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24/09/04 - Bari, si fa largo Bellavista

Le ultime news, prese da fonti ufficiali quali siti (non blog) giornali o tv riguardanti il Bari e tutto sul calciomercato: acquisti, cessioni, o semplici interessamenti. Il formato di un nuovo argomento deve essere del tipo GG/MM/AA - TITOLO.

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24/09/04 - Bari, si fa largo Bellavista

Messaggioda Marcomerlino » ven set 24, 2004 12:54


(Gazzetta del Mezzogiorno) Qualcuno racconta che il turnover sia un male necessario. Una sorta di polizza per il futuro, forse l'unica strada per garantirsi equilibrio nella gestione atletica del gruppo. Dura la sua legge, amari i suoi risvolti. Ma il turnover esiste. E, quindi, non si discute.
Soprattutto quando l'alternanza degli uomini a disposizione non è solo una necessità al cospetto di affanni dalla chiara natura fisica, bensì la possibilità di variare il modulo o il tipo di gioco senza che la qualità generale della squadra ne risenta. L'abbondanza si vince anche così, spiegando a Tizio o a Caio che riposare fa bene. Perché quando si è riposati le gambe girano di più. E meglio.
Parola più, parola meno è quanto Carboni avrà raccontato ad Antonio Bellavista, capitano e simbolo di questo Bari. Per la prima volta, da quattro anni a questa parte, al centrocampista bitontino è toccato stare fuori per scelta tecnica. Un giorno speciale, una sensazione strana, anche il timore di perdere credibilità agli occhi della gente. E sì, perché un calciatore sa essere fragile come un bambino sui banchi di scuola. Per un voto basso in pagella, magari per una panchina di troppo.
Per fortuna Antonio Bellavista è un ragazzo intelligente prima che un professionista esemplare. Quella panchina galeotta fa già parte del passato. Incassata, digerita, metabolizzata. Soprattutto, capìta. Bravo lui, vero. Ma anche bravo Carboni a fargli sentire la propria fiducia, a non smontare il suo castello di sogni, aspettative, ambizioni. Bellavista era e resta un punto fermo. Il primo «acquisto» del mister toscano, che al suo arrivo a Bari chiese e ottenne la conferma del guerriero bitontino. Insomma, una panchina che non lascia il segno, ma che fa solo parte di una oculata gestione del gruppo.
«Nel Bari ci sono tanti calciatori bravi - dice Bellavista, che contro il Torino ha ottime chances di essere riproposto nell'undici titolare, magari per tenere a bada quel piccolo fenomeno di Pinga - e i calciatori bravi sono sempre ben accetti. Normale che l'allenatore faccia le sue scelte anche alla luce di un calendario molto compresso. Sabato giocheremo la terza partita in otto giorni. Poi, a distanza di sette giorni, un altro ciclo di tre match a distanza ravvicinatissima. Insomma, il mister cerca di schierare una squadra che sia sempre al massimo della forma».
«La panchina non è un problema - aggiunge il capitano biancorosso, che a Cesena ha lasciato la fascia all'amico Sibilano - anche se tutti vorrebbero giocare, inutile prendersi in giro. Fosse per me... non mi fermerei mai, anche perché il Bari è una malattia. Per questa squadra ho giocato in condizioni fisiche penose, spesso fuori ruolo. Ma l'ho fatto a testa alta, con l'orgoglio di essere e sentirmi barese. Con questa maglia ho toccato il fondo a Venezia, con questa maglia voglio tornare in alto».
«Spero di tornare in pista già domani sera - conclude il ventisettenne mediano biancorosso - anche se, naturalmente, la decisione spetta solo a mister Carboni. Contro il Torino ci aspetta una battaglia. Loro sono fortissimi, la classifica è lì a testimoniarlo: tre vittorie in altrettante giornate e primato ultra meritato. Avete visto che spettacolo quei tre lì davanti? Pinga, Marazzina e Quagliarella stanno facendo grandi cose: dovranno essere controllati con la massima attenzione e non solo dai difensori. Guai a dar loro campo. Anche se mi preme sottolineare come sia la squadra granata nel suo complesso a meritare rispetto e considerazione. Paura, no. Averne vorrebbe dire aver già perso in partenza, contro tutti i tipi di avversari. E noi non possiamo più permettercelo. Specie dopo la penalizzazione di un punto che ci ha privato di un risultato prezioso, importante, meritato. Un provvedimento forte, che non avrà però il potere di tagliarci le gambe. Siamo un gruppo forte e unito. Sapremo reagire anche a questa mazzata. Continuando a lavorare con impegno e intensità. Come d'altronde abbiamo sempre fatto finora».

sv22

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Messaggioda sv22 » ven set 24, 2004 14:59


Grande antonio, lo stimo sempre +, è davvero un grande, sarà lui la nostra bandiera, uno che nn si tira mai indietro a niente, lotta combatte e fa di tutto per questa suqadra in campo!!!
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