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Sulla strada che porta alla salvezza, la sfida di questa sera con il Catania è una tappa decisiva per il Bari. Non bisogna sbagliare, o meglio bisogna sbagliare il meno possibile. Dopo la vittoria Terni, c'è il ritorno a casa dove la formazione di Carboni spesso e volentieri ha steccato. L'ultima prova incolore contro l'Ascoli ha lasciato un po' di scorie. Il fattore campo non ha avuto un peso determinante nell'economia di un campionato avaro di soddisfazioni, con rarissimi momenti di slancio. Scruta l'orizzonte il tecnico Carboni, alla ricerca di quel suo Bari che finora si è concretizzato solo in parte. Ecco perché riparte il tentativo di dare finalmente una svolta alla stagione, se pur nel contesto di una situazione di classifica non certo tranquillizzante. Il Catania ha buone referenze, ma non sempre riesce a capitalizzare le potenzialità tecniche del suo organico. Sonetti, alla pari del collega dirimpettaio Carboni, mette in riga i suoi giocatori per cercare la massima espressione in termini sia qualitativi che quantitativi. Opposte motivazioni, differenti obiettivi. Potrebbe scaturirne un confronto all'arma bianca, senza fronzoli, ma con molta sostanza e concretezza. Sul piatto della bilancia entrambe le squadre metteranno grinta e carattere, lasciando aperto uno spiraglio alle intuizioni di quei giocatori particolarmente ispirati. Sull'uno e sull'altro fronte gli interpreti fedeli del calcio più tecnico hanno la possibilità di rendere meno complessa la gestione tattica della partita. Potrebbe essere una serata chiarificatrice per il Bari, in tutti i sensi. Carboni, stando alle indicazioni degli ultimi giorni, presenta una squadra piuttosto ermetica e compatta, puntando soprattutto sul dinamismo dei centrocampisti, in particolari dei cursori esterni La Vista e Scaglia. Sull'asse Goretti-Carrus dovrebbe invece svilupparsi la manovra, anche per poter circoscrivere il raggio d'azione dei catanesi che prediligono il possesso palla e il fraseggio. Biancorossi, dunque, con il solo Dionigi in attacco; a meno che Carboni non decida pochi minuti prima della contesa di inserire Luigi Anaclerio, con il conseguente dirottamento in panchina di Goretti. In ogni caso, meglio stare allerta.
