grande fratello ha scritto:Che la società non abbia intenzione di indebitarsi per provare a salire, non ci piove. Consideriamo che il Verre della situazione, che per strappare al Palermo avrebbero dovuto pagarlo più di quello che già prende, Mignani difficilmente lo avrebbe considerato come mezzala ma come trequartista, e comunque non ti avrebbe garantito un bel nulla. Sappiamo che tanti giocatori hanno bisogno di tempo per integrarsi. Se non andiamo in A ci ritroviamo con un bel gruzzolo buttato, e mi darebbe molto fastidio sentir parlare di ridimensionamenti, come qualche anno fa. Pertanto, se la politica dei piccoli passi é concreta, mi faccio bastare questo modus operandic' caus ha scritto:Le chiacchiere astratte e gli alibi di chi vuole essere più realista del re. I fatti dicono altro: il 14 gennaio dopo il 4-0 al Parma eravamo a pari punti col Genoa con una squadra che nessuno, NESSUNO, aveva e avrebbe potuto prevedere così competitiva e forte. Mister Mignani indicò come rendere ancora più competitiva questa squadra, spinto dalla giusta ambizione e consapevolezza che si poteva raggiungere un obiettivo impossibile da immaginare a inizio stagione ma le sue richieste sono state del tutto ignorate: chiese un sostituto di Maiello e una mezzala strutturata. E sul mercato questi giocatori di livello e pronti c'erano, ad esempio Verre che sta facendo la fortuna del Palermo. Ma questa società non ha la volontà e l'ambizione di salire altrimenti si sarebbe mossa per tempo (subito dopo sono arrivate le sconfitte con Palermo e Perugia). Sono arrivati giocatori che in due mesi hanno giocato spezzoni di partita senza dare finora contributi importanti, siamo rimasti Maiello dipendenti e sono cresciute le aspettative dei tifosi che spesso non sanno fare i conti con i limiti di questa squadra. Scaricando su Mignani e i giocatori responsabilità che sono tutte della proprietà .
Questo modus operandi che dici tu va benissimo ed è giustissimo per una società "normale". Ma noi non siamo una società normale.
Il nostro problema è sempre e solo uno, la multiproprietà , con tutti i vincoli imposti dal regolamento.
La politica dei piccoli passi, nella nostra situazione, ci porterà a perdere spettatori, entusiasmo e visibilità . Nella nostra situazione, qualora ci fosse la reale intenzione di salire in serie A, il ferro va battuto finché è caldo.
La nostra attuale squadra è costata poco, i debiti che abbiamo sono dovuti ai campionati scorsi, ma coperti dal valore potenziale di mercato di Cheddira e Caprile. Noi non siamo una società in crisi finanziaria a tal punto da non poterci permettere un mercato un pochino più ambizioso!
La politica dei piccoli passi va bene ma devi assolutamente trattenere anno dopo anno i migliori giocatori (alzando gli ingaggi). Se l'anno prossimo diamo via Caprile e Cheddira, se perdiamo anche Folorunsho, Benedetti, Di Cesare e Antenucci, per far crescere la qualità della squadra non solo devi trovare sul mercato dei giocatori almeno di pari valore di questi, ma devi alzare anche il tasso tecnico in quei ruoli in cui siamo più carenti... in pratica per l'anno prossimo partiamo solo con Maita, Maiello, Vicari e Zuzek, tutto il resto è una incognita... politica dei piccoli passi, si, direi politica dei piccolissimi passi... non sarebbe stato più facile provare a prendere Verre a gennaio? Se ci andava male, ce lo saremmo già trovato in squadra l'anno prossimo!