(Gazzetta del Mezzogiorno)
BARI Lorenzo Sibilano ha un grande pregio: la serenità . Anche e soprattutto nei momenti delicati, il difensore barese riesce a mantenere un invidiabile equilibrio. Sarà perché lui è uno che ha fatto la gavetta e ha conosciuto l'onta dell'umiliazione. O forse sarà perché ora, come mai in passato, sente attorno a sè la fiducia di chi gli sta attorno, allenatore e compagni. Domenica il «cannellone», così come scherzosamente ama chiamarlo Carboni per via della sua incredibile stazza, era in tribuna, a soffrire e trepidare per il «suo» Bari. Una beffarda ammonizione rimediata contro il Crotone ha posto, infatti, fine ad una lunghissima striscia di presenze consecutive. «Decisamente meglio giocare - dice provando a sdrammatizzare Sibilano, che tra qualche mese diventerà papà per la prima volta - stare fuori è quanto di peggio possa capitare ad un calciatore. Ti senti impotente, guardi i compagni soffrire e agitarsi, ma non puoi nulla. Immaginate, poi, domenica contro l'Ascoli: una partita nata male e finita peggio. Uno stop imprevisto, non ci voleva». «Una giornata negativa sotto tutti i punti di vista - continua il ventiseienne marcatore biancorosso - noi abbiamo perso e le altre sono andate a punti. In un batter d'occhio, insomma, ci siamo ritrovati di nuovo in zona pericolo. Sono bastate due partite andate male per cancellare quanto di buono fatto negli ultimi tre mesi. Ma niente drammi: ci stiamo rimboccando le maniche per ripartire subito». «Forse la sosta giunge al momento opportuno - dice ancora Sibilano, che quest'anno ha indossato più di una volta la fascia di capitano - non tanto perché la squadra sia in riserva dal punto di vista atletico, ma perché credo che nella difficoltà sia importante fermarsi a pensare. Con il mister ci confronteremo, proveremo a capire cosa e dove abbiamo sbagliato. Io credo, però, che sarebbe ingeneroso avviare processi sommari. In fondo abbiamo deluso davvero solo nel secondo tempo della partita contro l'Ascoli. Col Crotone, à è vero, non abbiamo fatto grandi cose, ma alla squadra non si può rimproverare nulla. Abbiamo attaccato fino alla fine, ci abbiamo messo l'anima». «Ora come ora non dobbiamo guardare nè la classifica nè il calendario - conclude Sibilano - il momento è delicato, ma l'ultima cosa da fare è farsi prendere dalla paura di non farcela. Ho sempre creduto nei mezzi di questo gruppo e continuo a farlo ora che le cose non vanno a gonfie vele. Ci salveremo perché il nostro è uno spogliatoio unito, composto da bravi ragazzi e buoni professionisti. Siamo nati per soffrire, su questo non c'è dubbio. Io, poi, più di tutti. Ho alle spalle mille battaglie, ci vuole altro per spaventarmi». Doudou a Cerreto Sannita Dopo un summit tra il giocatore e lo staff sanitario è stato deciso che da oggi Doudou si curerà nel centro riabilitativo di Cerreto Sannita. Il difensore senegalese, fuori da un bel pezzo a causa di una lesione muscolare, resterà nel comune campano fino a sabato. L'ecografia, programmata per stamattina, sarà effettuata nei prossimi giorni a Cerreto. Doudou ha accettato di buon grado questa soluzione nel tentativo di accelerare i tempi: «Non ce la faccio più a stare fuori, ho voglia di giocare e di rendermi utile al Bari». Amichevole col Bitonto Stamattina il Bari si allenerà agli ordini del professor Falasca: in programma altri test atletici. Nel pomeriggio, invece, partita amichevole contro il Bitonto, compagine che partecipa al campionato di serie D (ingresso libero, inizio ore 15). Ieri la squadra biancorossa ha effettuato una robusta e doppia razione di allenamento sul campo del «San Nicola» (il manto erboso del campo dell'antistadio è in fase di ristrutturazione). In mattinata era assente solo La Vista (ha lavorato nella seconda seduta), mentre nel pomeriggio non s'è visto Gillet (dissenteria). Capitolo Gazzi: l'intervento (ernia inguinale) è perfettamente riuscito. Il giocatore dovrà restare a riposo assoluto per una settimana, poi comincerà la fase riabilitativa. Nel giro di tre settimane tutto dovrebbe tornare a posto. Antonello Raimondo
