11/07/18 - Si cercano 3 mln per il 70%. Il nodo dei debiti
Inviato: mer lug 11, 2018 17:49
NICOLA PEPE
11 Luglio 2018
BARI - Il conto alla rovescia inizia oggi con la pubblicazione della delibera del consiglio di amministrazione di Football club Bari 1908 con cui si apre il capitale a terzi per evitare il fallimento. In vendita verrebbe messo il 70% dell'azionariato della società, attualmente per il 99,34% nelle mani del patron «Mino» Giancaspro e per la restante parte in capo al socio di minoranza, Gianluca Paparesta. Il cda, riunito oggi, dopo tre rinvii e una seduta notturna, caratterizzata da frizioni tra alcuni componenti del consiglio e lo stesso collegio sindacale, avrebbe raggiunto la decisione di non tener conto della copertura assicurata dall'imprenditore molfettese per ripianare i 4,5 milioni.
Giancaspro, ricordiamo, aveva proposto il trasferimento di un credito di due sue società, una sorta di «pagherò» su se stesso. La ricapitalizzazione, dunque, si sarebbe perfezionata solo in parte, per 1,5 mln e per gli altri 28mila di Paparesta: per chiudere il conto servono 3 milioni, quota per cui si aprirebbe agli esterni. Insomma, stando così le cose ogni acquirente avrebbe come socio l'attuale patron Giancaspro. Il termine ultimo, a questo punto, slitterebbe a lunedì 16 luglio, alle 18. Ma chi entra di fa carico anche dei debiti e dei rischi di contenziosi in corso con Infront (oltre 4 milioni), i dipendenti (pendono numerose cause), i fornitori, mancati versamenti dell'Iva e un contenzioso con il Comune di Bari per citarne alcuni.
LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI BIGA - La notizia è circolata di prima mattina: le minacciate dimissioni dell'avvocato Francesco Biga. Il professionista, fedelissimo al presidente Giancaspro, pare avesse deciso deciso di gettare la spugna rimettendo il suo mandato come consigliere di amministrazione, infliggendo un altro colpo al club biancorosso. Una decisione - che poi sarebbe rientrata - maturata dopo una notte di incertezze e mezze verità che ha fatto vivere una lunga notte a decine di migliaia di tifosi con il fiato sospeso.
Le minacciate dimissioni di Biga (il legale che ha assistito le tre ultime gestioni del Bari, da Matarrese, a Paparesta a Giancaspro) seguono quelle dell'avvocato Raul Pellegrini, di Foggia di alcune settimane fa, anche lui molto vicino al patron molfettese. La storia del Bari, insomma, sembra ormai giunta ai titoli di coda dopo un lungo cda, posticipato più volte ieri a causa dell'indisponibilità di uno dei consiglieri, pare iniziato alle 22.30. I numeri c'erano (era indisponibile un consigliere), ma è stata necessaria una forte sollecitazione del collegio sindacale per avviare ugualmente la riunione. L'effettivo svolgimento del cda resta però un mistero: c'è chi dice che si sia concluso a notte inoltrata con un esito che non sembra promettere nulla di buono, c'è chi invece sostiene che sia stato sospeso di nuovo e rinviato a oggi. Insomma poche idee, ma ben confuse che dimostrano ancora una volta la fase di totale incertezza e caos in cui versa il club biancorosso.
gdm
11 Luglio 2018
BARI - Il conto alla rovescia inizia oggi con la pubblicazione della delibera del consiglio di amministrazione di Football club Bari 1908 con cui si apre il capitale a terzi per evitare il fallimento. In vendita verrebbe messo il 70% dell'azionariato della società, attualmente per il 99,34% nelle mani del patron «Mino» Giancaspro e per la restante parte in capo al socio di minoranza, Gianluca Paparesta. Il cda, riunito oggi, dopo tre rinvii e una seduta notturna, caratterizzata da frizioni tra alcuni componenti del consiglio e lo stesso collegio sindacale, avrebbe raggiunto la decisione di non tener conto della copertura assicurata dall'imprenditore molfettese per ripianare i 4,5 milioni.
Giancaspro, ricordiamo, aveva proposto il trasferimento di un credito di due sue società, una sorta di «pagherò» su se stesso. La ricapitalizzazione, dunque, si sarebbe perfezionata solo in parte, per 1,5 mln e per gli altri 28mila di Paparesta: per chiudere il conto servono 3 milioni, quota per cui si aprirebbe agli esterni. Insomma, stando così le cose ogni acquirente avrebbe come socio l'attuale patron Giancaspro. Il termine ultimo, a questo punto, slitterebbe a lunedì 16 luglio, alle 18. Ma chi entra di fa carico anche dei debiti e dei rischi di contenziosi in corso con Infront (oltre 4 milioni), i dipendenti (pendono numerose cause), i fornitori, mancati versamenti dell'Iva e un contenzioso con il Comune di Bari per citarne alcuni.
LA NOTIZIA DELLE DIMISSIONI DI BIGA - La notizia è circolata di prima mattina: le minacciate dimissioni dell'avvocato Francesco Biga. Il professionista, fedelissimo al presidente Giancaspro, pare avesse deciso deciso di gettare la spugna rimettendo il suo mandato come consigliere di amministrazione, infliggendo un altro colpo al club biancorosso. Una decisione - che poi sarebbe rientrata - maturata dopo una notte di incertezze e mezze verità che ha fatto vivere una lunga notte a decine di migliaia di tifosi con il fiato sospeso.
Le minacciate dimissioni di Biga (il legale che ha assistito le tre ultime gestioni del Bari, da Matarrese, a Paparesta a Giancaspro) seguono quelle dell'avvocato Raul Pellegrini, di Foggia di alcune settimane fa, anche lui molto vicino al patron molfettese. La storia del Bari, insomma, sembra ormai giunta ai titoli di coda dopo un lungo cda, posticipato più volte ieri a causa dell'indisponibilità di uno dei consiglieri, pare iniziato alle 22.30. I numeri c'erano (era indisponibile un consigliere), ma è stata necessaria una forte sollecitazione del collegio sindacale per avviare ugualmente la riunione. L'effettivo svolgimento del cda resta però un mistero: c'è chi dice che si sia concluso a notte inoltrata con un esito che non sembra promettere nulla di buono, c'è chi invece sostiene che sia stato sospeso di nuovo e rinviato a oggi. Insomma poche idee, ma ben confuse che dimostrano ancora una volta la fase di totale incertezza e caos in cui versa il club biancorosso.
gdm