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Moderatori: sirius, Pino, divin gallo
u cheyenne ha scritto:Con la speranza di vedere questo topic in "Solobari Story", mi accingo a scrivere un altro capitolo della saga infinita del cheyenne, che, soprattutto in estate ci regala picchi di alto splendore.
Il cheyenne al pane e m3rda
A Bari se c'è una cosa che non può mancare è il "Fast Food". Uhm...riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro perché c'è qualcosa che non va nella prima frase formulata; ho trovato! riformulo: a Bari se c'è una cosa che non può mancare è il "Pane e m3rda", si, il "Pane e m3rda" è un luogo unico al mondo, si trova solo a Bari; possiamo affermare con certezza che dopo Città del Vaticano e San Marino, è il terzo "Stato nello stato".
Infatti, il "Pane e m3rda" gode di un suo microclima, di una sua indipendenza linguistica, di una sua autonomia monetaria e persino di una sua etnia...perché i clienti del Pane e m3rda non li troverai mai a fare shopping su Via Condotti, piuttosto che fare rafting sul fiume Lao, i clienti del Pane e m3rda sono come i funghi: sbucano in estate, nascono e crescono attorno a quell'area geografica...per certi versi è una specie "protetta".
La roulotte del pane e m3rda ha più luci che a Las Vegas, pensate, le luci sono cosi forti che renderanno impossibile l'utilizzo delle lanterne per uccidere le zanzare che, vista la situazione mi fa pensare che vengano messe per scopo puramente arredativo, non può essere altrimenti, con tutta quella luce di disturbo.
La TV è d'obbligo, pare che le televisioni dei "Pane e m3rda", per qualche occulto accordo intergovernativo possano trasmettere solo: Varietà (da raffaella carrà a tu si che vales) o Partite amichevoli dell'italia;
Il gadget: ogni "Pane e m3rda" ha il suo gadget, si passa dal più classico adesivo "La tua invidia la mia forza", fino a passare agli altarini di San Nicola o Padre Pio, i più audaci espongono una sciarpa del Bari anni 80 ed un quadretto di Bruno Bolchi...ma di 'sti tempi è oro trovarli.
Quando le prime "vampate" di calore raggiungono la città , tappa fondamentale è il "Pane e m3rda"; se sei novello ti spiego subito che non sto parlando di un unico posto dove tutti vanno a rifocillarsi, il "Pane e m3rda" è un esercito, puoi trovarne uno ogni 100 metri in qualsiasi punto della città , è un credo, una religione che anno dopo anno ha colonizzato l'intera città , raccogliendo i consensi della tribu del zampo e delle "sottoculture" cheyenne, sioux, indios, apache. A Bari puoi trovare il Gabbiano, By Pino, u Russ, Zio Saverio...sto gia commettendo un torto a non citarne altri, ma per questo ci siete voi!
Ci sono 3 tipi di frequentatori del pane e m3rda, che a me piace chiamare "la lobby dei frequentatori del pane e m3rda":
La Lobby dei giocatori di calcetto: ...che dopo una partita stremante, con il termometro che sfiora i 35°, lo stomaco gli si apre più del buco dell'ozono...in quel caso l'unica soluzione che può tamponare tale appetito è il "Pane e m3rda", quante volte ti sei riconosciuto in questa situazione? Praticamente sempre!
La lobby della fame chimica: lo zoccolo duro e silenzioso del "Pane e m3rda" è formato da persone che come zombies si ritirano dalle serate Tecno, Rap, Metal, ecc.. con un disperato fabbisogno di apporto calorico, il loro contributo è solido e duraturo nel tempo, e soprattutto coprono una fascia oraria che senza di loro resterebbe scoperta.
Il zampo: e qui si apre un capitolo a parte, il zampo è il primo colonizzatore del "Pane e m3rda", il zampo è quel cliente affettuoso ma allo stesso tempo esigente che vede nel "Pane e m3rda" l'affetto di una mamma.
E' sabato sera, il zampo in tenuta ufficiale: bermuda rosso scolorito, smanicato giallo sbiadito e bordi blu con scritta "South dakota", famosissime ciabatte incrociate (si accetta variante pianella di tavola rigorosamente con suola consumata) e una ventina di kg di oro sparso su tutto il corpo. Si appresta a raggiungere il "Pane e m3rda" con famiglia al completo di suocera e volpino al seguito. L'atterraggio è da numeri uno, arriva in grande stile pavoneggiando la conoscenza del masterchef locale, poggia il gomito sul bancone, gambe divaricate e leggemente piegate, sguardo fiero e saluto: aueeee lo zè!
Tipico del zampo è saltare la coda, da buon cliente affezionato crede che il suo posto in prima fila sia un diritto acquisito nel tempo...d'altronde parliamo di una Lobby!
Da questo momento in poi, il zampo entra in uno stato autonomo e parte la conversazione in lingua criptata con gergo prettamente tecnico:
Zampo: "Auè lo zè";
Paninaro (dopo essersi fatto il segno della croce, conscio di aver fatto serata): "Auè ba nkol bell, c uè? u panà ?"
Zampo: "La tin la Galabbrès?"
Paninaro: "no, mi è finita!"
(10 secondi di silenzio, gasteme in stile "L muert d sansòn" e poi riprende)
Zampo: "allor, m da fa nu panà c la porché, jiune cù Gordon blè e u panin cu Wrùst p la pccnenne";
Paninaro: "Michele, fai i panini al signore" (ordinando la commessa al suo più fedele degli aiutanti);
Da questo momento in poi, lo sfrigolio della portchetta sulla piastra è una sinfonia che accompagnerà i commensali per tutta la serata. Mentre il servizio continua, dopo i 10 minuti di cottura ecco che parte la fatidica domanda del Masterchef:
Paninaro: "che ci mettiamo nella porchetta? Checcj e maionese?"
Zampo: "mitt checcj, maionese, fungètt, scarciofini, patane, cpodde, 'nzalat...aue aue...aspiii...mitt pur...l grà ut"
(al che il paninaro irrompe)
Paninaro: "scus, a stu pund u facime comblèt?"
Zampo: "no, non u vogghie comblèt!"
(in realtà trattasi di panino completo)
e crepi l'avarizia! infatti, il zampo sa che l'eventuale aggiunta di ingredienti non comporta alcun esborso economico, perché solo un piccolo "stato nello stato" può riservare determinate agevolazione ai suoi cittadini.
Paninaro: "che vuoi nel gordon blè? e nel Wrust?"
Zampo: "Aspi, famm admannà a migghierme ca chedd je ftose"
Dopo una mezzora di consultazione degna della miglior giuria olimpica, il zampo torna dalla macchina dove tiene segregata tutta la famiglia con le seguenti richieste:
Zampo: "Allor, jind o gordon blè mitt checchj e maionese, fungètt, scarciofin e 'nzalat"
Zampo: "E jinde o wrust mitt la maiones e l patà n....e avast!"
Vi chiederete...e la birra? seeee...il zampo ha una tecnica tutta sua, e per motivi prettamente tattici tende ad ordinare il fresco gola al novantesimo minuto, perché:
serve a non far riscaldare la birra nell'attesa che il mestfuech prepari il panino;
serve a non pagarla in quanto la ritiene di diritto un gentile omaggio della casa, infatti le cose vanno proprio cosi:
Zampo: "ou lo zè, quant t ja da?"
Paninaro: "8 euro"
Zampo: "auand nà "
transazione eseguita - ed è in questo momento che la tattica del zampo viene messa in atto:
Zampo: "ah lo zè, damm pur na birr e na goga gòl alla pccnenn"
Il zampo ritira il premio ed il paninaro sa che non avrà mai i soldi del beveraggio. Infatti, per il zampo e nel gergo del "Pane e m3rda", quando alla richiesta si accoda con faccia del peccato: "...p la pccnenn", significa che tutto ciò che è stato pronunciato prima è gratis.
Ma il zampo mai domo torna alla carica, perché la figlia ha fatto cadere il panino a terra, dopo una strafilata di kittemurt e stramurt e grida che arrivano fino all'altra parte dell'adriatico ritorna dallo zio:
Zampo: "lo zè, m uè fà nu cestin d patan grèss p favor? E l spidi pò, l tin l spidi pò? (speedy Pollo)"
Paninaro: "che ci metto sopra? Checcj e maionese?"
Zampo: "Mitt checcj, maionese e c tin du fungètt mitannil o quest" (sono per lui)
Chiede il conto, cala nuovamente il trucchetto della birra e si allontana.
Il zampo è soddisfatto, con 10 euro ha rifocillato un'intera famiglia, è riuscito a bere "alla sgroscia" una cisterna di Peroni e si porta a casa un chilo e mezzo di fazzoletti. Ma la notte incombe e la moglie dovrà sopportarsi le coliche dovute alla birra gelata, gli olezzi dovuti alla porchetta e le gasteme del marito che provocheranno un'otite al povero paninaro, ma questa è un'altra storia...
betta76 ha scritto:Tra Maria l'inzivosa e il cornettaro di Madonella (che chiedeva sempre 100 lire quando tutto costava 600) non c è e non c è mai stato alcun pericolo..
whensundaycomes ha scritto:Bella gente al cornettaro della Madonnella...
whensundaycomes ha scritto:Bella gente al cornettaro della Madonnella...
CIANURO ha scritto:u cheyenne ha scritto:Con la speranza di vedere questo topic in "Solobari Story", mi accingo a scrivere un altro capitolo della saga infinita del cheyenne, che, soprattutto in estate ci regala picchi di alto splendore.
Il cheyenne al pane e m3rda
A Bari se c'è una cosa che non può mancare è il "Fast Food". Uhm...riavvolgiamo il nastro e torniamo indietro perché c'è qualcosa che non va nella prima frase formulata; ho trovato! riformulo: a Bari se c'è una cosa che non può mancare è il "Pane e m3rda", si, il "Pane e m3rda" è un luogo unico al mondo, si trova solo a Bari; possiamo affermare con certezza che dopo Città del Vaticano e San Marino, è il terzo "Stato nello stato".
Infatti, il "Pane e m3rda" gode di un suo microclima, di una sua indipendenza linguistica, di una sua autonomia monetaria e persino di una sua etnia...perché i clienti del Pane e m3rda non li troverai mai a fare shopping su Via Condotti, piuttosto che fare rafting sul fiume Lao, i clienti del Pane e m3rda sono come i funghi: sbucano in estate, nascono e crescono attorno a quell'area geografica...per certi versi è una specie "protetta".
La roulotte del pane e m3rda ha più luci che a Las Vegas, pensate, le luci sono cosi forti che renderanno impossibile l'utilizzo delle lanterne per uccidere le zanzare che, vista la situazione mi fa pensare che vengano messe per scopo puramente arredativo, non può essere altrimenti, con tutta quella luce di disturbo.
La TV è d'obbligo, pare che le televisioni dei "Pane e m3rda", per qualche occulto accordo intergovernativo possano trasmettere solo: Varietà (da raffaella carrà a tu si che vales) o Partite amichevoli dell'italia;
Il gadget: ogni "Pane e m3rda" ha il suo gadget, si passa dal più classico adesivo "La tua invidia la mia forza", fino a passare agli altarini di San Nicola o Padre Pio, i più audaci espongono una sciarpa del Bari anni 80 ed un quadretto di Bruno Bolchi...ma di 'sti tempi è oro trovarli.
Quando le prime "vampate" di calore raggiungono la città , tappa fondamentale è il "Pane e m3rda"; se sei novello ti spiego subito che non sto parlando di un unico posto dove tutti vanno a rifocillarsi, il "Pane e m3rda" è un esercito, puoi trovarne uno ogni 100 metri in qualsiasi punto della città , è un credo, una religione che anno dopo anno ha colonizzato l'intera città , raccogliendo i consensi della tribu del zampo e delle "sottoculture" cheyenne, sioux, indios, apache. A Bari puoi trovare il Gabbiano, By Pino, u Russ, Zio Saverio...sto gia commettendo un torto a non citarne altri, ma per questo ci siete voi!
Ci sono 3 tipi di frequentatori del pane e m3rda, che a me piace chiamare "la lobby dei frequentatori del pane e m3rda":
La Lobby dei giocatori di calcetto: ...che dopo una partita stremante, con il termometro che sfiora i 35°, lo stomaco gli si apre più del buco dell'ozono...in quel caso l'unica soluzione che può tamponare tale appetito è il "Pane e m3rda", quante volte ti sei riconosciuto in questa situazione? Praticamente sempre!
La lobby della fame chimica: lo zoccolo duro e silenzioso del "Pane e m3rda" è formato da persone che come zombies si ritirano dalle serate Tecno, Rap, Metal, ecc.. con un disperato fabbisogno di apporto calorico, il loro contributo è solido e duraturo nel tempo, e soprattutto coprono una fascia oraria che senza di loro resterebbe scoperta.
Il zampo: e qui si apre un capitolo a parte, il zampo è il primo colonizzatore del "Pane e m3rda", il zampo è quel cliente affettuoso ma allo stesso tempo esigente che vede nel "Pane e m3rda" l'affetto di una mamma.
E' sabato sera, il zampo in tenuta ufficiale: bermuda rosso scolorito, smanicato giallo sbiadito e bordi blu con scritta "South dakota", famosissime ciabatte incrociate (si accetta variante pianella di tavola rigorosamente con suola consumata) e una ventina di kg di oro sparso su tutto il corpo. Si appresta a raggiungere il "Pane e m3rda" con famiglia al completo di suocera e volpino al seguito. L'atterraggio è da numeri uno, arriva in grande stile pavoneggiando la conoscenza del masterchef locale, poggia il gomito sul bancone, gambe divaricate e leggemente piegate, sguardo fiero e saluto: aueeee lo zè!
Tipico del zampo è saltare la coda, da buon cliente affezionato crede che il suo posto in prima fila sia un diritto acquisito nel tempo...d'altronde parliamo di una Lobby!
Da questo momento in poi, il zampo entra in uno stato autonomo e parte la conversazione in lingua criptata con gergo prettamente tecnico:
Zampo: "Auè lo zè";
Paninaro (dopo essersi fatto il segno della croce, conscio di aver fatto serata): "Auè ba nkol bell, c uè? u panà ?"
Zampo: "La tin la Galabbrès?"
Paninaro: "no, mi è finita!"
(10 secondi di silenzio, gasteme in stile "L muert d sansòn" e poi riprende)
Zampo: "allor, m da fa nu panà c la porché, jiune cù Gordon blè e u panin cu Wrùst p la pccnenne";
Paninaro: "Michele, fai i panini al signore" (ordinando la commessa al suo più fedele degli aiutanti);
Da questo momento in poi, lo sfrigolio della portchetta sulla piastra è una sinfonia che accompagnerà i commensali per tutta la serata. Mentre il servizio continua, dopo i 10 minuti di cottura ecco che parte la fatidica domanda del Masterchef:
Paninaro: "che ci mettiamo nella porchetta? Checcj e maionese?"
Zampo: "mitt checcj, maionese, fungètt, scarciofini, patane, cpodde, 'nzalat...aue aue...aspiii...mitt pur...l grà ut"
(al che il paninaro irrompe)
Paninaro: "scus, a stu pund u facime comblèt?"
Zampo: "no, non u vogghie comblèt!"
(in realtà trattasi di panino completo)
e crepi l'avarizia! infatti, il zampo sa che l'eventuale aggiunta di ingredienti non comporta alcun esborso economico, perché solo un piccolo "stato nello stato" può riservare determinate agevolazione ai suoi cittadini.
Paninaro: "che vuoi nel gordon blè? e nel Wrust?"
Zampo: "Aspi, famm admannà a migghierme ca chedd je ftose"
Dopo una mezzora di consultazione degna della miglior giuria olimpica, il zampo torna dalla macchina dove tiene segregata tutta la famiglia con le seguenti richieste:
Zampo: "Allor, jind o gordon blè mitt checchj e maionese, fungètt, scarciofin e 'nzalat"
Zampo: "E jinde o wrust mitt la maiones e l patà n....e avast!"
Vi chiederete...e la birra? seeee...il zampo ha una tecnica tutta sua, e per motivi prettamente tattici tende ad ordinare il fresco gola al novantesimo minuto, perché:
serve a non far riscaldare la birra nell'attesa che il mestfuech prepari il panino;
serve a non pagarla in quanto la ritiene di diritto un gentile omaggio della casa, infatti le cose vanno proprio cosi:
Zampo: "ou lo zè, quant t ja da?"
Paninaro: "8 euro"
Zampo: "auand nà "
transazione eseguita - ed è in questo momento che la tattica del zampo viene messa in atto:
Zampo: "ah lo zè, damm pur na birr e na goga gòl alla pccnenn"
Il zampo ritira il premio ed il paninaro sa che non avrà mai i soldi del beveraggio. Infatti, per il zampo e nel gergo del "Pane e m3rda", quando alla richiesta si accoda con faccia del peccato: "...p la pccnenn", significa che tutto ciò che è stato pronunciato prima è gratis.
Ma il zampo mai domo torna alla carica, perché la figlia ha fatto cadere il panino a terra, dopo una strafilata di kittemurt e stramurt e grida che arrivano fino all'altra parte dell'adriatico ritorna dallo zio:
Zampo: "lo zè, m uè fà nu cestin d patan grèss p favor? E l spidi pò, l tin l spidi pò? (speedy Pollo)"
Paninaro: "che ci metto sopra? Checcj e maionese?"
Zampo: "Mitt checcj, maionese e c tin du fungètt mitannil o quest" (sono per lui)
Chiede il conto, cala nuovamente il trucchetto della birra e si allontana.
Il zampo è soddisfatto, con 10 euro ha rifocillato un'intera famiglia, è riuscito a bere "alla sgroscia" una cisterna di Peroni e si porta a casa un chilo e mezzo di fazzoletti. Ma la notte incombe e la moglie dovrà sopportarsi le coliche dovute alla birra gelata, gli olezzi dovuti alla porchetta e le gasteme del marito che provocheranno un'otite al povero paninaro, ma questa è un'altra storia...
Bellissimo. Io ero della 2 Lobby. Paninaro a Bari: alle spalle del Petruzelli, nottate finite alla cornetteria della Madonella. La vita è un rischio.
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