***Campionato di Serie C Topic Unico***
Inviato: gio apr 26, 2012 15:12
Riporto un articolo di dieci giorni fa sulla crisi della Lega Pro:
Lega Pro: un universo allo sfascio
di Giovanni Adinolfi
26 fallimenti nell’estate del 2010, 14 in quella del 2011. Sono questi i numeri della Lega Pro targata Mario Macalli, Presidente dai due volti, rivoluzionario e arrembante a parole, inconcludente e arrendevole nei fatti. Non ricordiamo un’iniziativa o una innovazione positiva apportata da chi occupa quella poltrona da diversi anni. Un Presidente è di solito il primo responsabile per lo sfascio delle formazioni appartenenti alla propria Lega, ma a sentire le sue interviste le colpe sono di chiunque (congiuntura economica, imprenditori squattrinati, diritti tv insufficienti, squadre che scendono dalla B già indebitate e squadre di Serie D troppo piccole). Mai un’ammissione di qualsiasi benché minimo peccatuccio. Eppure la Ex Serie C (divisa in C1 e C2 oltre 33 anni fa) aveva bene o male sempre resistito, con la media di 2, massimo 3 fallimenti a stagione. Negli ultimi anni l’emorragia è stata devastante e non convince la storia delle squadre piccole, perché purtroppo anche grandissime città dall’illustre passato hanno fatto una brutta fine. Si ricorda, inoltre che la bellezza del calcio risiede proprio nell’imprevedibilità dell’esito finale, per cui se un paese di 5mila anime ha la forza di vincere campionati su campionati e di approdare al professionismo, non si può poi considerare le ridotte dimensioni come motivo per interrompere la “favola”. Con questa logica nella prossima stagione si dovrebbero fermare i campionati e ridisegnare le categorie in base al bacino d’utenza, avendo però l’accortezza di rimuovere il calcio dalla categoria sport, inserendolo alla voce geopolitica. Fatta questa premessa, è chiaro che la Riforma della Lega Pro diventerebbe quasi inevitabile se nei prossimi mesi si ripresentasse un’ecatombe come nelle ultime due. Nonostante dalle stanze dei bottoni si parli di format invariato, l’idea va a scontrarsi clamorosamente con l’altro diktat, il blocco dei ripescaggi. Con format invariato, una dozzina di fallimenti in arrivo e senza ripescaggi, si andrebbe verso due gironi di Prima Divisione da 15 squadre e due di Seconda Divisione da 14. Nella prossima stagione si avrebbero quindi campionati ridotti all’osso ma soprattutto con la certezza della Riforma nel 2013/14, nessuno avrebbe in C2, interesse a costruire una squadra per vincere, ma tutti penserebbero a mantenere immacolati i bilanci, assicurandosi il passaggio automatico nella C unica 12 mesi dopo. Una stagione interlocutoria svuotata da ogni contenuto tecnico, a cui potrebbe partecipare anche la società di Lotito e Mezzaroma, indipendentemente dal nome che avrà. Un campionato che sicuramente non passerà agli annali e non aiuterà il calcio italiano a recuperare in credibilità agli occhi di un’Europa che fatica ad inserire la nostra Lega Pro nei palinsesti delle scommesse, sentendo spesso puzza di bruciato.
Procedure fallimentari, intanto si sono gia aperte per Triestina, Piacenza e Spal, mentre forti segnali di fragilità economica arrivano da Taranto, Eboli, Pagani, Cremona, Barletta, Foggia, Como, Siracusa, Busto Arsizio, Montichiari, Campobasso, Melfi, Vibo Valentia, Aversa e Isola Liri.
A Savona si era addirittura prospettato un ritiro della squadra a campionato in corso, scongiurato in extremis grazie soprattutto ai sacrifici dei giocatori.
Queste intanto, le società fallite (o che hanno rinunciato all’iscrizione) negli ultimi due anni, una lista che dovrebbe essere ben più lunga se anche alle società di Serie A e Serie B venissero applicate le stesse regole; a voi le conclusioni:
2011
Salernitana (sconfitta ai playoff di 1 divisione)
Atletico Roma (sconfitta ai playoff di 1 divisione)
Lucchese (1 divisione)
Gela (1 divisione)
Cosenza (retrocesso dopo playout dalla 1 divisione)
Cavese (retrocessa dalla 1 divisione)
Brindisi (2 divisione)
Canavese (2 divisione)
Rodengo Saiano (2 divisione)
Sanremese (2 divisione salvo ai playout)
Sangiovannese (2 divisione)
Crociati Noceto (2 divisione)
Pomezia (retrocesso a tavolino)
Villacidrese (retrocesso dalla 2 divisione)
A cui sono seguiti 6 ripescaggi e l’abolizione di un intero girone di Seconda Divisione.
2010
Ancona (unica formazione di Serie B)
Mantova (retrocessa dalla B)
Gallipoli (retrocessa dalla B)
Perugia (1 divisione)
Arezzo (1 divisione)
Rimini (1 divisione)
Figline (1 divisione)
Marcianise (1 divisione)
Legnano (2 divisione)
Alghero (2 divisione)
Olbia (2 divisione)
Sangiustese (2 divisione)
Pro Vasto (2 divisione)
Pro Vercelli (2 divisione, titolo rilevato dalla Pro Belvedere Vercelli)
Itala San Marco (2 divisione)
Cassino (2 divisione)
Potenza (retrocessa dalla 1 divisione, adesso revocata l’affiliazione)
Pescina (retrocessa dalla 1 divisione)
Monopoli (2 divisione)
Scafatese (2 divisione)
Manfredonia (2 divisione)
Noicattaro (retrocessa dalla 2 divisione)
Colligiana (retrocessa dalla 2 divisione)
Pro Sesto (retrocessa dalla 2 divisione)
Vico Equense (retrocessa dalla 2 divisione)
Igea Virtus (retrocessa dalla 2 divisione)
A cui sono seguiti 14 ripescaggi in Lega Pro e 20 in LND.
Lega Pro: un universo allo sfascio
di Giovanni Adinolfi
26 fallimenti nell’estate del 2010, 14 in quella del 2011. Sono questi i numeri della Lega Pro targata Mario Macalli, Presidente dai due volti, rivoluzionario e arrembante a parole, inconcludente e arrendevole nei fatti. Non ricordiamo un’iniziativa o una innovazione positiva apportata da chi occupa quella poltrona da diversi anni. Un Presidente è di solito il primo responsabile per lo sfascio delle formazioni appartenenti alla propria Lega, ma a sentire le sue interviste le colpe sono di chiunque (congiuntura economica, imprenditori squattrinati, diritti tv insufficienti, squadre che scendono dalla B già indebitate e squadre di Serie D troppo piccole). Mai un’ammissione di qualsiasi benché minimo peccatuccio. Eppure la Ex Serie C (divisa in C1 e C2 oltre 33 anni fa) aveva bene o male sempre resistito, con la media di 2, massimo 3 fallimenti a stagione. Negli ultimi anni l’emorragia è stata devastante e non convince la storia delle squadre piccole, perché purtroppo anche grandissime città dall’illustre passato hanno fatto una brutta fine. Si ricorda, inoltre che la bellezza del calcio risiede proprio nell’imprevedibilità dell’esito finale, per cui se un paese di 5mila anime ha la forza di vincere campionati su campionati e di approdare al professionismo, non si può poi considerare le ridotte dimensioni come motivo per interrompere la “favola”. Con questa logica nella prossima stagione si dovrebbero fermare i campionati e ridisegnare le categorie in base al bacino d’utenza, avendo però l’accortezza di rimuovere il calcio dalla categoria sport, inserendolo alla voce geopolitica. Fatta questa premessa, è chiaro che la Riforma della Lega Pro diventerebbe quasi inevitabile se nei prossimi mesi si ripresentasse un’ecatombe come nelle ultime due. Nonostante dalle stanze dei bottoni si parli di format invariato, l’idea va a scontrarsi clamorosamente con l’altro diktat, il blocco dei ripescaggi. Con format invariato, una dozzina di fallimenti in arrivo e senza ripescaggi, si andrebbe verso due gironi di Prima Divisione da 15 squadre e due di Seconda Divisione da 14. Nella prossima stagione si avrebbero quindi campionati ridotti all’osso ma soprattutto con la certezza della Riforma nel 2013/14, nessuno avrebbe in C2, interesse a costruire una squadra per vincere, ma tutti penserebbero a mantenere immacolati i bilanci, assicurandosi il passaggio automatico nella C unica 12 mesi dopo. Una stagione interlocutoria svuotata da ogni contenuto tecnico, a cui potrebbe partecipare anche la società di Lotito e Mezzaroma, indipendentemente dal nome che avrà. Un campionato che sicuramente non passerà agli annali e non aiuterà il calcio italiano a recuperare in credibilità agli occhi di un’Europa che fatica ad inserire la nostra Lega Pro nei palinsesti delle scommesse, sentendo spesso puzza di bruciato.
Procedure fallimentari, intanto si sono gia aperte per Triestina, Piacenza e Spal, mentre forti segnali di fragilità economica arrivano da Taranto, Eboli, Pagani, Cremona, Barletta, Foggia, Como, Siracusa, Busto Arsizio, Montichiari, Campobasso, Melfi, Vibo Valentia, Aversa e Isola Liri.
A Savona si era addirittura prospettato un ritiro della squadra a campionato in corso, scongiurato in extremis grazie soprattutto ai sacrifici dei giocatori.
Queste intanto, le società fallite (o che hanno rinunciato all’iscrizione) negli ultimi due anni, una lista che dovrebbe essere ben più lunga se anche alle società di Serie A e Serie B venissero applicate le stesse regole; a voi le conclusioni:
2011
Salernitana (sconfitta ai playoff di 1 divisione)
Atletico Roma (sconfitta ai playoff di 1 divisione)
Lucchese (1 divisione)
Gela (1 divisione)
Cosenza (retrocesso dopo playout dalla 1 divisione)
Cavese (retrocessa dalla 1 divisione)
Brindisi (2 divisione)
Canavese (2 divisione)
Rodengo Saiano (2 divisione)
Sanremese (2 divisione salvo ai playout)
Sangiovannese (2 divisione)
Crociati Noceto (2 divisione)
Pomezia (retrocesso a tavolino)
Villacidrese (retrocesso dalla 2 divisione)
A cui sono seguiti 6 ripescaggi e l’abolizione di un intero girone di Seconda Divisione.
2010
Ancona (unica formazione di Serie B)
Mantova (retrocessa dalla B)
Gallipoli (retrocessa dalla B)
Perugia (1 divisione)
Arezzo (1 divisione)
Rimini (1 divisione)
Figline (1 divisione)
Marcianise (1 divisione)
Legnano (2 divisione)
Alghero (2 divisione)
Olbia (2 divisione)
Sangiustese (2 divisione)
Pro Vasto (2 divisione)
Pro Vercelli (2 divisione, titolo rilevato dalla Pro Belvedere Vercelli)
Itala San Marco (2 divisione)
Cassino (2 divisione)
Potenza (retrocessa dalla 1 divisione, adesso revocata l’affiliazione)
Pescina (retrocessa dalla 1 divisione)
Monopoli (2 divisione)
Scafatese (2 divisione)
Manfredonia (2 divisione)
Noicattaro (retrocessa dalla 2 divisione)
Colligiana (retrocessa dalla 2 divisione)
Pro Sesto (retrocessa dalla 2 divisione)
Vico Equense (retrocessa dalla 2 divisione)
Igea Virtus (retrocessa dalla 2 divisione)
A cui sono seguiti 14 ripescaggi in Lega Pro e 20 in LND.