Prandelli: U21 azzurra in Serie B
Albertini all'Ansa: idea ct per uscire da crisi
16 marzo, 23:34
ROMA- Team Italia. O forse Club Italia. Il nome non e' stato ancora scelto, ma l'idea e' piena, completa, deflagrante. Una vera e propria 'cantera' azzurra, una squadra di giovani talenti del calcio nazionale da valorizzare e far crescere in una selezione che scende in campo ogni domenica in un campionato professionistico. Formazione diversa dalle Under, ma parallela. ''Uno dei punti del nostro progetto per il rilancio del calcio italiano e' abbassare l'eta' del campionato Primavera, e formare una selezione di giovani usciti da li' da far giocare in un torneo prof, Lega Pro o serie B - ha annunciato il vicepresidente federale Demetrio Albertini, all'ANSA - L'idea e' di Cesare Prandelli, ne abbiamo parlato a lungo, e anche Sacchi ha aderito con entusiasmo. La nostra e' una proposta tecnica, per valorizzare i giovani senza danneggiare alcun club e far crescere il vivaio azzurro. Ora la valuteremo nelle sedi opportune''.
L'obiettivo e' portare il progetto completo in consiglio federale entro giugno. Per rifondare il calcio italiano, bisogna puntare sul futuro. E muovere le situazioni stagnanti. Dando spazio e opportunita' a quei giovani talenti che non trovano spazio per esprimersi e crescere. Il punto di partenza e' l'abbassamento dell'eta' dei Primavera, hanno spiegato Albertini e Sacchi, coordinatore delle nazionali giovanili. A oggi, nell'ultimo campionato giovanile prima dei professionisti si gioca fino a 21 anni (con quattro fuori quota). Non e' una palestra sufficiente. Per di piu', ha spiegato Sacchi, c'e' un vero e proprio buco sui 18enni, esclusi dal campionato Allievi ma fuori da ogni giro perche' i tecnici preferiscono i '92 e '91; da qui la richiesta di tutte le societa' di abbassare l'eta' di quel torneo. Portarla a 19 anni, ''quando i ragazzi sono maturi per un esame di Stato, e dunque anche per affrontare un calcio da adulti'': ecco l'uovo di colombo. A quel punto i club sarebbero liberi di indirizzare i loro baby in uscita dalla giovanile verso la prima squadra, verso societa' di serie minori per farsi le ossa, o se vengono selezionati verso la rappresentativa U.20 o U.21: una vera e propria 'cantera' azzurra, che valorizzi il patrimonio tecnico ed economico delle societa' e crei un bacino per le nazionali, unificandone oltretutto l'addestramento tecnico-tattico: vantaggio doppio, dunque, per le societa' professionistiche e per il ct.
L'idea Prandelli-Albertini prevede da un minimo di una a un massimo di due selezioni (U.20 e U.21), non sovrapposte alle nazionali degli azzurrini ora guidate da Ferrara e Rocca; ma fornirebbero, con un lavoro stagionale e continuo, la base per le nazionali impegnate nelle qualificazioni a Olimpiadi e tornei internazionali, cosi' come avviene per gli altri sport. Il ciclo sara' biennale (dai 19 ai 21 anni), le rose di 25/30 giocatori tutti italiani convocabili in nazionale, l'organizzazione come quella di una club, la sede un centro tecnico federale a Firenze o Roma, e l'inserimento e' previsto in un campionato professionistico, la serie B e' l'obiettivo massimo.
Il Team Italia, o i team Italia, giocherebbero fuori classifica (non potrebbero essere ne promossi ne' retrocessi), facendo crescere il numero di squadre partecipanti. no i tornei olimpici o le qualificazioni con squadre Al di la' della risposta dei club - ma sono loro ad aver chiesto di uscire dalle acque stagnanti del torneo Primavera - restano da definire formula e modalita' del prestito dei baby-talenti, perche' i giocatori selezionati resteranno patrimonio dei club di appartenenza. Nel frattempo, hanno sottolineato Albertini e Sacchi, il progetto della cantera azzurra si e' gia' messo in moto: ''Abbiamo aumentato del 30-40 per cento l'attivita' della nazionali giovanili, perche' i ragazzi hanno bisogno di giocare''. E da Ferrara, Zoratto ed Evani in giu', e' stato rafforzato il gruppo dei tecnici e soprattutto dei talent scout delle giovanili. ''L'Italia e' un paese per vecchi'', sottolinea amaro Sacchi. Ma trovare un posto in piu', su tante squadre professionistiche, non e' poi cosi' impossibile se si vuole scommettere sul futuro.
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