(Gazzetta del Mezzogiorno)
Sarà una estate anche più calda di quanto prevedevo». Come ogni estate che si rispetti, il calcio è pronto ad invadere altri campi, quelli «giudiziari», in partite non meno stressanti e senza esclusioni di colpi di quelle offerte dal campionato. Il monito arriva direttamente dal presidente della Federcalcio Franco Carraro, al termine di un Consiglio Federale interlocutorio che ha rimandato al 15 luglio le decisioni relative alla iscrizione ai campionati. «Per la prima volta - ha ammesso Carraro - quest'anno introduciamo delle norme molto severe: al 31 marzo le società non debbono avere debiti nei confronti dei tesserati e, riguardo agli emolumenti degli stessi, verso Enpals e Fisco. Sappiamo che, mentre introduciamo regole ferree, la situazione economica del Paese è tutt'altro che florida: si parla di crisi, di recessione, però non tutte le società si sono rese conto che le spese vanno ridimensionate». Le norme per la iscrizione ai campionati, ha poi spiegato Carraro, «non sono più nella disponibiltà del consiglio federale ma degli organi competenti», per una estate che promette temperature bollenti nei palazzi del calcio e della giustizia, sportiva ed ordinaria. Nemmeno a luglio, invece, avremo le nuove regole sulla prova tv mentre, sulla questione arbitrale (compresa la deroga a Pierluigi Collina) Carraro ha promesso di inziare a pensarci al termine dell'ultimo spareggio, prima che sia troppo tardi. Sempre su proposta del presidente federale, poi, in attesa di definire il rinnovo dell'accordo collettivo tra società e calciatori, Lnp e Aic hanno concordato di sottoscrivere un provvedimento-sralcio che dalla prossima stagione renderà obbligatorio per i calciatori l'esame sangue-urina nell'ambito dei controlli antidoping disposti dal Coni. Un bel passo in avanti che eviterà il ripetersi, ad esempio, di altri casi Gattuso. Resta intatta la normativa per il tesseramento dei calciatori di nazioni non aderenti alla Unione Europea o allo Spazio Economico Europeo (E.E.E.): resta il limite dei tre extracomunitari per ciascuna società di serie A, e tre potranno tesserarne, al massimo, le neo-promosse. In un consiglio federale che ha tenuto a battesimo anche il logo della candidatura dell'Italia agli Europei del 2012, che ha ridefinito il cosiddetto Lodo Petrucci (applicabile alle sole società di A, B e C1) ed approvato in via definitiva le norme per i ripescaggi, c'è stata anche l'approvazione di modifiche alle Noif per adeguare la normativa italiana a quella Uefa. Come, ad esempio, quella al regolamento interno della Lnp, che prevede, in caso di partite sospese, sarà disposta, in altra data, la prosecuzione dei soli minuti non giocati.