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26/09/04 - Grande Toro, il Bari si arrende

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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26/09/04 - Grande Toro, il Bari si arrende

Messaggioda Marcomerlino » dom set 26, 2004 9:30


(Gazzetta del Mezzogiorno)

Prima sconfitta interna, la classifica comincia a non piacere. Vince il Torino e sul verdetto non c'è nulla da eccepire. Un Bari timido, incapace di costruire per tutto il primo tempo e per larghi tratti della ripresa. Produzione sotto porta pari allo zero, se non fosse per un legno colpito da Lipatin su punizione. Va bene che di fronte c'era una delle due capolista, ma un atteggiamento tanto remissivo è costato il match.
Quarta partita e quarto modulo dell'era Carboni. Il tecnico biancorosso tira fuori Doudou e Gazzi e opta per uno schieramento prudentissimo. Tre marcatori centrali (Sibilano, Bianconi e Anaclerio), due esterni più preoccupati di difendere che di attaccare (Bellavista e Scaglia), reparto centrale con La Vista, Carrus e Goretti, con Motta e Santoruvo a cercare fortuna davanti. Un 5-3-2 più che un 3-5-2. La conseguenza è di facile lettura: squadra che si consegna ad un Torino schierato con il classico 4-3-3 ad alto potenziale di gioco e pericolosità.
La formazione granata sale fin troppo facilmente, gira palla e punta Gillet con buona frequenza, spinta dalla genialità di Pinga, dall'impeto di Franco, dal fiuto della porta di Marazzina, dalla geometria di Codrea e dalla forza d'urto di Balzaretti, un tipo alla Chiellini.
Il Bari è una squadra timida timida, troppo passiva di fronte ad un avversario che tocca palla con sapienza. Rattrappita nella propria metà campo, la squadra di Carboni lascia al proprio destino la solita mobilità di Santoruvo e le lunghe pause di Motta. Una specie di «stiramento» tattico, ma pure la rinuncia all'offesa, nonostante i due attaccanti e La Vista. Scaglia prigioniero sulla linea dei «centrali» priva il Bari anche di una ipotetica spinta, oltre a soffrire Pinga.
E il Toro comincia la sua partita, fatta di fraseggi e improvvise verticalizzazioni: la gran bomba di Balzaretti dopo un quarto d'ora scalda le mani di Gillet, proteso in tuffo sulla sua sinistra a deviare in corner. Tocca poi a Conticchio presentarsi in area barese dopo una rapida intuizione di Pinga e Codrea, questa volta c'è Sibilano a chiudere. Con facilità estrema i granata si approcciano dalle parti di Gillet, ancora determinante al 18', quando Balzaretti incrocia per Marazzina, che si infila fra i centrali baresi e di testa chiama al miracolo il portiere belga. Un distillato di sofferenze: Goretti perde palla, ripartenza immediata e Marazzina fermato solo dal fischio arbitrale che punisce un fallo di Franco. Tatticamente non va, tecnicamente neanche. Il Bari non organizza gioco, neppure ci prova. La confusione aumenta dopo trenta minuti: difesa a quattro, Anaclerio a destra, Bianconi e Sibilano centrali, Scaglia a sinistra; Bellavista sale a centrocampo, sul lato mancino. E il Torino sfiora ancora e di nuovo il vantaggio, con Marazzina al 40' e 44', numeri di altra categoria dopo intuizioni di Balzaretti. In tutta questa mediocrità, il Bari sfiora perfino il jolly a tempo ormai scaduto: Goretti, unico guizzo, se ne va approfittando di una distrazione della difesa granta, scoperta; in posizione laterale, solo davanti a Sorrentino, pensa giusto di servire Motta, che invece di chiudere in rete... resta di sasso. Pericolo scampato.
In avvio di ripresa finalmente Carboni aggiusta il Bari. Un più lineare 4-4-2: Bellavista e Anaclerio esterni difensivi dietro Goretti e Scaglia; Sibilano e Bianconi centrali con Gazzi (fuori La Vista) e Carrus a proteggere, le solite due punte. Sembra meglio, almeno in avvio, con i biancorossi che prendono un pizzico di coraggio e guadagnano metri e corner, tutti senza costrutto. C'è soltanto un tentativo di Santoruvo di testa. Ma gli affanni del Torino sono passeggeri, perché i granata riprendono in mano i ritmi della partita. Maniero rileva Franco, aumenta il peso davanti. Ma è la velocità di Marazzina a mandare in tilt la difesa biancorossa, apparsa sempre in difficoltà di fronte alle accelerazioni: Maniero pesca il corridoio giusto, Marazzina ci va, Sibilano non ha il passo e cintura in area l'attaccante granata: accenni di rissa fra De Ascentis, Anaclerio e Bellavista, tre minuti buoni prima che Pinga trasformi due volte dal dischetto.
Il Bari ci prova, più con confusione e cuore che con lucidità. Lipatin rileva Carrus, Santoruvo si ritrova sulla testa una palla ricacciata malamente all'indietro dai granata: Sorrentino in angolo. Traversa di Lipatin su calcio di punizione, qualche mischia di troppo davanti all'incerto numero uno granata, un'altra punizione di Lipatin a fil di palo. Troppo poco.

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