(Gazzetta del Mezzogiorno)
BARI Passano i giorni e la voglia di sfidare il Catania cresce in maniera esponenziale. Da queste parti nessuno ha dimenticato lo sgarbo di un anno fa, quando la squadra di Colantuono (quest'anno beffato sia da Carboni che da Pillon, quasi a ribadire che nel calcio esiste davvero una sorta di giustizia divina...) si presentò al «San Nicola» con la rabbia di chi gioca la partita della vita, nonostante una salvezza già messa in cassaforte. Ecco che battere i siciliani sarebbe doppiamente importante. Per la classifica biancorossa e per la gioia di una tifoseria che non cede l'ora di scrivere la parola rivincita. Sulla delicatezza dell'impegno ha già dissertato in lungo e in largo il saggio Carboni, allenatore che ha il grande pregio di non deprimersi quando i risultati non arrivano e di non gonfiare il petto dopo qualche convincente vittoria. Squadra sorniona quella etnea, abile a raccogliersi a difesa della propria area di rigore e insidiosissima nella gestione delle ripartenze. Il resto lo fa quel vecchio marpione di Sonetti, un grande motivatore che del calcio conosce anche gli angoli più nascosti. Vincere per dare forza al progetto. Salvarsi per dare credibilità alla programmazione cominciata nella scorsa estate e fortemente voluta da Vincenzo Matarrese. «Siamo entrati nella fase delicata della stagione - dice Jean Francois Gillet, che a Terni si è confermato la solita certezza tra i pali - e la vittoria di sabato scorso a Terni può rappresentare il classico punto di ripartenza. La sconfitta contro l'Ascoli sembrava aver lasciato il segno, ma non nello spogliatoio che, per fortuna, non ha mai perso per strada fiducia e sicurezza». «Non voglio passare per lo spavaldo della situazione - fa sapere il numero uno belga, che continua a vantare numerosi estimatori anche nella massima serie - ma sento che l'obiettivo salvezza è largamente alla nostra portata. In fondo, la classifica risente del pessimo avvio di stagione, ma il Bari da un certo momento in poi ha trovato la quadratura del cerchio. Abbiamo acquisito sicurezza e i risultati sono arrivati, pur senza la necessaria continuità nelle partite in casa. Lo sprint è lanciato, lì sotto viaggiano tutte con il vento in poppa: ma noi ci siamo, con la testa e con le gambe». «Del Catania non so moltissimo - aggiunge Gillet, che in questo campionato ha saltato solo una partita per squalifica - ma il mister ci ha spiegato le caratteristiche dei siciliani. D'altronde mi pare che in Sicilia non abbiano ancora abbandonato del tutto le ambizioni di playoff. Quindi servirà un Bari al massimo della condizione per centrare l'obiettivo dei tre punti». Nessuna nuova sul fronte formazione. Gigi Anaclerio e Lipatin sono in lizza per una maglia da titolare (Santoruvo è squalificato). Goretti chiede spazio, ma l'ex perugino potrebbe cominciare ancora dalla panchina. C'è una possibilità , però: Brioschi è ancora a letto con la febbre e se il difensore milanese dovesse dare forfait è assai probabile che Carboni scelga il modulo 3-5-2. In questo caso ci sarebbe posto anche per Goretti. Possibilissima la conferma di Rajcic, che in Umbria ha dimostrato di poter essere una pedina utilissima in questo finale di stagione. Antonello Raimondo
L'anticipo Stasera è in programma l'anticipo della trentaduesima giornata del campionato di serie B. Allo stadio «Dino Manuzzi» saranno di fronte il Cesena e l'Arezzo. Delicatissimo il momento che stanno vivendo i toscani, reduci da due sconfitte consecutive e precipitati in quart'ultima posizione. Disastroso il bilancio di Marco Tardelli: un punto in tre giornate nonostante i gol di Spinesi. Per questa partita è stato designato l'arbitro Dattilo di Locri, guardalinee Titomanlio e Perazza, quarto uomo Ciancaleoni.
Modena, tre punti in più La Camera di Conciliazione e Arbitrato per lo Sport ha ridotto da quattro a un punto la penalizzazione del Modena, che sale così a quota 43 all'ottavo posto in classifica. La sentenza si riferisce alla vicenda del calcioscommesse che ha preso l'avvio nell'estate 2004.
