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17/06/21 - Schira: Bari, Mignani e quel no alla B...

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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U.C.N. PALO

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17/06/21 - Schira: Bari, Mignani e quel no alla B...

Messaggioda U.C.N. PALO » gio giu 17, 2021 7:15


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17.06.2021 01:00 di Nicolò Schira


Chi l’ha visto nelle giovanili del Pescara racconta di aver immediatamente avuto la sensazione di assistere a un deja-vù: era dai tempi di un certo Marco Verratti che non c’era un 15enne così talentuoso nel vivaio biancazzurro. Diego Ripani può ripercorrere le orme dell’illustre predecessore. Il talento di Alba Adriatica ha già catturato l’interesse della Juventus che vorrebbe portarlo a Torino per l’Under 17. Classe 2005 e un avvenire luminoso: ecco perché la Vecchia Signora si è mossa in anticipo. Dopo la beffa Verratti finito al PSG dopo un corteggiamento di mesi dei bianconeri ormai quasi 10 anni fa, stavolta dalla Continassa hanno deciso di provare a giocare d’anticipo...

Una premessa doverosa: non ce l'abbiamo con l'Ancona, il cui popolo ha vissuto anni terribili e merita la ribalta di ritrovare il palcoscenico del calcio professionistico. Sarebbe stato meglio attraverso promozioni sul campo e non con un escamotage. Perché in un calcio che invoca il merito sportivo la fusione Ancona Matelica non è altro che una scorciatoia per riportare una piazza come quella dorica in avanti di un paio di categorie senza dover sottostare al giudice implacabile del rettangolo verde. Il tutto a scapito di una piccola favola di provincia. Un film già visto a queste latitudini con il caso Giacomense-Spal prodromo alla scalata estense dalla Seconda Divisione alla Serie A in un lustro. Almeno in quel caso la proprietà era la medesima: in questo caso si tratta di una compra vendita camuffata di un titolo sportivo come accade da decenni nel mondo del basket. Ho soldi e una tifoseria numericamente importante alle spalle? Mi prendo un posto al sole al posto di una società piccola e dal bacino d'utenza limitato spostando la squadra da una città all'altra. Altro che le favole di provincia. D'altronde tutti il mondo (e ogni categoria...) è paese. Alla faccia di chi criticava la Super Lega: anche in questo caso viene privilegiato il più forte a danno delle realtà più piccole. Tanto che dal 2022 ci sarà solo l'Ancona a livello di denominazione (il trasloco parte ad agosto con le gare casalinghe che saranno già al Del Conero) e del Matelica (forse) rimarrà un pallido ricordo. Peccato.

B come Bari ma anche come Serie B. Quella declinata da Michele Mignani che scelto i biancorossi, rispedendo al mittente le avance del Chievo. Scelta coraggiosa ma altrettanto ragionata. I veneti hanno tanti interrogativi societari, mentre i biancorossi hanno potenzialità per puntare addirittura alla Serie A nel giro di un triennio. Per chi non ha mai allenato in B non dev’esser stato facile dire di no. Ora il salto di categoria Mignani dovrà conquistarselo sul campo. Obbligatoriamente. Sfida stimolante per chi ha sempre guidato outsider e mai la grande favorita del torneo. L’occasione giusta per vincere il campionato dopo tanti piazzamenti illustri tra Siena e Modena. Una scelta fortemente voluta dal neo direttore sportivo Ciro Polito che ha preferito Mignani a Mimmo Toscano, nome di spicco caldeggiato da Napoli. Polito ha scelto di interrompere il filo diretto con la madrepatria e ha invocato piena autonomia nelle scelte. Ora la palla passa al mercato: l’ex Ascoli e Juve Stabia dovrà pescare giocatori di categoria e funzionali al gioco di Mignani. Così che tra qualche mese la scelta di aver detto no alla B si possa rivelare vincente e non un rimpianto...


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Re: 17/06/21 - Schira: Bari, Mignani e quel no alla B...

Messaggioda U.C.N. PALO » gio giu 17, 2021 7:18


Dopo che per un mese dava per fatto Toscano a Bari :|
Senza dimenticare Polito proposto da un agente area Giuntoli :gangster:
Ho ragione quando dico che questi ormai giocano su sto fatto, sapendo che gli allocchi ci cascano :risata:

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Re: 17/06/21 - Schira: Bari, Mignani e quel no alla B...

Messaggioda U_BaR_Je_FoRt » gio giu 17, 2021 9:10


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Re: 17/06/21 - Schira: Bari, Mignani e quel no alla B...

Messaggioda U.C.N. PALO » gio giu 17, 2021 11:30


Da Verona


Chievo, stretta sul tecnico. C’è Mignani davanti a tutti
14 giugno 2021

Volata finale. Mercoledì o giovedì al massimo il Chievo avrà il successore di Alfredo Aglietti. Gli ultimi dubbi verranno sciolti fra oggi e domani. Quindi le conseguenti riflessioni, poi l’investitura. Il più vicino a metter piede a Veronello resta Michele Mignani, uno scudetto sul petto a 19 anni compresa una presenza, contro il Lecce, nella Sampdoria di Boskov, Mancini e Vialli nel 1991 campione d’Italia. In Serie A poi al Siena, sul finire di una carriera vissuta per lo più in B ma spesso con la fascia di capitano al braccio passando da GB Fabbri ai tempi della Spal fino a Orrico e Pioli, incrociando pure Gigi Simoni e restando a fianco soprattutto di Papadopulo. Di Mignani, desiderio forte pure del Bari, non c’è nulla da scoprire. Almeno agli occhi di Giorgio De Giorgis che l’ha visto crescere fin dai tempi della alla Doria. Il punto più alto la finale dei playoff di C del 2018 persa col Cosenza guidato in mediana da Palmiero, fresco regista del Chievo appena rientrato al Napoli. Il file di Mignani è già archiviato, senza niente da dover togliere o aggiungere da qui alla decisione finale. Con lui arriverebbe anche il suo fidatissimo vice Simone Vergassola, anche lui ligure ma di La Spezia, insieme al Siena e a Modena. Altro soldato della Samp e poi mediano al Torino. Mignani finora è davanti a tutti ma senza ulteriori margini di manovra, quelli che invece hanno sia Massimo Carrera che Massimo Pavanel. Capitoli tutti e due aperti, mentre a meno di clamorosi ed improbabili rilanci è archiviato il discorso legato a Stefano Vecchi che ha ormai chiuso col Feralpisalò sulla base di un biennale. La firma ancora non c’è, ma il contratto è ormai pronto. Ultime telefonate Nei prossimi due giorni il Chievo riparlerà di nuovo con Carrera, già incontrato in sede la scorsa settimana. Con lui il suo agente Andrea D’Amico, ulteriore collante della trattativa. Dialogo interessante, la giusta apertura, la sensazione di avere davanti un grande professionista. Puntiglioso ma anche elastico, figlio di un’esperienza infinita fra i picchi da giocatore con la Juventus fino a diventare un fedelissimo di Conte anche con l’Italia e mettersi poi in proprio trionfando in Russia con lo Spartak Mosca ma anche accettando la patata bollente del Bari in Lega Pro in una stagione da tempo compromessa. Con Carrera verranno messi sul piatto obiettivi, idee tattiche, programmi nel medio periodo. Il Chievo vuole una figura solida, uno bravo a condurre in porto la barca anche con la tempesta. Con spalle larghe e mestiere a sufficienza per indirizzare dalla propria parte ogni soffio di vento in un campionato in cui certo le sicure pretendenti all’alta classifica saranno altre e ci sarà da soffrire. Quel che vuole il Chievo è un allenatore che produca bel calcio ma che costruisca soprattutto un gruppo disposto a dare in campo tutto e anche di più. Punti tutti a favore di Carrera, ma un altro contatto fra le parti sarà comunque necessario. Terza pista Piace anche la concretezza di Pavanel, così come la sua capacità di saper lavorare coi giovani e di affrontare di petto ogni questione. Come fu ad esempio all’Arezzo, salvo per miracolo, ma anche alla Triestina che perse la B nell’ultimissimo spareggio contro il Pisa. Pavanel sa creare squadre ordinate e arcigne, figlio del 4-3-3 ma non solo. A Salò ha fatto molta strada, anche nei playoff, meritandosi la considerazione del Chievo ma pure della Spal così come della Sambenedettese. Indietro rispetto a Mignani e Carrera, ma la sua candidatura non va trascurata, specie ora che il quarto candidato è ormai lontanissimo. Con Vecchi infatti, concluso il ciclo al Sudtirol, c’era stato qualche contatto telefonico ma niente di vincolante. Nulla che gli ha vietato di flirtare col Feralpisalò. Vecchi è uomo Inter, che non a caso s’è fatta sentire spendendo per lui buone parole come fa in questi casi ogni società che ha avuto a lungo alle proprie dipendenze un prospetto di qualità in rampa di lancio che ha vinto molto con la Primavera e traghettato due volte la prima squadra dopo gli esoneri di De Boer e Pioli lanciando talenti come Zaniolo, Bonazzoli, Radu, Kouame, Dimarco e Pinamonti. Tenuto in considerazione fino all’ultimo, ma ormai quasi certamente i prossimi due anni Vecchi li vivrà a Salò. La lista s’assottiglia sempre più. Mignani è sempre davanti a tutti, ma Carrera è lì ad un passo. E Pavanel non è così distante. •.


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