È tutto pronto per il rush finale di stagione, che vedrà ancora una volta il Bari protagonista. La truppa di Mignani dopo una cavalcata imperiosa si trova a cinque giornate dal termine del campionato alle spalle del Genoa, corazzata che come ha sottolineato capitan Di Cesare nel post Como ha in questo momento soltanto tutto da perdere.
I biancorossi hanno bruciato le tappe, anticipando di un anno quelli che erano i programmi societari. Riprendendo le parole di Polito, quest’anno il target era la salvezza, per poi consolidare in estate un gruppo che l’anno prossimo lottasse per una posizione playoff. Il Bari, invece, ha sorpreso avversari e addetti ai lavori, dimostrando sul campo di essere già pronto al grande salto.
I playoff sono dietro l’angolo e solo la matematica divide Antenucci e compagni dalla partecipazione alla competizione post season. Sono 11 i punti di vantaggio dall’ottavo posto del Pisa. Una vittoria domenica proprio all’Arena-Garibaldi, tana dei toscani, certificherebbe il traguardo. Va da sé che i playoff vanno affrontati dalla migliore posizione possibile e anche in questo caso la matematica viene in soccorso. Sono 5 i punti di distanza dal Sudtirol quarto, 6 se si considerano gli scontri diretti a favore dei galletti. Visto il calendario proibitivo del team di Bisoli, che li vedrà affrontare in sequenza Frosinone e Genoa, è lecito pensare che con altri 5-6 punti il terzo posto sarebbe blindato. Qualora, invece, il Sudtirol dovesse fare bottino pieno (15 punti su 15), allora al Bari ne servirebbero 10.
L’occhio, però, resta sempre vigile sul Grifone, atteso da una serie di incontri di elevata caratura. Detto della sfida col Sudtirol, la squadra di Gilardino sarà di scena a Cittadella, ospiterà in casa l’Ascoli e se la vedrà a Frosinone prima del big match contro il Bari. I biancorossi, per nutrire sogni di promozione diretta, dovranno sgranocchiare tre punti ai rossoblù nelle prossime quattro uscite, per andare in all in al Ferraris. Un’impresa titanica, considerando la forza riconosciuta da chiunque del Genoa, ma sicuramente nelle corde di una squadra che non è seconda a nessuno.
Comunque andrà a finire il 19 maggio e qualsiasi sia il verdetto del campionato, Cheddira e soci avranno fatto in ogni caso qualcosa di eccezionale. La speranza è quella di festeggiare già a Genova, ma l’eventuale coda playoff non dovrà essere presa come un fallimento. La competizione è un terno al lotto, storicamente nemica del club pugliese. Anche il terzo posto non è sinonimo di promozione, per informazioni basta chiedere proprio a D’Angelo ed al suo Pisa, sconfitto l’anno scorso in finale dal Monza quarto. Un avversario che domenica si giocherà la famosa partita della vita. Parole ormai abusate quando si affronta il Bari.
Fonte: TuttoMercatoWeb
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