(Gazzetta del Mezzogiorno)
Undici giornate da coprire senza fermarsi più. Niente più soste, avanti tutta fino all'11 giugno. Due mesi, un lungo sprint. Ma aprile chiamerà agli straordinari la squadra di Guido Carboni. Cinque partite in appena venti giorni, visto il turno infrasettimanale in programma il 20 aprile «partorito» dalla sosta di sabato scorso in ossequio alla scomparsa del Papa Giovanni Paolo II. Cinque partite che in un modo o nell'altro andranno ad incidere sul cammino globale della formazione biancorossa, che sarà chiamata a giocare tre volte in casa e due in trasferta per altrettanti confronti diretti. Bari-Catania, sabato prossimo, aprirà la serie; trasferta ad Arezzo sette giorni dopo, poi la Triestina al San Nicola il 20 prima dell'esterna di Salerno (23) e la sfida di fine mese con il Treviso di Pillon. In particolare è il trittico fra il 16 ed il 23 aprile ad assumere un peso specifico più eloquente nell'economia di una squadra, quella barese, in lotta per la permanenza. Evitando sgradite sorprese nell'arco di quella settimana, la salvezza potrebbe diventare un dato acquisito per un buon settanta per cento. Piccolo tour de force all'orizzonte, dunque, per Guido Carboni e la sua truppa, come per tutta la serie B. Ma, badando alla cose di casa nostra, è proprio da questa «cinquina» che il Bari potrebbe acquisire combustibile adatto per il decollo verso zone... protette. La classifica, oggi, concede un +3 sull'Arezzo, ma anche una partita in meno rispetto ai toscani. Se la sosta abbia o meno fatto bene ai biancorossi, è una questione secondaria. La squadra vista a Terni offre una discreta garanzia quanto a convinzione e condizione atletica soprattutto. Si sa che a fine stagione contano in particolare le qualità nervose e la benzina messa da parte durante il cammino. Ad oggi il lavoro dello staff tecnico merita la matita blu. In un'ottica più generale, comunque, la formazione di Carboni potrà contare per ben sei volte sul fattore campo nelle ultime undici giornate di campionato, giocando invece cinque volte lontano da casa. Alla luce delle cifre attuali, sarebbe stato magari preferibile il contrario. Il Bari formato trasferta fino ad oggi è la porzione più appetitosa in un contesto non proprio eccezionale. Le cinque vittorie «fuori» assestano comunque i ragazzi di Carboni fra le migliori corsare della serie B, immediatamente dopo Perugia e Treviso. Piccola... consolazione. Quattro delle cinque partite esterne saranno scontri diretti. Arezzo e Salerno, come detto, i primi viaggi «caldi». Poi tappa in Veneto, a Venezia (il 7 maggio, sedicesima di ritorno) e Vicenza (4 giugno) per una penultima di campionato che però potrebbe assumere significati pari allo zero. Fabrizio Nitti
