mer giu 13, 2018 15:08
mer giu 13, 2018 15:15
mer giu 13, 2018 15:32
AdriAMB ha scritto:Questo articolo è a dir poco penoso. Fa passare Grosso per l'allenatore brutto e cattivo e viene additato come unico responsabile di questa stagione che sembra quasi fallimentare (sportivamente parlando, quando non è assolutamente vero). Grosso storce il naso quando vede mancare attrezzi in palestra (tanto per citarne uno). E non fa bene? I giornalisti baresi cambiano i suoi discorsi, lui si incazza e decide di non parlare più con loro, e la colpa sarebbe di nuovo sua?
"Una città pronto a travolgerlo di affetto...". Sì certo, a patto che si vinca sempre. Altrimenti via incompetente, somaro, scarso, bidone, inutile e via dicendo...
mer giu 13, 2018 16:07
mer giu 13, 2018 16:17
Pino ha scritto:Un domanda. Leggo che Grosso non ha raggiunto gli obiettivi. Quali sarebbero stati gli obiettivi non centrati? La serie A? La Coppa Italia? No... perchè se parliamo di serie A, nel mentre del campionato, più di qualcuno - alle prime avvisaglie di risultati che non arrivavano - rimproverava chi si lamentava dicendo che nessuno aveva promesso la promozione.
Poi... situazioni imbarazzanti a parte (incapacità ad accettare i limiti societari, il pulmino, il campo di allenamento, lo spogliatoio ecc. ecc.) mi colpisce il fatto che si giudichi un intero campionato tirando le somme nell'ultima partita contro il Cittadella. Mi chiedo dove fosse stato fino a quella partita Enzo Tamborra, che pure le commentava su Sky. Cioè in quante partite si è entusiasmato nel'aver visto il Bari? Non ricorda che in più di un'occasione il Bari ha ripetuto quell'atteggiamento di "giocare solo 45 minuti" già ammirato con i predecessori di Grosso? E le volte che il Bari è sceso in campo con una formazione diversa dalla precedente, creando uno scompiglio mentale nei giocatori, costretti ogni volta ad avere al fianco un compagno di squadra diverso?
Perchè il giornalista non evidenzia proprio quello scompiglio mentale appartenente al mister che ha provocato reazioni in una parte della tifoseria già nei primi 45 minuti, una tifoseria stanca di non vedere concretizzata un'attesa lunga 10 anni?
Oggi si tirano le somme. Come sempre, oggi. Come sempre a giochi finiti quando i segnali si avvertivano già da settimane. Ma guai a lamentarsi, bisognava aspettare la fine altrimenti i giocatori si sarebbero demotivati. Poveri noi, ancora a credere che gente di 30-35 anni, con centinaia di partite alle spalle, si demotivava per qualche fischio proveniente dalle tribune. E non per la confusione mentale di chi li mandava in campo.
E pensare che era già accaduto a Bari, più volte, una situazione del genere. NON ME LO AUGURO, ma se dovesse riaccadere rileggeremo i soliti slogan "State a casa", "Doppiofedisti", "Tirapiedi", "Tendegnore"... Poi "Tutti allo stadio", bla, bla, bla. Confondendo la passione e lo spirito critico con l'attaccamento alla maglia. Ovviamente per chiudere il discorso.
Intanto l'ennesimo allenatore se ne va, il Bari è senza soldi, ennesima rivoluzione ed ennesimo campionato di B (perchè il Bari si iscriverà).
La storia insegna, facciamone tesoro.
mer giu 13, 2018 17:04
u cheyenne ha scritto:Ragazzi ora basta! Fino a quando si scherza ok. La Bari sportiva si stringe attorno ai tifosi del Verona per questa tremenda notizia.
mer giu 13, 2018 18:27
mer giu 13, 2018 18:42
mer giu 13, 2018 19:00
re di coppe ha scritto:Io credo che ad ognuno vadano ascritte colpe e responsabilità: d'altronde si vince o si perde sempre insieme, mai da soli.
La società ha delle gravi responsabilità come si legge nell'articolo, ma Grosso ha delle colpe gravi che sono tutte sue.
1. Se decidi, dopo una carriera da calciatore che ha toccato dei momenti di gloria, di fare l'allenatore devi avere l'umiltà di cominciare da capo e ascoltare tutte le critiche senza offenderti. Non puoi evitare all'improvviso i contatti con la stampa locale e parlare solo con Sky (per obblighi contrattuali): se qualcosa non ti va giù, parla con il diretto interessato. Un allenatore guadagna di più di una persona normale perchè fa parte di un mondo che è "mosso" dai tifosi: non puoi volere un'esistenza normale o speciale a convenienza a seconda dei momenti.
2. Se sei un uomo di calcio, e Grosso lo è stato, sai meglio dei tifosi che la tua squadra non gioca bene e spesso i calciatori non stanno dando tutto. Se qualcuno lo sottolinea (tifosi, giornalisti) non te la prendere. D'altronde si è avuta la prova che quando il Bari in autunno esprimeva un buon calcio, i tifosi sono stati pronti ad applaudire e a riempire lo stadio.
3. Se ci sono grossi problemi che non conosciamo, dimettiti (Nicola si è dimesso a Crotone, Gautieri a Bari).
4. Ci sono stati tanti esempi nel calcio che hanno dimostrato che è possibile fare bene anche sotto la pressione di gravi crisi societarie (Nel 2006 vincemmo i mondiali senza dirigenti e con un calcio italiano distrutto; Gattuso riuscì a Pisa a lavorare bene nonostante la società fosse travolta da altre situazioni; perfino Alberti e Zavettieri riuscirono a fare bene con l'incombenza di un fallimento).
mer giu 13, 2018 19:12
Pino ha scritto:Un domanda. Leggo che Grosso non ha raggiunto gli obiettivi. Quali sarebbero stati gli obiettivi non centrati? La serie A? La Coppa Italia? No... perchè se parliamo di serie A, nel mentre del campionato, più di qualcuno - alle prime avvisaglie di risultati che non arrivavano - rimproverava chi si lamentava dicendo che nessuno aveva promesso la promozione.
Poi... situazioni imbarazzanti a parte (incapacità ad accettare i limiti societari, il pulmino, il campo di allenamento, lo spogliatoio ecc. ecc.) mi colpisce il fatto che si giudichi un intero campionato tirando le somme nell'ultima partita contro il Cittadella. Mi chiedo dove fosse stato fino a quella partita Enzo Tamborra, che pure le commentava su Sky. Cioè in quante partite si è entusiasmato nel'aver visto il Bari? Non ricorda che in più di un'occasione il Bari ha ripetuto quell'atteggiamento di "giocare solo 45 minuti" già ammirato con i predecessori di Grosso? E le volte che il Bari è sceso in campo con una formazione diversa dalla precedente, creando uno scompiglio mentale nei giocatori, costretti ogni volta ad avere al fianco un compagno di squadra diverso?
Perchè il giornalista non evidenzia proprio quello scompiglio mentale appartenente al mister che ha provocato reazioni in una parte della tifoseria già nei primi 45 minuti, una tifoseria stanca di non vedere concretizzata un'attesa lunga 10 anni?
Oggi si tirano le somme. Come sempre, oggi. Come sempre a giochi finiti quando i segnali si avvertivano già da settimane. Ma guai a lamentarsi, bisognava aspettare la fine altrimenti i giocatori si sarebbero demotivati. Poveri noi, ancora a credere che gente di 30-35 anni, con centinaia di partite alle spalle, si demotivava per qualche fischio proveniente dalle tribune. E non per la confusione mentale di chi li mandava in campo.
E pensare che era già accaduto a Bari, più volte, una situazione del genere. NON ME LO AUGURO, ma se dovesse riaccadere rileggeremo i soliti slogan "State a casa", "Doppiofedisti", "Tirapiedi", "Tendegnore"... Poi "Tutti allo stadio", bla, bla, bla. Confondendo la passione e lo spirito critico con l'attaccamento alla maglia. Ovviamente per chiudere il discorso.
Intanto l'ennesimo allenatore se ne va, il Bari è senza soldi, ennesima rivoluzione ed ennesimo campionato di B (perchè il Bari si iscriverà).
La storia insegna, facciamone tesoro.
mer giu 13, 2018 19:19
barivecchiano ha scritto:Grosso non mi mancherà, gioco noioso, squadra senza carattere, scelte tattiche discutibili, scarsa comunicatività...per l'amor del cielo almeno non ha fatto le figure di tecnici come Mangia e Stellone ma ragazzi...per allenare a Bari devi avere le palle, gente come Fascetti e Conte manca eccome...
mer giu 13, 2018 20:03
AdriAMB ha scritto:Questo articolo è a dir poco penoso. Fa passare Grosso per l'allenatore brutto e cattivo e viene additato come unico responsabile di questa stagione che sembra quasi fallimentare (sportivamente parlando, quando non è assolutamente vero). Grosso storce il naso quando vede mancare attrezzi in palestra (tanto per citarne uno). E non fa bene? I giornalisti baresi cambiano i suoi discorsi, lui si incazza e decide di non parlare più con loro, e la colpa sarebbe di nuovo sua?
"Una città pronto a travolgerlo di affetto...". Sì certo, a patto che si vinca sempre. Altrimenti via incompetente, somaro, scarso, bidone, inutile e via dicendo...
mer giu 13, 2018 20:05
Sal ha scritto:Qualcuno tra gli estimatori di Grosso deve dirmi cosa c***o ha fatto vedere di tanto straordinario Grosso a Bari, per me una emerita mazza. Uomo arrogante e presuntuoso che per essere definito allenatore ha bisogno di mangiare quintali di polvere dei campi di provincia.
mer giu 13, 2018 20:58
mer giu 13, 2018 21:31
Pino ha scritto:I giocatori li ha voluti lui. Ha avuto il tempo per far conoscere il suo "credo" e ha avuto il pubblico dalla sua parte. Fino a quando Galano e Improta hanno trovato la porta, portando il Bari in testa alla classifica, non può proprio lamentarsi. Bloccatosi l'attacco, si sono fermati lui e la squadra.
E i brutti pensieri, poi rivelatisi profezie, si sono insinuati in chi leggeva le partite in tutte le sfumature. Senza farsi prendere dal tifo, ma cercando di capire "perché".
Oggi capiamo meglio molte cose, oggi ci rendiamo conto che non è cambiato purtroppo nulla.
Detto questo, il Bari di quest'anno non era un canotto e le altre corazzate, ovvero l'erba del vicino più verde. Il Bari di quest'anno poteva giocarsela molto di più di quanto se l'è giocata. Peccato che non ho mai sentito e/o letto una dichiarazione con la quale si dichiarava di puntare alla serie superiore. Mai! Come se, se fosse successo, sarebbe stato come un dono del cielo. E non per meriti, ancor meno per programmazione.
Ditemi voi, tornati in testa alla classifica e continuare a mantenere un profilo bassissimo, come se non interessasse. Quando sarebbero dovuti essere loro i primi a entusiasmare l'ambiente. Invece niente, perché sapevano i loro limiti economici.
Bisognava stare vicino alla squadra, noi tifosi, come se bastasse stare vicino alla squadra per vincere. Ci voleva ben altro, che non c'è stato.
Il prossimo campionato non rompessero le palle: chiarezza, programma e pedalare. In società e sul campo.