(Gazzetta del Mezzogiorno)
E adesso Diaw Doudou ha fretta di recuperare. Fretta in senso lato del termine, perché con gli infortuni muscolari c'è sempre poco da scherzare. Sabato scorso il nuovo «primo» impatto con il gruppo, allenamento anche domenica mentre tutti gli altri erano in permesso, seduta differenziata ieri pomeriggio. Il senegalese vuole recuperare il terreno perduto e così mentre Stefano Mobili ha condotto l'allenamento in collaborazione di Marco Falasca (Carboni assente perché a Coverciano per una riunione con gli altri tecnici; il gruppo si è sottoposto ad una intesa seduta atletica condita da un paio di partitelle a sfondo tattico), il difensore di colore si è cimentato in palestra assieme a Gazzi, sempre in fase di «riavviamento» dopo l'intervento di ernia inguinale. Un'annata condita da piccoli grandi intoppi, quella del giocatore nato a Pikine nell'ottobre del 1975. Diciannove presenze per un totale di 1479 minuti, ma soprattutto un infortunio dopo l'altro. Giocatore destinato sempre e comunque a far discutere, Doudou, e comunque in questa stagione nel mirino della sfortuna. Prima uno strappo al retto femorale sinistro (a Treviso) e seguente parcheggio ai box per sei partite, poi una lesione muscolare all'adduttore sinistro rimediata in allenamento nei giorni successivi al match interno contro il Verona. Compresa la prossima sfida (sabato prossimo in notturna al San Nicola ci sarà il Catania), è già il quinto round che Doudou si appresta a saltare. «Ovviamente - dice - spero che sia anche l'ultimo, mi auguro che questo calvario sia giunto all'epilogo. Ho lavorato con grande pazienza e volontà durante le due settimane trascorse a Cerreto, adesso sto molto meglio. La mala sorte sembra si sia accanita su di me, quest'anno. Sto bene, ma preferisco non accelerare, andare con cautela. Questo genere di infortuni spesso lascia blocchi psicologici. Ma è chiaro che voglio tornare quanto prima». Non è escluso che Doudou possa essere quanto meno a disposizione per la trasferta di Arezzo. E nell'economia del volatone finale, contare su una pedina in più non è affatto una cattiva trovata: «Stiamo entrando nella fase finale del campionato - commenta il "centrale" difensivo - ci tengo a fare bene, per me stesso ma soprattutto per la squadra. Le ultime partite sono quelle che solitamente restano più impresse. Non ho dubbi per quanto riguarda la salvezza, sono convinto che questo Bari valga molto di più di quanto la classifica attuale dica. L'anno scorso, di questi tempi, fra di noi serpeggiava molta paura. Oggi no, non è così». Un rush finale che potrebbe anche partorire una nuova conferma per il difensore senegalese, in scadenza di contratto nel giugno prossimo. Qualche tempo fa si affacciò a Bari il procuratore di Doudou per un primo approccio con i dirigenti del club biancorosso. Fumata grigia, tutto rinviato, mentre sul giocatore si è posato lo sguardo di qualche club straniero: «Avremo tempo per discutere del mio contratto - taglia corto Diaw - e magari con la salvezza in tasca sarà anche più facile parlare. Il primo obiettivo resta quello di toglierci dai guai nel minor tempo possibile». Fabrizio Nitti