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25/09/04 - Bari-Torino, che lotta a centrocampo

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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25/09/04 - Bari-Torino, che lotta a centrocampo

Messaggioda Marcomerlino » sab set 25, 2004 9:35


Gazzetta del Mezzogiorno

Prossima fermata, il Torino. Il Bari ammaccato dalla penalizzazione prova a rialzare la testa in una serata che si annuncia da brividi. C'è il Toro di Ezio Rossi, l'armata granata che ha infilzato per tre volte consecutivamente il «torero» di giornata e viaggia spedito in vetta alla classifica in compagnia dell'Albinoleffe. Valori tecnici e qualità di gioco sono sotto gli occhi di tutti, anche di un Bari che deve recuperare morale e terreno. Vedersi sfilare dopo meno di 24 ore un punto sacrosanto conquistato a Cesena, non è la strada migliore per affrontare la settimana con il sorriso. Sudi, lotti, recuperi, segni e poi... puff, come un sogno che finisce all'alba.
L'anima «toro», da sempre portata ad esempio, ma anche l'anima Bari, di questa nuova squadra che Carboni lentamente ha resettato e ricostruito. All'interno della sconfitta di Catanzaro e dei due pareggi con Perugia e Cesena, c'è una formazione che non molla, reagisce agli eventi, getta in campo tutto quanto il momento e la condizione consentono. Direte che è ordinario nel mondo del calcio; bene, da queste parti è invece straordinario: avete già dimenticato il recente passato?
È in mezzo al campo che la partita potrà decidersi. Bari e Torino vantano centrocampisti fra i migliori della B. Da un lato Conticchio, Codrea, De Ascentis e le magie di Pinga; dall'altro gente come Carrus, Goretti, Scaglia, La Vista e l'ardore di Bellavista. Dipenderà, molto o quasi tutto, dall'interpretazione che si vorrà dare a questa gara, al di là del modulo scelto e degli uomini mandati in campo. Proporsi un po' troppo all'indietro, come accaduto contro il Perugia, potrebbe non bastare, sarebbe anzi sufficiente al Torino per imprimere al match la propria velocità e fantasia.
Tre giornate di campionato, un solo punto all'attivo, visto che quello di Cesena è stato negato da chi i mortaretti farebbe bene a farli scoppiare da qualche altra parte (speriamo che non sia un punto sul quale versare lacrime amare a fine campionato). Biancorossi senza il briciolo di una vittoria e con la valigia piena di rimpianti e recriminazioni. Giuste, circostanziate da fatti, ma non certo alibi per una squadra che si è tirata addosso le sventure (leggasi sconfitte) come se avesse una calamita incorporata nella propria struttura. Recriminazioni, ad ogni modo, che non producono effetti in classifica.
Un Bari anche bello, a tratti, ma che si è rivelato terribilmente fragile se preso di infilata. Ingenuo nel mettere in atto la tattica del fuorigioco, sia a Catanzaro che a Cesena, quando l'applicazione delle diagonali difensive ha messo Gillet davanti all'irreparabile. Vero, come dice Carboni, che certi automatismi vanno registrati, ma tutto sommato una difesa che non brilla in rapidità farebbe meglio a provarne uno in meno e tornare a casa, specie quando si gioca in trasferta, dove arbitri e guardalinee sono molto più elastici nella valutazione. Maggior attenzione è indispensabile davanti a gente come Marazzina o Quagliarella (se giocherà), fino ad oggi bomber «crudeli» e sempre a segno.
I palinsesti delle scommesse non danno molto credito alla formazione di Carboni. Il successo barese è dato a oltre i 3 punti di coefficiente. Una cinquantina di euro li rischieremmo: la ruota gira e la sfiga non può mica prendere casa da queste parti...

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