www.barisera.it
Da essere il reparto più vulnerabile la difesa del Bari è diventata una vera e propria roccaforte. Meno distrazioni, pochi errori. Qualche disattenzione c'è pure stata (vedi il gol di Bucchi nella gara interna persa con l'Ascoli), ma si è trattato di episodi isolati che hanno "macchiato" l'esito dell'incontro solo perché sul fronte opposto la squadra è stata incapace di essere tonica e incisiva. La retroguardia biancorossa, con 29 reti al passivo, è la terza migliore difesa del campionato; hanno incassato meno gol l'Empoli (25), il Torino e il Perugia (26).
Nelle retrovie si viaggia su media elevate di rendimento, soprattutto dopo che nella zona centrale hanno cominciato ad operare in tandem Sibilano e Micolucci (Doudou è fuori da tempo per infortunio). Ovviamente, come accade in questi casi, c'è anche il prezioso lavoro dei centrocampisti a garantire il necessario filtro. E qui emerge la spiccata vocazione dell'undici di Carboni ad essere più incline al gioco di contenimento e di rimessa piuttosto che ad una manovra votata all'offensiva. Non a caso il Bari ha sicuramente giocato meglio e raccolto di più nella partite fuori casa dove l'iniziativa solitamente è nelle mani degli avversari.
Certo l'intesa tra i giocatori che compongono il pacchetto arretrato è andata via, via affinandosi. Potrebbe essere questo un importante base di partenza non solo per lo scorcio finale del campionato, ma anche per il futuro.
Il Bari ha imparato a stringere la maglie difensive, attuando un vigile e attento lavoro in marcatura. Sibilano, rinsavito dal suo ritorno alla casa madre e stimolato a dovere da Carboni che lo ha rilanciato nella passata stagione a Viterbo, ha messo a frutto il suo temperamento e la sua forza agonistica. A sorpresa è sbucato poi il giovane Micolucci, sempre più a suo agio nel ruolo di stopper vecchia maniera. Brioschi e Bellavista si sono integrati con sufficiente disinvoltura nella retroguardia. E naturalmente c'è il solito Gillet che non perde un colpo, anche se negli ultimi tempi, per sua fortuna, ha corso meno pericoli. Il portiere belga è ormai un punto di riferimento del Bari. Difficilmente la società vorrà privarsene, nonostante le continue e pressanti richieste arrivate da alcuni club di serie A, primo fra tutti il Cagliari. Il Bari sembra più vicino al traguardo della salvezza, grazie anche ad una difesa meno perforabile. Ma per mettersi al sicuro da rischi latenti toccherà ora all'attacco mostrare i muscoli.