo Misto al Senato hanno formato un coordinamento per cercare di far valere la propria posizione nelle prossime trattative per il Quirinale e non solo. In dodici a Palazzo Madama, guidati dal toscano Maurizio Romani, aspettano che alla Camera i colleghi fuoriusciti facciano lo stesso. Probabilmente si muoverà qualcosa già la prossima settimana: mentre l’M5S resta in silenzio in attesa delle mosse di Renzi, gli ex provano a presentare la loro alternativa. Il progetto era in cantiere da settimane, poi oggi la decisione al Senato di riunirsi in tutta fretta e dare vita al nuovo soggetto politico. L’opportunità gliel’ha offerta lo strappo della minoranza Pd sulla legge elettorale: “Votiamo compatti per l’emendamento Gotor contro i capilista bloccatiâ€, hanno detto dopo una prima riunione congiunta. “Inaccettabile avere un parlamento di nominatiâ€.

A farsi portavoce del gruppo di 12 senatori è Romani, dimissionario volontario e poi espulso dal blog di Beppe Grillo un anno fa: “Vogliamo essere credibiliâ€, ha detto a ilfattoquotidiano.it, “e per farlo abbiamo bisogno dei numeri. Serve una cabina di regia comune che ci possa dare un peso nelle scelte della maggioranzaâ€. Come primo gesto hanno deciso di appoggiare l’emendamento del senatore bersaniano per l’introduzione delle preferenze: “Noi ci stiamo. Nel complesso l’Italicum è un disastro, ma vogliamo valutare le singole idee. Ad esempio saremmo stati disposti anche a votare per il premio di lista“. Proprio su questo punto Debora Serracchiani aveva chiesto il voto dei 5 Stelle: “I nostri ex colleghi hanno rifiutato, ma quel punto fa parte del pacchetto che era stato discusso in streaming in estate con l’M5S. Noi siamo disposti a votare a favoreâ€.

In totale il gruppo degli ex è di 12 elementi. Assenti solo gli ultimi espulsi Vacciano e Simeoni e Marino Mastrangeli. Nel coordinamento si sono ritrovati invece i gruppi di Italia Lavori in corso e Movimento X. Tra i componenti: Luis Alberto Orellana, Francesco Campanella, Monica Casaletto, Alessandra Bencini, Paola De Pin, Fabrizio b******i, Maurizio Romani, Laura Bignami, Maria Mussini, Bartolomeo Pepe, Cristina De Pietro, Adele Gambaro.

Se lo scontro sulla legge elettorale si esaurirà nelle prossime ore, il pensiero è già al voto per il Colle. “Vogliamo essere propositiviâ€, conclude Romani, “e fare un nostro nome. Pensiamo a qualcuno che sappia difendere la Costituzione. Ci riuniremo nei prossimi giorni e arriveremo ad una scelta condivisa anche con la base degli attivisti. Ci sono tanti ex come noi anche tra i semplici militantiâ€. Ma il punto cruciale sarà l’incontro con il Partito democratico: “Faremo il nostro nome al Pd, ma siamo pronti a valutare le loro offerte. In tanti dalla maggioranza sono venuti a cercarci per capire se abbiamo intenzione di dialogare. Noi, come sempre, valuteremo le idee volta per volta. Ma ora è venuto il momento di contare qualcosa oltre i discorsi sui massimi sistemiâ€.

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Re: Andate a casa...

Messaggioda fastrider » ven mag 15, 2015 16:23


spero di non portare sfiga, ma stiamo risalendo, lo sento nell'aria :think:
Sono sempre stato un malinconico con la vocazione di essere una persona allegra.
Un vincente non è altro che un sognatore che non ha mollato

Bari, la più grande città italiana a non essere mai andata in Europa

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