Polito si «prende» il Bari. Brosco il primo colpo?Il diesse a un passo dalla firma. Simeri, nuova chance biancorossa
di DAVIDE LATTANZI
A meno di clamorosi dietrofront, nelle prossime ore (verosimilmente già oggi) il Bari annuncerà Ciro Polito come nuovo direttore sportivo. L’intesa con il manager napoletano è stata raggiunta: pronto un contratto biennale che comprende alcuni bonus a seconda dei risultati raggiunti, così come un’opzione di rinnovo per un’ulteriore stagione che scatterebbe in caso di immediato salto in serie B. Difficile, a questo punto, immaginare colpi di scena: Simone Giacchetta, l’outsider più credibile rispetto a Polito, non solo è ancora impegnato nei playoff con il suo Albinoleffe, ma pare finito nel mirino della Cremonese che, quindi, lascerebbe cadere la lunga trattativa con Stefano Trinchera, altro profilo gradito al Bari, ma difficile da riconsiderare papabile. I tempi per un’intesa con il manager di Copertino, infatti, sembrano tramontati da tempo.
Se tutto sarà confermato, a Polito sarà chiesto di colmare quanto prima la casella relativa all’allenatore: scontata la separazione con Gaetano Auteri (nonostante il vincolo fino a giugno 2022: il trainer di Floridia è cercato dal Pescara, ma anche dal Palermo), una valutazione su Domenico Toscano (plurivincitore della C, nonché perfettamente introdotto nel girone C) appare doverosa. Intrigano pure le candidature di Giuseppe Scienza (la sua permanenza a Monopoli non è sicura) e Fabio Gallo (lascerà Potenza), mentre sembra impossibile arrivare a Fabio Caserta (blindato dal Perugia, ma corteggiato con assiduità dal Benevento) o Andrea Sottil (vincolato con un biennale all’Ascoli). Non sembrano avere un reale ritorno i nomi di Massimo Pavanel (il tecnico della Feralpi Salò che ha eliminato i Galletti dai playoff) e Roberto Occhiuzzi (la proprietà non vorrebbe affidarsi ad un allenatore reduce da retrocessione, come è avvenuto per il coach calabrese con il Cosenza).
Attenzione, invece, a Stefano Vecchi: il mister bergamasco, dopo aver portato a grandi livelli la Primavera dell’Inter, ha disputato due stagioni degne di nota al Sudtirol, peraltro unanimemente apprezzato per la qualità del gioco espresso, malgrado ai playoff ci si aspettasse un percorso più brillante, rispetto all’eliminazione ai quarti di finale.Ci sarebbe, invece, un’idea precisa sul primo colpo di mercato. Polito, infatti, punterebbe con decisione su Riccardo Brosco, 30enne difensore centrale, capitano e pilastro dell’Ascoli. L’esperto romano è in scadenza di contratto: a parametro zero sarebbe un innesto di lusso per la C. Abile a guidare sia la retroguardia a tre, sia quella a quattro, potrebbe essere la certezza di un pacchetto arretrato destinato a cambiare radicalmente. Per carriera e caratura, potrebbe davvero essere l’erede di Valerio Di Cesare che quasi certamente non rinnoverà il suo impegno in biancorosso.
La gestione Polito, inoltre, dovrebbe recuperare due valori del Bari: ovvero, Tommaso D’Orazio e Simone Simeri. Entrambi voluti dal dirigente campano lo scorso gennaio ad Ascoli, non saranno certamente riscattati dal club marchigiano, nonostante sia titolare dell’opzione per trasferirli in bianconero. Simeri, in particolare, è esploso con il manager partenopeo alla Juve Stabia: il 28enne attaccante dovrebbe essere una certezza della prima linea, anche se difficilmente ricomporrà la coppia con Mirco Antenucci che ben figurò nel 2019-20. Il bomber molisano, infatti, sembra destinato alla cessione. A sua volta, la società biancorossa detiene il diritto di riscatto sul prestito dall’Ascoli di Daniele Sarzi Puttini, altro calciatore che Polito conosce bene. Si tratterà senza dubbio di un’opportunità che il ds vorrà valutare con attenzione.
A stretto giro, infine, dovrebbe essere ufficializzata la sede del ritiro pre campionato: la location trentina di Brentonico dovrebbe aver convinto lo stato maggiore biancorosso, rispetto alle destinazioni di Norcia e Castel di Sangro.
GDM