(Gazzetta del Mezzogiorno)
Il recupero di Brioschi accompagna il Bari in questa vigilia della sfida contro il Catania. Il difensore ieri pomeriggio era sfebbrato e si è tranquillamente allenato con il resto del gruppo. Non è escluso che Carboni lo utilizzi questa sera, confermando quasi in blocco la stessa formazione che ha vinto a Terni, oltre che il modulo tattico. Unica variazione, peraltro obbligata vista la squalifica di Santoruvo, nel reparto avanzato. La scelta del tecnico biancorosso dovrebbe ricadere su Luigi Anaclerio invece che su Lipatin. Anche ieri l'attaccante barese è stato utilizzato in coppia con Dionigi. Il resto sarà probabilmente uguale a sabato sorso. Sibilano, Micolucci e Bellavista a completare il reparto difensivo; La Vista e Scaglia gli esterni di centrocampo, Rajcic addetto all'interdizione, Carrus alla costruzione. Goretti dovrebbe partire dalla panchina. A meno che Carboni, a sorpresa, decida per un più prudente 4-4-1-1, piazzando il gocatore umbro alle spalle di Davide Dionigi. «Affronteremo una squadra completamente diversa da quella battuta sei mesi fa in Sicilia - l'allenatore biancorosso - e che con Sonetti in panchina ha recuperato terreno e convinzione. Il Catania gioca un buon calcio, lotta, è particolarmente temibile sulle fasce e quando riparte fa male davvero. Il Bari deve giocare senza guardare la classifica, per evitare di commette pensieri "proibiti". Siamo ancora tutti lì, la salita non è terminata, la rincorsa alla salvezza neppure». Carboni espone la propria teoria sull'attesa che si vive nel momento in cui si torna a giocare in casa. Una specie di peso extra per i baresi, che nelle ultime due partite interne hanno racimolato un punto soltanto: «Non voglio caricare troppo questa partita, soprattutto perché giochiamo in casa. Sappiamo che l'obiettivo è di fare tre punti, ma non vorrei che questa storia di dover vincere a tutti i costi al San Nicola rappresenti al contrario una sorta di blocco psicologico». f.n.
