Pino ha scritto:I giocatori li ha voluti lui. Ha avuto il tempo per far conoscere il suo "credo" e ha avuto il pubblico dalla sua parte. Fino a quando Galano e Improta hanno trovato la porta, portando il Bari in testa alla classifica, non può proprio lamentarsi. Bloccatosi l'attacco, si sono fermati lui e la squadra.
E i brutti pensieri, poi rivelatisi profezie, si sono insinuati in chi leggeva le partite in tutte le sfumature. Senza farsi prendere dal tifo, ma cercando di capire "perché".
Oggi capiamo meglio molte cose, oggi ci rendiamo conto che non è cambiato purtroppo nulla.
Detto questo, il Bari di quest'anno non era un canotto e le altre corazzate, ovvero l'erba del vicino più verde. Il Bari di quest'anno poteva giocarsela molto di più di quanto se l'è giocata. Peccato che non ho mai sentito e/o letto una dichiarazione con la quale si dichiarava di puntare alla serie superiore. Mai! Come se, se fosse successo, sarebbe stato come un dono del cielo. E non per meriti, ancor meno per programmazione.
Ditemi voi, tornati in testa alla classifica e continuare a mantenere un profilo bassissimo, come se non interessasse. Quando sarebbero dovuti essere loro i primi a entusiasmare l'ambiente. Invece niente, perché sapevano i loro limiti economici.
Bisognava stare vicino alla squadra, noi tifosi, come se bastasse stare vicino alla squadra per vincere. Ci voleva ben altro, che non c'è stato.
Il prossimo campionato non rompessero le palle: chiarezza, programma e pedalare. In società e sul campo.
Pino, con tutta la stima, ma qui nessuno aveva promesso nulla e la squadra è andata in linea con le aspettative e anzi, non ci fosse stata la penalizzazione, forse anche qualcosina in Più. Purtroppo serviva una difesa più attrezzata che non siamo riusciti a fare ad agosto e nemmeno a gennaio, e l'attacco aveva i suoi limiti, oscurati dall' splendido girone di andata di improta e galano.