NON BASTAVA IL CALCIO!
Si chiude con grande mestizia la stagione della Chimica D'Agostino Cus Bari. Un epilogo inatteso con il ritorno in serie C dilettanti, dopo tre anni di fila nella quarta serie nazionale. Un'annata cominciata a fari spenti, dopo i disastri lasciati dalla precedente, ma comunque all'insegna della genuinità e della freschezza di un gruppo molto giovane e soprattutto dalla forte connotazione barese. Un ritorno all'antico che, però, i risultati del campo non hanno premiato. Eppure, l'andamento del torneo aveva lasciato presagire ben altro. Sembrava che i cussini dovessero essere la Cenerentola del girone G e, invece, a retrocedere direttamente sono state Benevento e Ragusa. La prima serie dei play out, poi, contro la quotata Stella Azzurra Roma, aveva lasciato l'amaro in bocca di un'occasione persa. Più di una volta, nel corso della serie portata a gara-3, infatti, si era avuta l'impressione che i baresi potessero far bottino pieno, chiudendo anticipatamente la stagione e sovvertendo, per l'ennesima volta, i pronostici. E invece, è toccato prolungarsi sino al secondo turno dei giochi salvezza, con tutti i rischi del caso. Rischi che, puntualmente, si sono concretizzati. Prima l'amara trasferta in terra perugina, con il netto ko (86-67), quindi la partita di ieri, gravata sin dal principio dal grosso fardello di non poter fallire. Una responsabilità che forse ha imbrigliato i cussini, minando il loro potenziale. E gli effetti si sono visti quasi da subito. Gualdo capace di controllare il match, portandosi in vantaggio all'intervallo lungo (39-42) e addirittura sul +8 al 30' (59-67) e +12 in apertura di ultima frazione. E' proprio nella disperazione che si è visto il cuore Cus. Un cuore impersonificato in Cristian Vernillo, autore di due triple in fila e un 2/3 dalla lunetta che ha ridotto le distanze ad un possesso al 35' (69-71). Proprio quadro sembrava che la partita si fosse finalmente instradata su binari congeniali, anche grazie al buon contributo di Barozzi (22 punti) e Cancellieri (15), però, ecco l'impetuoso ritorno dei perugini con David e Saccà , bravi a chiudere definitivamente i conti. Agli 'universitari' ora non resta che ripartire con fiducia e concretezza. La strada inaugurata, quest'anno, a prescindere dal risultato sportivo, è probabilmente la più giusta. Una scelta che ha permesso di riavvicinare la squadra alla città , al suo pubblico, rivedendo finalmente un PalaCus vibrante, pronto a sussultare per i propri beniamini. L'amarezza del momento deve lasciar spazio, per l'ennesima volta, alla grande capacità di rinascere, tipicamente cussina e alla passione sportiva che, da sempre, contraddistingue il popolo del Centro Universitario Sportivo.
Mirko Cafaro (Uff. Stampa Pallacanestro Bari)