www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Bari.C'è aria da ultimo giorno di scuola, larghi sorrisi e valigie pronte e la testa già alle vacanze. Un dopopartita in discoteca al Mama's di Giovinazzo - stavolta si può dire, tanto è finita - sempre ammesso che dopo una salvezza ci sia qualcosa da festeggiare. Consuntivo della serata, comunque positivo: un premio prima della partita (Sibilano miglior giocatore, Gazzi rivelazione dell'anno) dai tifosi organizzati, poi applausi e tanti gol. Quello di Cristian Romanelli, ad esempio, è anche più bello: il primo in assoluto in serie B, e per giunta contro la sua ex squadra. «Segnare all'Empoli è stato il massimo per me che sono nato lì a due passi. Con loro ho fatto la preparazione prima di passare alla Fiorentina. Ci tenevo a fare bene, anche perché in tribuna c'erano i miei genitori». Una stagione positiva: «È finita bene. Il gol mi gratifica per il lavoro svolto durante l'anno. Il mister è stato bravo a creare lo spogliatoio. Siamo venuti fuori alla grande, ma se fossimo partiti prima potevamo arrivare ai playoff. Spero di rimanere a Bari». Era il terzo gol, invece, per Giorgio La Vista: una gran botta dalla distanza che ha sbloccato il risultato. «Non so nemmeno io come ho fatto», scherza. «Dopo un inizio difficile abbiamo chiuso in bellezza. Per me è stato ancora più difficile, perché dovevo cercare di ambientarmi in un gruppo nuovo. Il bilancio finale è molto positivo. Non faccio promesse, ma ringrazio tutti con affetto. Al momento del cambio gli applausi della gente di Bari mi hanno fatto molto piacere». La chiusura spetta al capitano. Un Bellavista sempre presente, spesso determinante. «Se qualcuno pensava che ci saremmo accontentati di un punto, si sbagliava. Contro l'Empoli abbiamo giocato al meglio. Questo Bari, così come a Vicenza, ha dimostrato di non essere disposto a regalare niente a nessuno». Il jolly bitontino continua a parlare da leader della squadra. «La piazza ha dimostrato di meritare una squadra con grandi ambizioni. Quest'anno i nostri tifosi ci sono stati vicino, anche nelle trasferte lontane. Un segnale importante per la prossima stagione, nella quale speriamo di poter recitare una parte da protagonisti». Poi via, in fuga verso una notte spensierata.
m.sc.