Nuovo stadio di Trani in periferia e palazzi al posto del Comunale: «Chiavi della città », Giancaspro avrebbe avuto «mire immobiliari»
Costruire il nuovo stadio in periferia ed edificare palazzi al posto del vecchio, ma tuttora funzionante «Comunale», nel centro della città . Sarebbe questo uno dei progetti, cosiddetti espansionistici, del gruppo Giancaspro, di cui si parla nell'inchiesta «Chiavi della città », condotta da Procura di Trani e Guardia di finanza.
Secondo la pubblica accusa, l'ex presidente del Bari, insieme con i suoi fedelissimi, avrebbe distratto somme della societĂ del capoluogo in favore del Trani calcio, ma, sempre secondo la ricostruzione degli inquirenti, gli obiettivi erano altri e di ben altro spessore.
Il presidente del Trani, Michele Amato ritenuto principale prestanome di Giancaspro nella società di calcio cittadina gestita di fatto da quest'ultimo, riferiva al suo vice, Alberto Altieri, di avere appreso che l'area di via Superga, in cui insiste lo stadio comunale, non è soggetta ad alcun vincolo, il titolo è del Comune di Trani e, pertanto, sarebbe potuta essere oggetto di lottizzazione.
«Mire di carattere immobiliare, per vero - fanno notare gli inquirenti -, costituivano i principali obiettivi dello stesso Giancaspro, che sarebbe stato interessato anche a tale operazione. A suo avviso, la stessa poteva essere realizzata con una permuta che prevedesse la realizzazione di un nuovo stadio, in altra zona della città , di proprietà di Giancaspro, in cambio di una concessione trentennale».
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Chiavi della città », il difensore del sindaco di Trani: «Dimostreremo agli inquirenti la correttezza dell'azione amministrativa
Di seguito la posizione dell'avvocato Mario Malcangi, difensore del sindaco, Amedeo Bottaro, con riferimento alla parte dell'inchiesta «Chiavi della città », di Procura di Trani e Guardia di finanza, in cui si contestano al primo cittadino i reati di falso, abuso d’ufficio e peculato.
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Il Sindaco è attinto da imputazioni di falso, abuso e peculato con riferimento alla delibera di Giunta comunale n. 195 del 20/10/17 con la quale si affidava la custodia e la manutenzione dello stadio alla società Vigor fino alla fine del campionato 2018, cioè giugno di quell'anno, riconoscendo a detta compagine il rimborso delle spese sostenute.
Si dissente totalmente dall'ipotesi accusatoria che considera detta somma quale restituzione degl'importi versati dai soci della Vigor per l'acquisto delle rispettive quote dell'associazione sportiva, ribadendosi, invece, che le stesse trovano piena legittimazione nella parte motiva dell'incriminato provvedimento amministrativo.
SarĂ onere e cura della difesa dimostrare agli Organi inquirenti la correttezza dell'iter burocratico-amministrativo seguito.
Quanto all'ipotizzato concerto criminoso finalizzato ad agevolare Giancaspro e/o persone a lui vicine circa ipotesi di implementazione societaria dell'AMET per progetti di vendita di metano, riguardo ipotesi di efficientamento energetico, organizzazione di manifestazioni dell'estate tranese e affidamento del noto locale pubblico la “Lampara” si osserva trattarsi di mere congetture smentite dagli stessi atti procedimentali.
Dallo stesso carteggio di causa si evince, molto chiaramente, che siffatti progetti (tutti, peraltro, assolutamente validi ed idonei a migliorare i servizi della cittĂ , ma tutti rimasti lettera morta) costituivano mere ipotesi di lavoro e/o proposte imprenditoriali, non giĂ impegni concreti in relazione ai quali il Sindaco vincolava la volontĂ dell'amministrazione.
I commenti, a volte coloriti, che si leggono nelle intercettazioni non costituiscono certo conferma di accordi illeciti o prova di sottomissione della parte pubblica ai desiderata del privato imprenditore, ma solo ed esclusivamente la soddisfazione di quest'ultimo per l'attenzione che, opportunamente, l'organo amministrativo prestava rispetto alla presentazione dei relativi progetti.
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«Chiavi della città », oggi l'interrogatorio di garanzia di Giancaspro. Nei giorni a seguire gli altri quattro
Sarà interrogato oggi, lunedì 20 maggio, e risponderà alle domande del Gip nel carcere di Trani l’ex patron del Bari Calcio, Cosmo Antonio Giancaspro, arrestato ieri dalla magistratura tranese per associazione per delinquere, bancarotta fraudolenta, riciclaggio e auto-riciclaggio, nell’ambito di una indagine della Guardia di Finanza su trasferimenti di denaro alla società Vigor Trani Calcio in cambio di appalti al Comune di Trani.
«Saremo in grado certamente di offrire una ricostruzione completa dei fatti e dare una spiegazione alle operazioni economiche poste a base delle imputazioni - ha detto il difensore di Giancaspro, il professore Vito Mormando - mi riferisco alle contestazioni di riciclaggio e autoriciclaggio. Spiegheremo che operazioni sono e perché, a nostro modo di vedere, non sono illecite».
Oltre Giancaspro sono state arrestate, con concessione dei domiciliari, altre quattro persone: gli ex dirigenti della Vigor Trani Calcio (il presidente Michele Amato, il vicepresidente Alberto Altieri, il tesoriere Michele Bellomo), e l’imprenditore Emanuele Mosconi, tutti ritenuti prestanome di Giancaspro.
I loro interrogatori di garanzia saranno fissati la prossima settimana.
Nell’inchiesta sono indagate in stato di libertà altre cinque persone, tra le quali il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, accusato di peculato, abuso d’ufficio e falso.
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