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18/03/05 - Scaglia scalda i motori

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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il puma

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18/03/05 - Scaglia scalda i motori

Messaggioda il puma » ven mar 18, 2005 14:11


www.lagazzettadelmezzogiorno.it

Il forte esterno sinistro esclude che ci siano problemi di natura fisica: «I test sono andati alla grande»

«Il Bari non è in crisi: pronti per la volata salvezza»

BARITre gol al Bitonto. Un buon allenamento, nulla di più. L'occasione giusta per smaltire qualche tossina (sia ieri che mercoledì il Bari ha effettuato alcuni test atletici) e per riprendere confidenza con il pallone. Carboni ha varato due «miste», rinunciando tra i disponibili ai soli Gillet e Santoruvo. Fuori causa, ma già si sapeva, Doudou (si sta curando a Cerreto Sannita, dove resterà fino a domani), Goretti (continua la fase riabilitativa a Bologna), Micolucci (impegnato con l'under 21 di serie B) e Gazzi (convalescente dopo l'operazione di ernia inguinale a cui si è sottoposto mercoledì a Terni). Attacco febbrile, invece, per Von Schwedler, che ieri è rimasto a casa dopo essere stato visitato dal dottor De Nicola. Si è mosso bene anche il Bitonto, che ha confermato quanto di buono fa domenicalmente nel campionato di serie D. La squadra di Ruisi si è arresa alle zampate di Dionigi, Carrus e Lipatin (in allenamento l'uruguaiano ci mette sempre l'anima, in attesa speranzosa di una chance), ma nel complesso è stata protagonista di una buona prestazione. Max Scaglia è stato in campo solo nel primo tempo. L'esterno torinese, protagonista finora di un campionato super, non vede l'ora di tornare protagonista dopo aver scontato le due giornate di squalifica seguite all'espulsione nel triste (in tutti i sensi) pomeriggio di Genova. «Premesso che a me non dispiace giocare tutte le partite - dice col sorriso sulle labbra il potente cursore biancorosso - devo dire che un turno di riposo forse era quello che ci voleva. Il problema, però, è che mi tocca star fermo tre settimane, tenendo conto che domenica c'è la sosta. Ho una voglia matta di giocare, tanto più che ora il campionato si appresta a vivere una fase delicatissima». «Siamo di nuovo nei guai - esclama Scaglia, uno dei «belli» dello spogliatoio barese - ma le difficoltà non ci hanno mai tolto la forza e la voglia di combattere. Certo, sarebbe meglio evitarle queste partite dal valore doppio. Non sempre può andare bene. Ricordo le trasferte di Crotone e Catania, in quelle occasioni si vide all'opera un Bari praticamente perfetto, soprattutto dal punto di vista tattico». «Non mi pare il caso, comunque, di farsi prendere dal panico - continua il mancino piemontese - il campionato è ancora lungo e sono convinto che il Bari abbia tutti i mezzi per tirarsi fuori da questa situazione per certi versi scabrosa. C'è grande equilibrio, sono bastati due risultati negativi per favorire il sorpasso di chi ci stava dietro. Escludo, però, che all'origine di questa difficoltà ci siano ragioni di ordine fisico. I test effettuati con il preparatore Falasca hanno dato risultati ottimi. Siamo sullo stesso livello di Natale e, per esperienza, posso dire che non era affatto scontato. Niente paura, la squadra ha ancora birra sufficiente per giocarsi fino in fondo la volata salvezza». Ieri pomeriggio, intanto, il presidente Matarrese si è affacciato al «San Nicola». Nessun contatto con la squadra, ma davanti a giornalisti e taccuini il massimo dirigente biancorosso ci ha tenuto a ribadire che «credo fermamente in questo gruppo, il Bari può e deve salvarsi. La partita di Genova ci ha creato qualche problema, prima di giocarla c'era la consapevolezza di poter segnare la svolta della stagione. Magari vincendola chissà... Invece, per i motivi che tutti conosciamo, è andata diversamente. Degli arbitri, però, preferisco non parlare più. Avete visto tutti cosa combinò quel signore, a cominciare dal rigore non fischiato su Scaglia. Dobbiamo reagire e alla svelta».

Antonello Raimondo
Due cose riempono l'animo con sempre nuovo e crescente stupore e venerazione, quanto più spesso e accuratamente la riflessione se ne occupa: il cielo stellato sopra di me, e la legge morale in me. - I. Kant

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