Antonio Di Gennaro, ex calciatore, tra le altre di Verona e Bari, ora commentatore sportivo per la Rai, ha parlato a Radio Punto Nuovo in vista della sfida tra Avellino e Bari.
Queste le sue parole: "Il Bari sta bene, sa del valore della squadra che è stata allestita. E' rimasta sempre con i piedi per terra e dopo le due sconfitte che ha subito ha capito diverse cose sul campionato. L'Avellino viene da un buon momento, dopo la burrasca iniziale, quando anche l'allenatore era in bilico. Hanno ripreso a correre, la proprietà vuole andare in B, quindi sarà un incontro acceso. Non sarà decisivo per il Bari, forse per l'Avellino sì, perchè se dovesse perdere, oltre al distacco, anche a livello psicologico sarebbe una mazzata. Per il Bari è una prova importante, prima della conclusione del girone di andata".
Sui moduli: "I moduli sono importanti ma quello che conta è l'atteggiamento di come affronti le partite. Io Pierino Braglia me lo ricordo diversi anni fa, quando giocava nella Fiorentina. Era già un allenatore anche da calciatore. Ha qualche anno più di me. E' nato con un 3-4-3, poi anche lui ha cambiato e si è adeguato. Io credo che il Bari soffra contro le squadre che si schierano con il 3-5-2, perchè coprono bene il campo. Fino ad adesso così è stato, poi magari l'Avellino fa 3-5-2 e perde 3-0 lunedì, questo è il calcio. Però ricordo alcune gare, anche ad Andria, i pugliesi soffrire il 3-5-2".
Sul pubblico: "Io credo che senza pubblico le partite siano delle amichevoli. Lunedì mi aspetto il pubblico delle grandi occasioni al Partenio, una gara sentita e molto accesa. A Bari è tornato da due partite il tifo organizzato e ad Avellino sicuramente ci saranno".
Sul campionato: "Anche Bari gli scorsi anni ha sofferto i cambi di allenatori. Da Cornacchini, poi è arrivato Vivarini che ha perso la finale playoff con la Reggiana, poi l'anno scorso Auteri, Carrera, poi esonero anche di Carrera. Insomma. Quest'anno il direttore sportivo Polito ha voluto a tutti i costi Mignani, ha fatto un ottimo mercato, ha piazzato diversi esuberi. La Serie C è difficile, ogni campo è una trappola. Questo girone è sempre stato così, sarà così e il Bari sa che Avellino è una tappa importante se vuole salire in Serie B".
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