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08/10/04 - Il Bari ritrova la serenità

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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08/10/04 - Il Bari ritrova la serenità

Messaggioda Marcomerlino » ven ott 08, 2004 12:20


(Gazzetta del Mezzogiorno)

Un filo di ritrovata serenità, un sorriso in più sull'aereo che ieri mattina ha riportato a casa i biancorossi. Il pareggio di Verona rinsalda soprattutto il morale, ammaccato dalle due precedenti partite sciupate al San Nicola. La classifica resta ambasciatrice di paure, ma il Bari versione veronese aiuta a fare spazio all'ottimismo. «La classifica è cortissima - commenta Guido Carboni lanciando lo sguardo dall'alto verso il mare - siamo tutti lì anche se ci sono stati risultati di rilievo, come le vittorie di Pescara e Crotone. È importante raggiungere un po' di continuità, una vittoria poi gonfierebbe il morale dei ragazzi. In questo momento il Bari somiglia a un pugile che deve allargare i gomiti. Fino a gennaio... Perché è in quel mese che si vincono e si perdono i campionati, ci si salva o si retrocede».
C'è rammarico per il risultato, rammarico per l'ennesimo rigore a favore non fischiato (solo Giannoccaro non ha visto la maglia di Santoruvo allungarsi fino al collo, ndr), per il primo successo ancora rinviato quando sembrava davvero a portata di mano. Un Bari più quadrato, con una identità, messo in campo secondo una logica precisa. Una squadra in progresso, alla quale è mancato il colpo del kappaò sotto rete: «Sul calcio di rigore non concesso dico soltanto che non è la prima volta. Non voglio regali, ma che ci fischino il giusto. Bene a tratti - dice il tecnico - è mancata purtroppo la zampata vincente, lo "spunto" per mettere in tasca i tre punti. Serve maggiore cattiveria sotto rete. Sottolineo, però, la buona prova di Anaclerio e Santoruvo. Vincenzo fino ad oggi ha giocato sempre perché in questo periodo mi serve un giocatore come lui, sempre generoso. Gigi ha svolto un ottimo lavoro di raccordo, avrebbe potuto segnare anche: è un calciatore importante, ha risposto con i fatti alla chiamata, devo recuperarlo totalmente. Fossimo passati in vantaggio, sarebbe stata una partita in discesa. Ma bisogna pure avere la forza, la pazienza, di accettare la politica del passo dopo passo. Il lavoro alla fine paga sempre. Ho visto corsa, determinazione, attenzione. Se Gillet non ha compiuto nemmeno un intervento... Ma questa considerazione non fa altro che aumentare la mia incazzatura, dispiace non riuscire a raccogliere di più».
La difesa che chiude per la prima volta senza reti al passivo, alcune scelte pesanti, la «sua» panchina. Carboni spiega e commenta. Parole in libertà. In fondo agli occhi, forse, un velo di tristezza: «Il reparto arretrato ha svolto un lavoro puntuale, usufruendo pure dell'equilibrio di squadra. Per quanto riguarda le scelte, direi che sono state scelte dolorose (il riferimento, in particolare, è all'esclusione di Bellavista, ndr). Ho dovuto sacrificare qualcuno molto importante per me e per tutta la squadra. Ma un tecnico decide anche in base all'avversario che ha di fronte. Niente è definitivo, c'è sempre bisogno di tutti. Tra l'altro ho una rosa contata. Per quanto mi riguarda, ho vissuto la serata in estrema serenità. Con tutti i limiti, questi ragazzi hanno mostrato carattere e personalità. Bisognerebbe capire che qui a Bari si è voltato pagina e che le difficoltà all'inizio andavano messe in conto. Per il sottoscritto Bari si tratta di un punto di partenza. A volte mi pare che ci sia un po' di prevenzione. Ma questo Bari crescerà. Credo, in fin dei conti, che si sia sbagliato soltanto due tempi, contro il Torino e l'Albinoleffe. Certo dopo Verona mi aspetto una reazione anche al San Nicola».
Tre giorni di pausa, poi ancora campionato. Domenica (alle 15) da brividi contro il Genoa: «Ci troveremo davanti una corazzata, solo un grande Bari potrà tenere testa ad una formazione costruita per vincere come quella di Cosmi. Mai dire mai quando il pronostico sembra chiuso. Io credo nel grande colpo. In Liguria ho vissuto un passaggio della mia carriera da allenatore, un'avventura che non durò moltissimo. Mi ritrovai in un ambiente particolare, una società che voleva la serie A e finì puntualmente per salvarsi al termine della stagione. Una storia del passato, oggi conta solo il Bari. Per fortuna, invece, è l'ultima puntata del tour de force, dovrò ancora centellinare le forze».
Ieri pomeriggio allenamento a tarda ora dopo la levataccia di Verona. A riposo Doudou a causa di un risentimento muscolare. Oggi il medico sociale Alfonso De Nicola valuterà le condizioni del senegalese. A proposito di difensori: considerato l'esiguo numero di giocatori a disposizione di Carboni, si fa largo l'ipotesi di un reintegro di Brioschi.

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