Sono tre uomini di 33, 41 e 49 anni, accusati di rissa pluriaggravata. Sarebbe stato proprio il padre del bambino a far scattare l'aggressione, sferrando un violentissimo colpo a un altro tifoso
Martedì 06 Maggio 2025, 16:00

BARI - La polizia, a conclusione dell’attività investigativa svolta ininterrottamente dopo gli episodi di violenza accaduti all’esterno dello stadio San Nicola di Bari durante la partita in casa contro il Pisa, ha tratto in arresto tre soggetti, di 33, 41 e 49 anni, accusati del reato di rissa pluriaggravata. Tra loro anche la presunta vittima del pestaggio, picchiato davanti al figlio minore: sarebbe stato infatti lui a sferrare per primo un violentissimo colpo a uno degli aggressori.
La tifoseria organizzata barese, nell’ambito di una contestazione da diverso tempo in atto nei confronti della presidenza della società, dopo aver avuto regolarmente accesso all’interno dell’impianto sportivo, ha raggiunto gli spalti della curva nord superiore senza vessilli e bandiere, esponendo solo uno striscione. Alle 15.25, in maniera coordinata e programmata, gli appartenenti ai principali gruppi ultras hanno abbandonato lo stadio e circa 300 di loro si sono radunati nel parcheggio antistante la curva nord. A seguire, la maggior parte degli ultras ha raggiunto il parcheggio antistante la tribuna d’onore, posizionandosi davanti al varco di accesso numero 1 dove è stata inscenata un'ulteriore contestazione.
Nel parcheggio della curva nord, si è registrato un violento tafferuglio, sedato solo dall’intervento di alcune pattuglie della Polizia di Stato, che hanno identificato uno dei protagonisti. Le immagini diffuse dai canali social hanno ripreso la violenta aggressione subita da un soggetto che in quel momento si trovava vicino ad un bambino in lacrime.
Nel dettaglio, pochi minuti prima del presunto prestaggio diffuso con il video amatoriale sui social, in un’area adiacente è avvenuta la lite che ha visto coinvolti proprio il padre del minore, la presunta vittima, e un altro tifoso. Proprio il primo ha cominciato sferrando un micidiale colpo al viso del rivale, crollato a terra, mentre il primo ha continuato a colpirlo fino a quando non sono intervenuti gli altri, sedando gli animi. Un paio di minuti dopo, l’aggressore, che nel frattempo si era spostato di alcuni metri, è stato circondato da un gruppetto di almeno quattro persone ed a sua volta fatto bersaglio di calci e pugni davanti al figlio minore, che ha assistito alla scena, inerme.
Tutti e tre sono stati condotti in carcere.
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