(Gazzetta del Mezzogiorno)
BARI Tra Daniele Vantaggiato e il Bari non sono state sempre rose e fiori. Gli inizi, scoppiettanti: gol a raffica nelle giovanili, l'esordio in prima squadra, la considerazione degli addetti ai lavori, i sogni di un ragazzino che si affaccia nel calcio che conta. Poi, il grande freddo: l'avventura a Crotone, prima in C e quest'anno in B. E la sensazione, sempre più forte, di essere stato quasi «scaricato». Una cosa è certa. In quei giorni suonò stranissimo che un ragazzo così promettente come Vantaggiato fosse stato ceduto con la formula della comproprietà e non in prestito. Tanto che, voci abbastanza fondate, raccontano ancora oggi di un Vincenzo Matarrese molto contrariato. Un errore di valutazione pesante che va addebitato alla precedente gestione tecnica e che rischia di gravare in maniera importante sui conti del club di contrada Torrebella. Il problema, come si può facilmente intuire, non è rappresentato dal Crotone. Piuttosto, preoccupa l'alone di interesse creatosi attorno a Vantaggiato, a maggior ragione dopo le ripetute prodezze che il ragazzo brindisino ha sciorinato nel corso dell'ultima stagione. Pare che si sia scomodato addirittura Luciano Moggi, intenzionato a portare l'attaccante pugliese nell'orbita Juventus. Chiaro che una presa di posizione decisa dell'uomo mercato bianconero finirebbe col favorire la lievitazione della metà del cartellino ufficialmente di proprietà del Crotone, ma molto più realisticamente controllata dalla Juventus. Ma questa eventualità non sembra aver scoraggiato Vincenzo Matarrese, deciso a riportare a casa il figliol prodigo e ad affidarlo alla cura di Carboni, anche lui convinto estimatore del baby bomber. Vantaggiato, per lei sono giorni di attesa. «Cerco di concentrarmi sulla nazionale under 20 (attualmente impegnata in Spagna, ndr), ma è chiaro che il pensiero corre alla trattativa per la mia comproprietà ». Bari o Crotone? «Bari senza ombra di dubbio. Se fosse per me... tutto si sarebbe già risolto». Potrebbero esserci problemi, è al corrente di questa eventualità ? «Nel calcio c'è poco di scontato. Aspetto con fiducia, anche perché mi pare che il Bari voglia fare le cose per bene». Carboni la stima dai tempi delle sfide playoff tra Crotone e Viterbese. «Sì, gli ho fatto qualche scherzetto. Un tecnico preparato». Perché la attira l'ipotesi Bari? «Perché sono legato al mio passato. E perché a Bari ho trascorso annate importanti». Tempo fa la pensava diversamente... «Ero solo un po' deluso dal comportamento di qualcuno. Mi sembrava che non ci fosse la fiducia necessaria nei miei confronti. Ma ora è tutto passato. Ho voglia di ricominciare». Vantaggiato, la sua è una storia particolare. È vero che un calciatore del Brindisi l'ha notata mentre lei giocava per strada? «Sì, è tutto vero. Sarà un caso, ma quel calciatore era una punta come me. Franco Pascazio, per anni il re dei bomber del calcio dilettantistico pugliese. Mi fece allenare con la prima squadra. Cominciò davvero tutto così. Ancora oggi Franco è al mio fianco». Che effetto fa leggere il suo nome accostato a quello della Juventus? «Se fosse vero... sarebbe una gran bella cosa. È importante riscuotere la stima degli addetti ai lavori. Ma non mi va di volare con la fantasia. Per ora penso a tornare a Bari». Qual è il partner ideale di Vantaggiato? «Basta che sia bravo. Posso giocare sia da prima che da seconda punta. Certo, quando posso partire da lontano riesco a sfruttare al meglio le mie caratteristiche. Nell'uno contro uno mi esalto». Ai tifosi baresi cosa promette? «Spero di farli gioire tante volte. Anzi, no: per ora spero solo di giocare nel "San Nicola". Per le promesse ci sarà tempo». Antonello Raimondo
