gio gen 27, 2011 12:06
gio gen 27, 2011 13:03
ven gen 28, 2011 18:41
San Girolamo ha scritto:Il problema è tecnico, ma le conseguenze sono evidenti. La questione è lo standard IPv4, ideato nel 1977 da Vinton Cerf e nato effettivamente nei primi anni '80. L'IPv4 stabilisce come ogni apparecchio collegato alla rete è identificato e lo fa attraverso una sequenza di numeri come 213.92.87.37: Ogni blocco di cifre ha un valore massimo di 255 che dà vita a 4,3 miliardi di combinazioni possibili.
"E' tutta colpa mia - ha spiegato Vint Cerf in una recente intervista - quando abbiamo pensato al sistema degli indirizzi Ip pensavamo a un esperimento. E pensavamo che 4,3 miliardi di indirizzi per un esperimento bastassero". Per fortuna Internet non è stato solo un esperimento, ma ora bisogna risolvere il problema: "Chi poteva immaginare - continua Cerf - di quanto spazio avremmo avuto bisogno?".
Una soluzione già esiste, ed esiste da anni. Negli anni '90, quando si è capito che Internet non sarebbe stata una bolla, è nata l'evoluzione dell'IPv4: l'IPv6 è una chiave a 128bit (contro i 32 dell'IPv4) e garantisce oltre un miliardo di quadriliardi di combinazioni (ovvero un numero di 38 cifre). Ma i provider di servizi internet e le grandi aziende non si sono ancora messe al passo con i tempi e non tutte sono pronte a implementare il nuovo standard.
Niente paura: al termine della disponibilità, Internet non si spegnerà. Ma si rallenterà il suo ampliamento, alcuni apparecchi potrebbero dover condividere lo stesso indirizzo Ip (e sarebbero indistinguibili dall'esterno) e le performance diminuiranno lentamente. "Gli utenti - spiega Axel Pawlik, managing director del Ripe Cnn, l'ente europeo che gestisce gli Ip - non noteranno effetti nel futuro prossimo". Ma i due standard sono incompatibili quindi "prima o poi si avranno difficoltà a raggiungere siti in IPv6 se la rete da cui ci si collega è IPv4" e viceversa.
sab gen 29, 2011 23:51
mamma me che intervento coi contro-cazzi... ma non se ne è accorto ancora nessuno?Rips ha scritto:San Girolamo ha scritto:Il problema è tecnico, ma le conseguenze sono evidenti. La questione è lo standard IPv4, ideato nel 1977 da Vinton Cerf e nato effettivamente nei primi anni '80. L'IPv4 stabilisce come ogni apparecchio collegato alla rete è identificato e lo fa attraverso una sequenza di numeri come 213.92.87.37: Ogni blocco di cifre ha un valore massimo di 255 che dà vita a 4,3 miliardi di combinazioni possibili.
"E' tutta colpa mia - ha spiegato Vint Cerf in una recente intervista - quando abbiamo pensato al sistema degli indirizzi Ip pensavamo a un esperimento. E pensavamo che 4,3 miliardi di indirizzi per un esperimento bastassero". Per fortuna Internet non è stato solo un esperimento, ma ora bisogna risolvere il problema: "Chi poteva immaginare - continua Cerf - di quanto spazio avremmo avuto bisogno?".
Una soluzione già esiste, ed esiste da anni. Negli anni '90, quando si è capito che Internet non sarebbe stata una bolla, è nata l'evoluzione dell'IPv4: l'IPv6 è una chiave a 128bit (contro i 32 dell'IPv4) e garantisce oltre un miliardo di quadriliardi di combinazioni (ovvero un numero di 38 cifre). Ma i provider di servizi internet e le grandi aziende non si sono ancora messe al passo con i tempi e non tutte sono pronte a implementare il nuovo standard.
Niente paura: al termine della disponibilità, Internet non si spegnerà. Ma si rallenterà il suo ampliamento, alcuni apparecchi potrebbero dover condividere lo stesso indirizzo Ip (e sarebbero indistinguibili dall'esterno) e le performance diminuiranno lentamente. "Gli utenti - spiega Axel Pawlik, managing director del Ripe Cnn, l'ente europeo che gestisce gli Ip - non noteranno effetti nel futuro prossimo". Ma i due standard sono incompatibili quindi "prima o poi si avranno difficoltà a raggiungere siti in IPv6 se la rete da cui ci si collega è IPv4" e viceversa.
C'è uno spreco di indirizzi IPv4 pazzesco, molti enti pubblici invece di usare NAT e far uscire gruppi di macchine con un solo indirizzo pubblico, hanno 1 IP pubblico per postazione, roba incredibile... per non dire di quanti altri enti hanno comprato nei primi anni indirizzi di classe A o B sprecando poi tantissimi indirizzi non utilizzati.
Cmq ci sono tecniche di tunneling che consentono di utilizzare il routing IPv4 per trasportare il nuovo traffico IPv6, così gli host IPv6 inseriti in reti IPv4 riescono a comunicare comunque, gli indirizzi IPv4 (32 bit, 4 gruppi di cifre da 0-255) sono ovviamente traducibili in IPv6 (128 bit, solitamente rappresentati da 8 gruppi di 4 cifre esadecimali), addirittura è possibile scrivere gli ultimi 2 blocchi di 16 bit come un unico blocco di 32 bit in dotted decimal, cioè la notazione numerica che utilizziamo correntemente per l'IPv4.
Cmq gli indirizzi IPv4 utilizzabili non sono 256*256*256*256=4.294.967.296, ma un pò meno, ci sono indirizzi speciali non utilizzabili
- Tutta la classe "A" 0.x.x.x
- Tutta la classe "A" 10.x.x.x;
- Tutta la classe "A" 127.x.x.x (il classico 127.0.0.1 è l'indirizzo localhost, indica il vostro stesso PC);
- Tutta la classe "B" 169.254.x.x
- 16 classi B da 172.16.x.x a 172.31.x.x;
- La classe C 192.0.0.x
- La classe C 192.0.2.x
- La classe C 192.88.99.x
- 256 classi C 192.168.x.x (chiunque ha creato un rete locale in casa avrà utilizzato questa classe speciale sicuramente utilizzando gli indirizzi 192.168.0.1 ecc ecc);
- Le classi "C" 198.18.x.x e 198.19.x.x
- La classe "C" 198.51.100.x
- La classe "C" 203.0.113.x
- Tutte le classi di tipo "D" (multicast) da 224.x.x.x a 239.x.x.x
- Tutte le classi di tipo "E" (broadcast) da 240.x.x.x a 255.x.x.x
Diciamo che saranno un 3,7 miliardi ma non mi va di fare il conto preciso mò!
dom gen 30, 2011 1:16
dom gen 30, 2011 13:16
San Girolamo ha scritto::occhioni: mamma me che intervento coi contro-cazzi... ma non se ne è accorto ancora nessuno?
lun gen 31, 2011 16:13
Rips ha scritto:San Girolamo ha scritto::occhioni: mamma me che intervento coi contro-cazzi... ma non se ne è accorto ancora nessuno?
Grazie caro, macchè... nessuno mi considera se non per lamentarsi quando le cose sul forum non vanno bene, è sempre così... ...resto comunque in attesa di qualche bella offerta di lavoro a 6-7000 euro al mese da parte di qualcuno che ha bisogno di sistemare un pò la rete nella sua grossa azienda!
Sull'argomento in questione cmq si fa una disinformazione assurda, i titoloni quali "sono finiti gli indirizzi IP" fanno vendere i giornali, le spiegazioni più dettagliate su come aggirare il problema no.
gio feb 03, 2011 10:02