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13/04/05 - Il Bari a velocità doppia

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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13/04/05 - Il Bari a velocità doppia

Messaggioda Marcomerlino » mer apr 13, 2005 13:44


(Gazzetta del Mezzogiorno)

BARI Il ruggito del «galletto». Bari sul podio in queste prime undici giornate del girone di ritorno. Biancorossi terzi per numero di punti messi da parte, meglio hanno fatto soltanto Treviso e Modena (venti), più l'Empoli (19). Con diciotto punti la squadra di Carboni si segnala fra le migliori del campionato, almeno di questo scorcio di campionato. Tassello dopo tassello, pezzo dopo pezzo, ecco il Bari marciare a ritmo delle grandi, anzi meglio di qualcuna delle grandi, vedi il Genoa o il Torino, il Perugia o il Verona. Oggi la banda di «carbonari» sarebbe in piena zona playoff, a due sole lunghezze dal vertice. La stessa «porzione» del girone di andata è, al confronto, una fotografia triste e misera. Sembra quasi di spulciare fra i numeri di una squadra che non è il Bari, che comunque non è questo Bari. Oggi si viaggia esattamente a velocità doppia. Una metamorfosi a trecentosessanta gradi, figlia di una combinazione di fattori. Dalla crescita psicologica, tecnica e tattica, a una condizione atletica invidiabile evidenziata dal secondo tempo disputato contro il Catania, al recupero integrale di giocatori giunti a Bari infortunati o in evidente ritardo fisico e atletico. Nei giorni scorsi proprio il preparatore atletico Marco Falasca ha sottolineato come da gennaio, in sostanza, la formazione biancorossa abbia raggiunto una uniformità di condizione. Il che combacia, settimana in più settimana in meno, con l'avvio del ritorno e la conseguente impennata nel rendimento. Nel Bari che ha voltato pagina c'è anche la presa di coscienza, lenta e costante, di gente che in sostanza sta vivendo qui in Puglia la prima vera annata da protagonista. E in questa formazione, almanacchi sotto mano, se ne contano un bel po'. Il tempo, insomma, ha giocato a favore del lavoro di Carboni, tecnico che, praticamente esordiente pure lui, ha pagato lo scotto e le pressioni di una piazza esigente come Bari. Ma se non si lavora, non si sbaglia. Un cambio di marcia inequivocabile, repentino come un fulmine. Intanto nel numero di vittorie, ben cinque in queste undici giornate, un dato che si «scontra» con il dato complessivo di dieci successi in trentadue partite, ma soprattutto significa un eloquente +3 rispetto alla stessa parte del girone di andata. Ora, sono opposti gli stati d'animo che si agitano mettendo allo specchio le due fette di campionato in esame. In una metà c'è la consapevolezza di dover tirare diritto verso la salvezza, e in questo caso la prossima trasferta di Arezzo si trasforma un bivio decisivo, nell'altra sorgono quasi spontanei piccoli rimpianti. E se fosse cominciata oggi? O meglio, se il Bari e Carboni avessero cominciato con questo passo? Domande piene di retorica, magari, ma suggerite dal progredire della squadra biancorossa. Di recriminazioni, ad ogni modo, non c'è traccia nei pensieri di Carboni, attento e concentrato a non perdere di vista l'obiettivo primario, la permanenza con discreto anticipo. «È inutile raccontare barzellette - dice - la verità è che non eravamo pronti, né la squadra né il sottoscritto. Siamo partiti in ritardo, basta ricordare le undici partite dell'andata. Spesso in emergenza, appesantita dalla mancanza di risultati. In quelle condizioni era naturale che anche la serenità vacillasse e specialmente in casa abbiamo finito con il pagare un conto molto amaro. Certo avessimo iniziato con lo stesso passo di oggi, oggi saremmo sicuramente in altra posizione di classifica. Ma è inutile fare discorsi di questo genere. Siamo lì e dobbiamo portare a compimento il nostro mandato». Quattro vittorie, tutte e quattro 1-0. Sembra un po' l'esaltazione del cinismo e dei pregi, oltre che il mascheramento, in definitiva, dei propri limiti: «Perché raggiungiamo l'equilibrio soltanto se la partita si mette bene. Riusciamo a restare molto corti, a difendere bene e ripartire». Un Bari che ha fatto forza sul gruppo nei momenti di difficoltà. Solidità morale prima di tutto. Senza un gruppo forte, tutto dalla parte del tecnico, probabilmente avremmo assistito a film già visti qualche tempo fa da queste parti. Davide Carrus esprime la sua opinione: «Quando la situazione non era molto favorevole, lo spogliatoio è stato tutto compatto, remando dalla stessa parte. Ma è pur vero che con il passare del tempo la squadra ha avuto modo di conoscersi meglio, di alzare il grado di collaborazione. Diciamo la verità, all'inizio di stagione non eravamo ancora una squadra». Oggi test amichevole a Bari contro la Fortis Trani (Eccellenza pugliese). Fabrizio Nitti

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Messaggioda il puma » mer apr 13, 2005 13:49


E' una squadra in lenta ma in costante crescita che si è cementata nelle difficoltà.
L'anno prossimo potrebbe regalarci molte gioie!

Matarrese non distruggere questo giocattolo!!! :twisted:
Due cose riempono l'animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. - I. Kant


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