(Gazzetta del Mezzogiorno)
Salvezza archiviata fra grandi spaventi (nel girone di andata) e accelerazioni decisive (nel ritorno). In attesa che prenda corpo il nuovo progetto, ecco il nostro pagellone di fine campionato.
GILLET 7 - Un'altra stagione su livelli sempre molto alti.
DI BITONTO s.v. - Una sola presenza. Un secondo molto discreto e professionale.
M. ANACLERIO 6 - Ventitrè gettoni, dodici dall'inizio. Apporto sufficiente, ma avrebbe potuto dare di più.
BELLAVISTA 6.5 - Stagione da difensore, più che da centrocampista; comunque un jolly sempre molto utile. Ha tappato buchi dove ce n'era bisogno.
BIANCONI 6 - È chiaro che il voto non è inerente alle prestazioni (molto poche). A lui si chiedeva altro, cioé di far da collante in uno spogliatoio giovane e ricostruito. Un professionista serio.
BRIOSCHI 6 - Richiamato a stagione iniziata per puntellare la fascia destra, ha certamente reso di più dello scorso anno. Ha siglato anche un gol importante contro il Modena.
CANDRINA 5.5 - Sedici presenze, gregario umile e disciplinato.
DOUDOU 5.5 - Ha alternato partite buone ad altre meno brillanti. L'applicazione, ad ogni modo, è stata sempre costante.
MICOLUCCI 6.5 - Una sorpresa, piacevole ovviamente. In sostanza nel girone di ritorno è diventato inamovibile.
SIBILANO 7 - La grande rivincita dopo anni in cui ha ingoiato amaro. È molto migliorato, sia sotto l'aspetto tecnico che fisico e tattico. ANTONIONI s.v. - Una sola presenza, in casa contro il Crotone. Poi solo panchina, tribuna e Primavera.
CARRUS 7 - Il cervello della squadra, l'uomo in grado di mettere di faccia alla porta i compagni. In più, otto reti: mica poche per un centrocampista. GAZZI 7.5 - Il rosso è costato zero euro, ora chissà quanti ne vale. Indispensabile barriera di centrocampo della serie «corri e cuci». E qualche golletto importante.
GORETTI 6 - - Condizionato da guai fisici. Si vede da lontano, però, che si tratta di un elemento di classe superiore.
LA VISTA 6.5 - Prima parte di stagione da dimenticare. Col piglio giusto, invece, nella fase discendente. È stata la molla giusta per allungare la squadra sulla fascia destra. Una piccola perla la rete alla Triestina. PAGANA 5.5 - Venti le presenze accumulate, si è ritagliato un piccolo spazio in un centrocampo di big.
RAJCIC 6 - Il croato ha mostrato carattere e grinta da vendere. Più «braccio» che mente del centrocampo.
SCAGLIA 7 - Il Bari lo ha trovato tardi e perso prima, sempre per infortunio. Nel periodo di mezzo, però, un turbo insostituibile. La fascia sinistra era orfana di un tipo del genere dai tempi di Zambrotta o Bressan.
L. ANACLERIO 6 - Croce e delizia di tifosi e allenatori. In ombra per un lungo periodo è poi esploso nel momento in cui serviva. Due sole reti sono poche per una punta, ma molte volte ha impresso la svolta alla partita.
DIONIGI 5.5 - La sua esperienza è stata utile, ha consentito alla squadra di crescere. Resta, purtroppo, minimo l'apporto in fatto di gol: appena quattro e un lungo digiuno.
LIPATIN 5 - Pur di trovare spazio, ha preferito giocare con la formazione Primavera. Appena 165 i minuti messi assieme con la prima squadra. ROMANELLI 6 - Un giovane di belle speranze, ha mostrato di saperci fare. Chiaro che deve farne di strada.
SANTORUVO 7 - Dieci reti al primo impatto con la serie cadetta. Inizio «traballante», si è poi rifatto con gli interessi segnando con continuità nel girone di ritorno. L'arrivo di Dionigi lo aiutato a crescere ed a sentirsi meno appesantito da troppe responsabilità . Fabrizio Nitti